
Elezioni, da nord a sud legnate per Matteuccio e per il Pd
26 Giugno 2017Elezioni, ballottaggio disastroso per Matteuccio: il Pd perde Genova, Pizzarotti senza M5s vince a Parma, cresce il non voto.
Elezioni amministrative, Genova vota a destra
Il Giovanotto di Rignano sull’Arno è stato capace di cancellare il primato della Sinistra anche a Genova, la città rossa da sempre, la città dei camalli e delle rivolte, la città delle contestazioni al governo Tambroni degli anni ’50 e dei fatti della scuola Diaz durante il G8 del 2001. Geneticamente ribelle, ieri pur di rivoltarsi contro chi detiene il potere e lo gestisce malissimo, Genova ha rinunciato perfino ad impugnare l’antica bandiera. Ed ha votato a Destra pur di legnare il Giovane Usurpatore della Sinistra.
E’ accaduto a Genova, è accaduto altrove nella domenica in cui a Parma il pentastellato epurato (incensurato secondo i codici civili e penali ma non secondo il cangiante e volubile codice grillino) Federico Pizzarotti è stato l’evidente trionfatore.
Legnato da Nord a Sud il rottamando Rottamatore
La fotografia del voto alle ultime elezioni amministrative è nitida e impietosa: disgustati dall’attuale politica, sono sempre meno gli italiani che si recano alle urne. E quelli che ci vanno lo fanno per votare contro il Potere centrale e i Palazzi romani, di governo e di partito.
In un Paese normale l’ex Capo Scout di Rignano sull’Arno – segretario della maggiore forza politica di governo – si sarebbe già dimesso dopo aver portato alla disfatta il proprio partito.
Patetica e infantile la sua spiegazione della sconfitta del Pd a queste elezioni amministrative:
“Alle politiche sarà diverso”.
Parole che la dicono tutta sulla inadeguatezza del Personaggio che resta uno che continua a parlare per slogan, che resta un provincialotto che non conosce i pregi dell’autocritica e che non ha frequentato la scuola della politica.
E l’unica scuola finora frequentata nei peggiori retrobottega democristiani non è stata in grado di fornirgli gli adeguati e idonei strumenti per tirarsi fuori dalle tempeste.
In definitiva è un grande bluff Matteuccio, un bluff reso possibile anche da una informazione servile e decerebrata. Tanto che ancora oggi c’è qualche genuflesso che continua ad affermare che non vi sono alternative al Giovanotto…
Sabato scorso lo stesso Giovanotto – con una ennesima giravolta tipica di chi è in debito con l’equilibrio mentale – aveva fatto filtrare la notizia che avrebbe gradito il voto politico anticipato a novembre. Chissà se è rimasto della stessa idea dopo aver preso atto dei risultati di ieri che di fatto hanno rottamato Lui e il Pd.
Bye bye Matteuccio…
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