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Fincantieri-Stx, accordo raggiunto tra Italia e Francia

Fincantieri-Stx, accordo raggiunto tra Italia e Francia

27 Settembre 2017 0 Di Pietro Nigro

Incontro  Gentiloni – Macron, raggiunto l’accordo tra Italia e Francia per l’operazione Fincantieri-Stx. Agli italiani il 51% dei cantieri Saint Nazaire.

Fincantieri-Stx, accordo tra Italia e Francia

Accordo raggiunto tra Italia e Francia per l’operazione Fincantieri-Stx. L’accordo, concluso con l’incontro di oggi a Lione tra Claudio Gentiloni e Emmanuel Macron prevede che Fincantieri avrà il 50 per cento dei cantieri di Saint Nazaire, più l’1 per cento dato in prestito per dodici anni dal Governo francese che si riserva controlli sull’operatività dell’accordo.

Fincantieri ottiene così ufficialmente il controllo degli importanti cantieri già posseduti dai coreani, la cui vendita è stata disposta da Francois Hollande e poi bloccata da Emmanuel Macron.

La crisi tra Parigi e Roma è scoppiata a fine luglio quando il Governo francese ha annunciato la nazionalizzazione temporanea di Stx France nonostante l’accordo raggiunto tra Fincantieri e il precedente governo durante la presidenza Hollande.

Fincantieri avrebbe voluto acquisire il 66 per cento, ma Macron aveva bloccato la vendita, sia per motivi elettorali, sia per motivi strategici (i cantieri francesi producono anche navi da guerra).

Dopo le trattative delle scorse settimane, oggi la chiusura dell’incontro a Lione tra il premier italiano Gentiloni e Macron.

A quanto sembra, è stata trovata un’intesa anche per il controllo del cantiere: la società italiana avrà il potere di nominare presidente, amministratore delegato e maggioranza in consiglio attraverso il casting vote (italiani e francesi avranno 4 consiglieri ciascuno).

Dopo le prime indiscrezioni, la Borsa ha però mostrato di non gradire l’operazione: il titolo ha segnato subito un calo del 2 per cento a 1,06, anche se da inizio anno il titolo Fincantieri è in rialzo del 132,8 per cento.

Stando alle indiscrezioni sui contenuti dell’accordo, il prestito dell’1 per cento concesso dal Governo francese per dodici anni potrà essere revocato solo se i controlli previsti rivelassero eventuali inadempimenti del gruppo italiano rispetto agli impegni industriali presi. Altrimenti verrà definitivamente ceduto a Fincantieri. In caso di revoca del prestito, Fincantieri potrà esercitare una ‘put’ che obbliga lo Stato francese a comprare tutta la sua quota a un ‘fair’ price’.

Con l’acquisto di Stx, Fincantieri rafforza di molto le sue caratteristiche di player globale nella produzione navale, sia per il settore civile che per quello militare. E ciò, come ha detto ieri Gentiloni in una intervista a Le Figaro, nell’interesse sia dell’Italia che della Francia.

Anche il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ieri si è detto ancora una volta “molto confidente” circa il raggiungimento di una buona soluzione per Fincantieri-Stx France. Il ministro ha comunque sottolineato che le linee guida per l’accordo “non possano essere messe in discussione”, a partire dal fatto che Fincantieri abbia una quota di maggioranza in Stx France. E questo “pur comprendendo le preoccupazioni dei francesi per quello che riguarda il trasferimento di know how e il mantenimento dei posti di lavoro”.

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