Fumetti, che passione. Dago va in Valle Camonica con il Premio Staino-Pitoon

Al personaggio, protagonista di tante avventure, è dedicato un racconto ambientato nella Valle Camonica. La presentazione oggi  oggi al Premio Sergio Staino- Pitoon.

Inizia oggi a Breno in provincia di Brescia, la seconda edizione del Premio nazionale Sergio Staino- Pitoon  che vuole premiare vignette, strisce, illustrazioni satiriche e cartoon dedicati al patrimonio di arte rupestre della Valle Camonica, primo sito UNESCO riconosciuto in Italia. Il Premio è dedicato alla memoria di Sergio Staino, fumettista, vignettista, giornalista e regista di fama nazionale che dai primi anni 2000 ha collaborato per la promozione della Valle Camonica. Lo ha fatto per anni sia  con le varie edizioni del Festival Dallo Sciamano allo Showman, che nei laboratori didattici e formativi previsti dal progetto Pitoon (Pitoti in Cartoon).

Staino ha avuto un legame  fortissimo con la Valle Camonica e in continuità con questo legame, la Comunità Montana  gli dedica il Premio che quest’anno dura due giorni e si conclude sabato 11 ottobre. A Staino, David Riondino ha dedicato il docufilm ” Satira e sogni” che presenterà oggi. Poco prima ci sarà la presentazione del racconto ” Dago, a valle dei segni” (Edizioni Aurea), pezzo forte della rassegna per chi ha seguito e amato le avventure del personaggio inventato da un padre del fumetto come  Robin Wood.

Il Premio Staino riconosce la creatività di fumettisti e illustratori che “attraverso vignette, strisce, illustrazioni satiriche e cartoon, proseguono su sentieri inesplorati il racconto del legame tra l’uomo e la natura, nel rispetto dell’ambiente, fonte di vita e identità culturale”. Dago entra, quindi, da protagonista in questo filone con due firme di eccezione: quella dello sceneggiatore Michele Assante del Leccese, autore di libri e animatore culturale nella splendida isola di Procida e Paolo Ongaro, disegnatore veneziano tra i più apprezzati per storie di Diabolik, Zagor, i fumetti di Enzo Biagi. Assante del Leccese e Ongaro hanno ambientato il racconto nella Valle cogliendo  suggestioni ambientali e paesaggistiche nelle quali collocare l’avventura di un personaggio intrepido. Il loro lavoro viene presentato nella sezione Masterclass del Premio ed è un riconoscimento artistico e narrativo a uno dei luoghi più suggestivi d’Italia da parte di due autori appassionati.