Election night, la tiepida notte romana di Villa Miani per le Elezioni Usa
06 Novembre 2024La cronaca della Election night, la kermesse dell’Ambasciata Usa aVilla Miani a Roma e i vip che hanno seguito le Elezioni americane vinte da Donald Trump.
Election night, la tiepida notte romana di Villa Miani per le Elezioni Usa
I cancelli dell’ottocentesca e neoclassica villa Miani, eletta come quartier generale per l’Election night dell’ambasciata Usa a Roma, aprono alle 8 di sera in punto.
Una lunga coda di macchine, a quell’ora, attende paziente i controlli di sicurezza sulle auto abilitate ad entrare. Gli invitati che salgono a piedi i viali mostrano invece il QRcode dell’invito e stazionano al metal detector per le verifiche di routine e l’ispezione delle borse al seguito.
Le file scorrono, la notte romana é tiepida e limpida, le luci della città eterna punteggiano il panorama superbo che offrono le terrazze della villa. Si accede ai sontuosi saloni, addobbati per l’occasione a stelle e strisce mentre all’ingresso vengono offerti i gadget: spillette e bandierine colorano una serata memorabile che decreterà il nome del prossimo inquilino della Casa Bianca: Kamala Harris o Donald Trump.
La colonna sonora della serata é tutta statunitense con un omaggio speciale al celebre e caleidoscopico musicista jazz e pop Quincy Jones, leggendario compositore (suoi i successi come “We are the world” e l’album più venduto della storia musicale “Thriller” di Michael Jackson) attivista da sempre per i diritti umani e scomparso lo scorso 3 novembre a 91 anni.
L’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Jack A. Markell, insieme all’ ambasciatore Usa presso le agenzie Onu a Roma Jeffrey Prescott e all’incaricato d’affari dell’Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede Laura Hochla, salutano gli ospiti intervenuti e si collegano con Washington dove il nostro ambasciatore Mariangela Zappia, titolare della sede diplomatica italiana presso gli Stati Uniti, intrattiene con la consueta brillantezza ed empatia i presenti e i connazionali oltre oceano “Come tutti nel mondo – dice in collegamento dal grande schermo allestito sul palco – aspettiamo di sapere chi guiderà questo grande paese nei prossimi 4 anni e che messaggio gli elettori americani stanno lanciando alla loro leadership. Italia e Stati Uniti restano e resteranno sempre uniti da un profondo legame di amicizia, di rispetto, di comunanza di storia, di valori e di visione del mondo. Quindi, quale che sia la geometria di proposte e programmi che la nuova presidenza americana esprimerà – conclude – l’Italia e gli Stati Uniti potranno sempre contare l’uno sull’altro”.
I saloni nel frattempo si riempiono di ospiti, circa 400 gli invitati che partecipano all’evento. Qualche selfie davanti alle sagome cartonate dei due contendenti alla Casa Bianca, Kamala e Donald, e poi tutti si avviano al buffet. Piatti alla mano gli ospiti si dispongono in fila indiana intorno ai numerosi tavoli che celebrano la cucina italiana, e non mancano di lanciare sguardi curiosi alla ricerca di chi c’é e chi manca alla kermesse celebrativa della notte elettorale più seguita nel mondo.
Alla kermesse politici, giornalisti, diplomatici e militari italiani e stranieri
Tra gli invitati presenti molti giornalisti, diplomatici e militari italiani e stranieri, e un’esigua rappresentanza di governo, con i ministri Luca Ciriani (ministro per i Rapporti con il Parlamento) e Eugenia Maria Roccella (ministro per la Famiglia), con il vice -presidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulé, i deputati Alessandro Cattaneo (Forza Italia), Gerolamo Cangiano (Fdi), Stefano Candiani (Lega), Arturo Scotto (Pd), il presidente della Figc Gabriele Gravina e il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. Bersaglio di qualche flash dei fotografi e di scatti con i telefonini anche anche Valeria Marini e Amii Stewart tra i vip intercettati all’evento.
Nel frattempo sfilano sul palco studenti premiati dall’ambasciatore Markell, a seguire un talk con commenti di giornalisti e scrittori e poi l’intrattenimento ludico con il “Trivia game” in attesa dei primi risultati elettorali. Che quando iniziano ad arrivare confermano il sospetto che il vecchio inquilino della Casa Bianca possa essere ben oltre di un testa a testa che ci si ostinava a sostenere come realistico e veritiero.
La notte arriva così prima del previsto a Villa Miani, gli invitati iniziano a scemare subito dopo l’ambasciatore che lascia i saloni prima della mezzanotte. Donald Trump nel frattempo macina voti uno dopo l’altro: é ormai evidente che l’hashtag della serata #lAmericaDecide é già superato perché l’America ha già deciso: Donald John Trump, repubblicano, classe 1946 sarà il 47° Presidente degli Stati Uniti d’America (a questo link puoi leggere le famiglie e i poteri che girano dietro ai vari presidenti Usa). Il messaggio che gli elettori statunitensi hanno voluto lanciare alla loro leadership è ormai chiaro: “Make America great again”.