“Enhanced Vigilance Activity” della Nato, truppe alpine in Ungheria
02 Agosto 2022Completato lo schieramento delle truppe alpine in Ungheria: formano uno dei quattro battlegroup Nato nell’operazione “Enhanced Vigilance Activity” (eVA).
“Enhanced Vigilance Activity” della Nato, truppe alpine in Ungheria
E’ stato completato oggi lo schieramento delle truppe alpine in Ungheria. Lo riferisce lo Stato Maggiore della Difesa.
Si tratta del dispiegamento di oltre 250 tra uomini e donne delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano che contribuiranno alla costituzione di uno dei nuovi quattro “battlegroup” della Nato schierati sul fianco sud-est dell’Alleanza Atlantica nell’ambito dell’operazione denominata “Enhanced Vigilance Activity” (eVA).
Il contingente italiano opererà sotto comando ungherese ed è articolato su Brigata Alpina Taurinense con personale del 3° Reggimento Alpini, del 1° Reggimento Artiglieria Terrestre, del Reggimento Nizza Cavalleria (1°) e del 32° Reggimento Genio Guastatori.
Tutte le attività operative e addestrative condotte dalle Forze Armate italiane sul fianco sud-orientale della NATO sono disposte dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e svolte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comado Operativo di Vertice Interforze (COVI)
Tutti i reparti coinvolti nell’operazione eVA provengono da un intenso ciclo addestrativo che li ha visti partecipare, solo nell’ultimo semestre, alle esercitazioni “Volpe Bianca 22” nell’alta Val di Susa nel mese di marzo, “Cold Response 22” in Norvegia nel mese di aprile, “Maurin 22” nell’alta Valle Maira nel mese di maggio e “Candelo 22” nella baraggia biellese nel mese di giugno, senza contare il continuo addestramento di specialità a vivere, muovere e combattere in montagna.
Con l’adesione all’iniziativa eVA dopo il previsto iter autorizzativo parlamentare, l’Italia si conferma tra le principali contributrici al rafforzamento delle attività di deterrenza e difesa della NATO sul fianco Est.
L’82° Reggimento fanteria “Torino” va a guidare le operazioni in Bulgaria
Ma non è l’unica attività in corso. Pochi giorni fa, infatti, alche i reparti destinati alla Romania sono partiti dall’Italia. Si tratta dell’82° Reggimento fanteria “Torino” della Brigata “Pinerolo” dell’Esercito che sarà impiegato nella prossima Enhanced Vigilance Activity sul fianco Est dell’Alleanza
I primi a partire dal porto di Bari, i primi autoveicoli tattici e logistici, nonché i materiali logistici, poi nei giorni seguenti tutti gli altri.
Si tratta delle prime fasi del dispiegamento del contingente italiano che a breve sarà impiegato in Bulgaria nell’ambito del Battle Group eVA (Enhanced Vigilance Activity) , operazione che sarà guidata proprio dall’82° Reggimento fanteria “Torino” dell’Esercito Italiano.
Con supporto del nucleo gestione transiti del Reggimento RSOM (Reception Staging and Onward Movement) di Bari, sono stati caricati 55 container, 49 veicoli tattico-logistici e materiali a disposizione del contingente italiano per svolgere la missione , che è stata autorizzata dalle Autorità politiche italiane sotto egida Nato.
Il dispiegamento di unità dell’Esercito Italiano, per la prima volta in territorio bulgaro, è stato possibile grazie ad una complessa attività di redazione di accordi tecnico-logistico-amministrativi tra gli Alleati e la Bulgaria, Nazione ospitante.
L’Italia, dopo una prima fase prettamente logistica fondamentale per l’avvio della missione con l’impiego di circa 750 uomini e donne dell’Esercito, assumerà il ruolo di Framework Nation ovvero la leadership della missione che vedrà il coinvolgimento di altri contingenti dell’Alleanza.