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L’Europa (ri)parla di agricoltura.Quanto sarà sostenibile ?

L’Europa (ri)parla di agricoltura.Quanto sarà sostenibile ?

26 Maggio 2025 Off Di Nunzio Ingiusto

Documento di 11 Paesi in vista di sostegno alla Pac nel  Bilancio dell’Ue. La posizione dell’Italia.

E’ sempre tra le priorità dell’Europa. La politica agricola- PAC- riflette la forza delle decisioni dei governi. L’agricoltura è attraversata da trasformazioni radicali che trovano nel bilancio dell’Ue una reale verifica sulle intenzioni dei governi medesimi su come affrontare i cambiamenti. Al Consiglio UE Agricoltura e Pesca a Bruxelles, è iniziata la discussione sul futuro della politica agricola  in vista della  proposta di bilancio a lungo termine della Commissione. L’Agrifish è il nome dell’organizzazione preposta alla politica agricola dove Italia e Grecia, con il sostegno di Austria, Belgio, Cipro, Croazia Francia, Irlanda, Portogallo, Repubblica Ceca e Ungheria hanno sottoscritto oggi un documento  per una Pac forte e adeguata ad affrontare le sfide future. Una nota congiunta  proiettata sul futuro. “ La nota  è un segnale importante di condivisione che mette in evidenza le nostre ferme posizioni sull’agricoltura europea e la necessità di riservare al settore un bilancio coerente e dedicato” ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. Nel documento sono condivise le preoccupazioni sull’ipotesi di istituire un fondo unico e un Piano Nazionale che sostituirebbero l’attuale approccio basato, invece, su fondi e programmi separati per agricoltura e pesca. Il fondo unico viene percepito come debolezza strutturale dell’Unione. “ Il commissario Hansen parla di evoluzione della Pac – aggiunge Giansanti – ma con il fondo unico ci troveremmo di fronte a una rivoluzione. Questo indebolirebbe l’efficacia e la coerenza delle politiche e farebbe perdere la flessibilità necessaria per rispondere alle esigenze del settore e dei cittadini ”.  La Pac deve essere adeguatamente finanziata e deve trovare lo spazio che le compete nell’ambito del futuro bilancio dell’Unione Europea – ha commentato il Ministro dell’Agricoltura italiano Francesco Lollobrigida. Il punto politico gira intorno ai fondi da ripartire tra gli Stati. L’Italia vuole garantire coerenza tra obiettivi dei pagamenti diretti della Pac e allocazione delle risorse. L’Italia non rinuncia al ruolo di Paese incamminato sulla strada della trasformazione e della qualità dei prodotti. La sostenibilità nei campi è evidentemente una partita che si deve giocare con spirito unitario. Trovare un punto di equilibrio diventa strategico quanto necessario alla luce di quello che  accade sul fronte dei dazi.  “L’agricoltore, in un quadro geopolitico complesso come quello attuale assume un ruolo di centralità necessaria per la nostra Europa e deve tornare a essere considerato non solo il primo a promuovere la produzione di cibo ma anche garanzia per l’ambiente” ha spiegato Lollobrigida.  Il documento firmato  da 11 rappresentanti mette in risalto una politica agricola basata sui due pilastri dei pagamenti e dello sviluppo rurale. Sono gli elementi che danno garanzia “alla popolazione di alimenti di alta qualità, sicuri e a prezzi accessibili nel preservare la base produttiva naturale “. Tutto in divenire.

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