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Etruria, nei guai il Procuratore di Arezzo che ha taciuto su Papà Boschi

Etruria, nei guai il Procuratore di Arezzo che ha taciuto su Papà Boschi

04 Dicembre 2017 0 Di Marino Marquardt

Banca Etruria, il Procuratore di Arezzo Rossi ha omesso di riferire alla Commissione Banche dell’indagine di papà Boschi. E ora rischia di finire davanti al Csm.

Etruria: il Procuratore di Arezzo nei guai per aver taciuto sulla posizione di Pier Luigi Boschi

E mò i campioni di playstation come la mettono? E mò l’ex Giovane Turco, l’aquila Matteo Orfini, cosa dirà dopo le sciocchezze imprudentemente pronunciate al termine dell’audizione in Commissione d’inchiesta sulle banche del procuratore di Arezzo Roberto Rossi durante la quale il togato aveva scaricato la responsabilità del crack Etruria su Bankitalia? E mò il Ragazzo di Rignano sull’Arno che aveva invocato il tempo delle querele in difesa dell’onore del Pd e della sua principale interprete Madonnina Etruria su quale specchio del Nazareno cercherà di arrampicarsi?

Mala tempora currunt, e durante le tempeste è bene procedere con prudenza e misurare le parole. Si sono lasciati prendere dall’entusiasmo i Due dopo avere appreso il contenuto delle parole di Rossi, togato già consulente renziano di Palazzo Chigi.

E ora il Segretario e il Presidente del Pd sono esposti alla ennesima figuraccia. Una figuraccia per una storiaccia di provincia. Una storiaccia circoscritta in una modesta area dell’entroterra toscano, quella che comprende Arezzo, Laterina e Rignano sull’Arno. Piccoli Comuni per grandi manovre di famiglie borderline.

E’ accaduto che Renzi e Orfini siano stati sbugiardati dai fatti. Si è infatti scoperto che il ligio procuratore di Arezzo nel corso della sua testimonianza abbia “dimenticato” di informare la Commissione su un particolare piuttosto rilevante relativo alla posizione di Pier Luigi Boschi, papà della ex ministra oggi Sottosegretaria a Palazzo Chigi.

Boschi padre figura infatti nuovamente indagato per la solita storia di soldi distribuiti da Banca Etruria. E ora Rossi – testimone-chiave del Giglio Marcio – rischia di finire davanti al Csm per aver mentito alla Commissione parlamentare in merito allo stato delle inchieste sulla Banca aretina.

Come detto, il procuratore aveva omesso di informare sulla nuova indagine a carico dell’ex vicepresidente Boschi.

Scoperto il gioco, sputtanati ancora una volta i due Mattei ai vertici del Nazareno. I Due Infanti riusciranno a far tesoro della lezione? Mah…

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