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Europa: passa il bilancio 2025. Le priorità per l’Italia

Europa: passa il bilancio 2025. Le priorità per l’Italia

28 Novembre 2024 0 Di Nunzio Ingiusto

Approvato il bilancio dell’Unione europea quali scenari per l’Italia. Più risorse per ricerca, clima , infrastrutture. Opportunità da cogliere

 

Il bilancio Ue per il 2025 è salvo.Nonostante gli accordi e disaccordi tra le forze politiche sulla nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, nel 2025 l’Unione europea gestirà 199,4 miliardi di euro impegni in vari settori e 155,21 miliardi per pagamenti. Nel bilancio ci sono oltre 230 milioni per programmi che dovranno migliorare la vita delle persone, hanno detto i commissari europei. Bene, è un segnale rassicurante per le azioni contro il cambiamento climatico, a favore del fenomeno migratorio, per l’ambiente, la competitività. Alle spalle del voto favorevole di ieri, c’è un accordo con i governi dei 27 Paesi. A febbraio di quest’anno era stato il Parlamento ad approvare aumenti sostanziali per il sostegno all’Ucraina, per i migranti che arrivano in Europa, per i programmi di ricerca scientifica, per la transizione digitale ed ecologica, per l’Erasmus. Nel bilancio, sono  stati inseriti aumenti derivati da risparmi precedenti che dovranno essere negoziati e distribuiti nei prossimi mesi, anche all’Italia.
“Questo bilancio affronta sfide urgenti, tra cui l’aggressione russa nella  guerra contro l’Ucraina, le pressioni migratorie in corso, l’escalation della crisi in Medio Oriente, l’impatto delle catastrofi naturali e, soprattutto, la competitività delle nostre economie “, ha detto Johan Van Overtveldt presidente della commissione per i bilanci.I soldi sono l’anima e il cuore della politica dell’Europa e a valle dell’approvazione bisogna vedere quali saranno le priorità. Una lista sarà fatta e non potrà non tenere conto delle differenze tra i Paesi e  quelle all’interno dei singoli. La competizione nella definizione delle priorità sarà (come sempre) politica e chi fa fede di europeismo dovrà mostrare coerenza e lucidità. Ancora una volta l’Italia dovrà dimostrare capacità di dialogo e forza per portare a casa risultati concreti.

Tra i commenti favorevoli al nuovo bilancio ci sono quelli che riguardano l’agricoltura o le politiche di coesione che assorbono rispettivamente 54 e 49 miliardi di euro. Il modo in cui saranno gestite queste risorse, speriamo per un’agricoltura di qualità dentro la transizione ecologica, sarà un banco di prova decisivo. Ricordiamo che i cambiamenti sulla Politica agricola europea scaturiti dalle proteste dei trattori dell’anno scorso sono stati un segnale pieno di ambiguità. Ora, tutti gli elogi ai prodotti del made in Italy avranno spazio adeguato in quel mare di soldi ? Chi farà la sintesi dei bisogni e delle prospettive di una delle agricolture più fiorenti del mondo, che deve saper competere sui mercati mondiali con tecnologie e sistemi sostenibili ? Allo steso modo i 49 miliardi di euro per le politiche di coesione che dovranno sanare squilibri strutturali storici, di cui l’Italia  è l’espressione più concreta.Per non andare lontani, basta rifarsi al Rapporto Svimez 2024  e immaginare la battaglia che bisogna fare. È evidente che ogni impulso nazionalistico va nella direzione opposta alla conquista del forziere europeo.  In totale il bilancio 2025 rispetto a quello del 2024 è superiore del 6 % e consente, come dicevamo, di rafforzare programmi chiave dell’Ue. L’Italia si è battuta per la nomina di Raffaele Fitto a Vice Commissario operativo e la convergenza politica per quella poltrona si è vista. Da ieri che ci sono anche i soldi da spendere, non abbandoni l’intesa “pro-Fitto” e vigili sui pericoli che sono sulla rotta della nuova Commissione.

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