
Giornalismo: giovedi a Pagani il Premio “Mimmo Castellano”
14 Gennaio 2025Giunge alla XIII Edizione il Premio dedicato al Segretario aggiunto della Federazione della Stampa Italiana. Il ricordo dei 100 anni della Radio e riconoscimenti, tra gli altri, a Radio Siani.
Si dice, a volte, che i giornalisti sono tra le categorie più autoreferenziali tra i lavoratori. Hanno un potere sconosciuto agli altri e finiscono (malamente) per approfittarne. Ci sono, evidentemente, eccezioni che rovesciano queste idee e consegnano all’opinione pubblica professionisti di valore che diventano esempi.
Uno di questi, suo malgrado, è stato – non solo per noi che gli siamo stati amici e vicini a lungo – Mimmo Castellano, un giornalista antiretorico, cattolico, energico e concreto che ha lasciato un segno nell’informazione italiana. Castellano, scomparso nel 2008, è stato per lunghi anni vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e Segretario generale aggiunto della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. La sua memoria viene ricordata ogni anno con il Premio Nazionale di Giornalismo a lui intitolato.
La XIII Edizione si svolgerà a Pagani (Sa) giovedi 16 gennaio nell’Auditorium Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. L’organizzazione è come sempre a cura dell’Associazione Giornalisti Valle del Sarno con il contributo di Ordine nazionale dei Giornalisti, Regione Campania, Provincia di Salerno, Movimento Unitario dei Giornalisti, ITIS Pacinoti, Liceo Galizia. Il Premio alla memoria è il riconoscimento a un autorevole personaggio impegnato per la libertà dell’informazione e per i diritti dei giornalisti. “Una figura carismatica ed esemplare nel campo dell’informazione, fautore di numerose battaglie sindacali, vinte grazie al suo impegno e alla sua tenacia” ricorda il Presidente dell’Associazione Valle del Sarno Salvatore Campitiello. “Indiscusso leader dei giornalisti pubblicisti, Castellano è stato un costante punto di riferimento per tutta la categoria, ottenendo obiettivi importanti come l’approvazione della legge 150/2000 sulla comunicazione istituzionale nelle pubbliche amministrazioni” aggiunge. Quanto alla separazione secondo la legge tra giornalisti professionisti e giornalisti pubblicisti, Castellano riconosceva alla pratica giornalistica il valore concreto della professione, della serietà e del rigore nell’informare con lo spirito dell’ “anticasta”.
Giovedi l’evento avrà inizio alle 15,30 e si articolerà in diverse sezioni. Si partirà dal ricordo di tre giornalisti
scomparsi: Biagio Franza, Lucia De Cristofaro, Franco di Mare. Quattro i giornalisti che saranno premiati: Francesco Pionati, direttore della testata Rai Giornale Radio; Annalisa Angelone, conduttrice Tgr Rai Campania; Boris Mantova, caporedattore Gruppo Mediaset; Salvatore Di Napoli, esperto di cronaca giudiziaria.
La XIII edizione del Premio darà largo spazio alla Radio, all’informazione radiofonica e in particolare ai 100 anni dalla nascita della Radio. Per omaggiare la ricorrenza nell’ambito del Premio si svolgerà il Convegno di aggiornamento professionale dal titolo “La Radio nei suoi 100 anni di vita. Il ruolo delle Emittenti Radiofoniche locali nel rispetto dell’etica e della deontologia giornalistica nell’epoca della I.A.”
E qui va segnalata la presenza e il riconoscimento ai giornalisti di Radio Siani, l’emittente di Ercolano intitolata a Giancarlo Siani, il collega ucciso dalla camorra nel 1985. Giancarlo, come molti di noi in quegli anni, raccontava per “Il Mattino” storie di malaffare, intrecci tra politica e malavita organizzata, disagio sociale, con il latente desiderio dell’affermazione della legalità. Una condotta professionale speculare a quella di Mimmo Castellano, viene da dire, che tra i giornalisti italiani, nel confronto con gli editori, nel sindacato, si batteva contro l’illegalità, il lavoro nero nelle redazioni, i favoritismi, il precariato: infelice condizione vissuta dal giovane Siani. Tutti noi fummo sconvolti dalla vita spezzata dell’amico Giancarlo e Castellano non mancò, in decine di occasioni pubbliche e private, di denunciare quegli abusi nelle redazioni, la mortificazione umana e morale subita da giovani che amavano il giornalismo e le buone pratiche. Anche in questo dimostrò la sua opposizione ad autoreferenzialità e arroganza dei potenti.
L’Associazione Valle Sarno quest’anno ha deciso di premiare alcune Emittenti radiofoniche, il loro lavoro, che fu altro tema sui cui Castellano si impegnò a fondo, durante la stagione delle cosiddette Radio libere. Ma saranno premiati anche gli alunni dell’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Pacinotti” di Scafati e del Liceo Artistico “A. Galizia” di Nocera Inferiore, che si sono impegnati con la realizzazione di lavori a supporto del Premio. Nel corso della serata sarà assegnato anche un premio al grafico Antonello Rega per un reportage fotografico sulla figura di Castellano, mentre l’attore umorista Amedeo Colella svolgerà un intervento sulla cultura napoletana e la violinista Marzia De Nardo eseguirà alcuni brani musicali. Un evento che Mimmo difficilmente avrebbe organizzato ma che lo avrebbe commosso per il calore e l’affetto che gli viene dedicato.