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Fincantieri ed Hera per l’economia circolare. Nasce una nuova società

Fincantieri ed Hera per l’economia circolare. Nasce una nuova società

14 Gennaio 2025 0 Di Gino Napoli

Alleanza strategica con 13 milioni di euro di investimenti in 8 cantieri navali. Obiettivo: ridurre la produzione di rifiuti.

Si chiama CircularYard, la nuova società nata dall’alleanza tra Fincantieri e Gruppo Hera per la gestione dei rifiuti. Una sinergia importante soprattutto perché prevede 13 milioni di euro di  investimenti in progettazione e costruzione di nuovi impianti e l’ottimizzazione di infrastrutture. L’operatività riguarda gli otto cantieri italiani di Fincantieri con l’obiettivo di ridurre già nel primo anno il 15% di scarti indifferenziati.

Fincantieri, uno dei principali gruppi al mondo nella cantieristica e il Gruppo Hera, tra le maggiori multiutility italiane operanti nei settori ambiente, energia e idrico, agiranno, dunque, insieme introducendo anche nuove tecnologie per il trattamento rifiuti. Tutta la cantieristica italiana dovrebbe avvantaggiarsene. L’intesa prevede un sistema integrato di gestione rifiuti secondo i principi della buona economia circolare. “CircularYard rappresenta un progetto che unisce know-how complementari e ci consente di applicare le migliori pratiche e l’innovazione tecnologica nella gestione e nella valorizzazione dei rifiuti e degli scarti di produzione” ha detto Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri.

CircularYard intende far crescere i due alleati verso gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Ci saranno soluzioni innovative anche per garantire maggiore controllo sui fornitori e trasparenza, sicurezza e qualità lungo tutta la filiera. A regime, la newco tratterà 100 mila tonnellate l’anno di scarti industriali. La compagine societaria è formata al 60% dal Gruppo Hera e al 40% da Fincantieri.

Quali gli obiettivi a medio termine ? I due partner hanno annunciato il presidio di tutto il processo di gestione dei rifiuti, con focus specifico negli impianti per la valorizzazione di scarti di gestione, degli smaltimenti e dei residui recuperabili. Il progetto avrà due fasi di sviluppo con il fine ultimo di gestire, appunto, 100 mila tonnellate l’anno di scarti industriali prodotte nei cantieri Fincantieri. “Acceleriamo il nostro percorso che porterà il Gruppo Hera a diventare il motore dell’economia circolare del tessuto industriale italiano, accompagnando le grandi aziende nel percorso di transizione ambientale con la riduzione degli scarti di produzione e la massima valorizzazione nel loro recupero” ha commentato Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera. In definitiva il primo shipbuilder italiano è partito, bisogna soltanto attendere il primo anno di lavoro per vedere i risultati.

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