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Fine Campionato tra successi e delusioni

Fine Campionato tra successi e delusioni

16 Maggio 2016 0 Di Marco Martone

A fine campionato, la Juventus festeggia il quinto scudetto e fallisce la Champions, il Napoli si gode Higuain. Il punto completo delle aspettative e delle delusioni della serie A.

Fine Campionato tra successi e delusioni

La Juventus festeggia, senza tanto clamore, il suo quinto scudetto e si lecca le ferite per l’ennesimo fallimento in Champions League. Il Napoli si gode il suo campione assoluto, Gonzalo Higuain, l’uomo dei record, che ha cancellato il mito di Nordahl entrando nella storia del calcio italiano e pensa a ciò che poteva essere e invece non è stato.

Perché, in fondo, allo scudetto i ragazzi di Sarri avevano creduto e forse con un pizzico di fortuna in più e qualche ritocco al mercato di gennaio, il sogno poteva anche avverarsi. Se ne riparlerà il prossimo anno.

Il campionato appena conclusosi ha detto anche di una Roma il cui rammarico più grande è stato quello di non aver cambiato prima l’allenatore. Perseverare su Garcia, che aveva rotto con l’ambiente e non puntare subito su Spalletti, il cui cammino è stato esaltante, è costato molto caro ai giallorossi, per i quali anche le magie di Totti non sono state sufficienti a conquistare una posizione Champions migliore di quella che li costringerà ai pericolosi preliminari.

Il torneo manda in archivio anche l’anno disastroso delle milanesi, vera grande delusione della stagione.

L’Inter, partita a razzo e sull’onda di una colossale campagna acquisti estiva, ha pagato dazio nel corso del campionato, perdendo punti e posizioni. Mancini non è mai stato in grado di dare alla squadra un gioco né bello né vincente e il quarto posto finale è anche il risultato di scelte approssimative e poca lungimiranza da parte della società.

Capitolo a parte per il Milan, mortificato dal cambio di allenatore e da una situazione societaria paradossale, con le continue e confuse voci di vendite più o meno attendibili ai cinesi.

In serie B ci finiscono Verona, mai veramente competitivo, assieme a Carpi e Frosinone, che hanno lottato fino all’ultimo minuto ma che, alla fine, hanno dato ragione a Lotito, che a inizio stagione, non senza creare polemiche, aveva previsto la retrocessione delle due società, non in grado evidentemente di reggere in confronto con il calcio dei grandi.

La stagione si chiuderà con la finale di Coppa Italia, tra Milan e Juventus. Una eventuale vittoria dei bianconeri proietterebbe in Europa League il Sassuolo di Squinzi e Di Francesco, la favola più bella dell’anno. Poi sarà il momento di dedicarsi all’Italia e agli Europei, sperando nel colpo di coda di Antonio Conte, tecnico della Nazionale con la maglia del Chelsea già attaccata addosso.

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