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È morto David Sassoli, aveva 65 anni

È morto David Sassoli, aveva 65 anni

12 Gennaio 2022 0 Di Tommaso Corno

È venuto a mancare la scorsa notte il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli. Von der Leyen: “L’Unione perde un convinto europeista, tutti amavano il suo sorriso”

È morto nella notte il Presidente del Parlamento UE, David Sassoli

È morto la scorsa notte all’età di sessantacinque anni il presidente del Parlamento Europeo, David Maria Sassoli. Al giornalista e politico fiorentino era già stato diagnosticato un mieloma che gli aveva comportato un trapianto di midollo nel 2011. Da qualche mese le condizioni di salute di Sassoli andavano peggiorando: a settembre il presidente del Parlamento Europeo era stato ricoverato a Strasburgo per una polmonite da legionella che gli aveva impedito di partecipare allo Stato dell’Unione. È stato poi il rimanifestarsi della malattia, che lo ha portato al ricovero iniziato lo scorso 26 dicembre presso il centro oncologico di Aviano, ad indebolire ulteriormente il suo sistema immunitario e causarne il decesso.

 

Già giornalista e vicedirettore del TG1, Sassoli era sceso in politica nel 2009 con il Partito Democratico, con il quale si candidò alle elezioni per il Parlamento Europeo diventandone il capodelegazione. Al primo mandato ne sono seguiti altri due, l’ultimo dei quali, iniziato nel 2019, da presidente del Parlamento eletto con il sostegno dei gruppi europeisti.

 

Fin dal principio della sua carriera politica, non si tirò mai indietro dalla difesa delle istituzioni e dei valori europei. “L’Unione Europea non è un incidente della storia”, dichiarò nel suo discorso di insediamento nel 2019, “siamo i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia”.

 

Fin dagli inizi a Il Tempo e, più tardi, come corrispondente per Il Giorno, la carriera di Sassoli è stata contornata da avvenimenti storici e simbolici dei quali egli stesso fu partecipe, dall’incontro fra Luigi De Michelis e Oreste Scalzone a Parigi, fino alla caduta del muro di Berlino. La dedizione verso la protezione dei diritti e delle libertà lo portò a fondare, nel 1986, Articolo 21, liberi di…, per difendere la libertà di stampa.

 

Il ricordo di Sassoli, von der Leyen: “un uomo buono, ha difeso i valori della nostra Unione”

Alla notizia della scomparsa di Sassoli, sono piovuti i messaggi di cordoglio sui social da parte delle figure istituzionali e politiche italiane ed europee. Il Parlamento Europeo lo ha ricordato con un minuto di silenzio ed un lungo applauso, mentre in conferenza stampa la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha parlato di un “europeista convinto, un sincero democratico ed un uomo buono”.

 

“Era un uomo di fede profonda e forti convinzioni”, ha continuato la von der Leyen, “tutti amavano il suo sorriso e la sua gentilezza, ma era anche una persona che sapeva lottare per ciò in cui credeva. È sempre stato al fianco della democrazia e di un’Europa unita, difendendo la nostra Unione ed i suoi valori costantemente nel corso del decennio trascorso al servizio di queste istituzioni”.

 

Sassoli era un uomo dai grandi valori, che all’interno di un mondo nel quale chi urla più forte pretende di aver ragione ha fatto di un intelligente silenzio la sua arma. Un silenzio che lo ha seguito anche nelle ultime settimane, quando i suoi profili social sono stati intasati dalle teorie no-vax secondo le quali fosse stato il vaccino a causare la sua malattia. Anche dopo la notizia della morte, le voci non si sono placate, con tanto di messaggi sgradevoli ed ingiurie. Ma la risposta di David Sassoli, uomo di ragione e Politico con la P maiuscola, non sarebbe stata altro che il solito sorriso.

 

 

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