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Giornata dell’ambiente: la Sicilia chiude le discariche

Giornata dell’ambiente: la Sicilia chiude le discariche

04 Giugno 2021 0 Di Nunzio Ingiusto

Alla vigilia della giornata mondiale dell’Ambiente Il presidente della Regione Siciliana Musumeci annuncia la costruzione di un impianto di trattamento rifiuti “autonomo” .

Musumeci annuncia: Nuovo termo-utilizzatore per i rifiuti della Sicilia

Non avrà pensato alla Giornata mondiale dell’ambiente Nello Musumeci Presidente della Regione Siciliana, quando  ha annunciato che si costruirà da solo un nuovo inceneritore per i rifiuti dell’isola. Anzi, un termo-utilizzatore, ha specificato. Ma il legame è palese.

Alla guida di una delle Regioni messe peggio nella gestione dei rifiuti, simbolo ,purtroppo, di un Sud arretrato per impianti necessari, Il presidente di centrodestra della Regione siciliana ha assestato un colpo basso al governo più green della storia d’Italia.

Una lezione soprattutto per chi, ancora negli ultimi anni, da Roma ha bloccato ogni progetto di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti.

Musumeci ha, dunque, parlato alla vigilia della giornata Onu del 5 giugno dedicata all’ambiente. Il tema è globale e le campagne di sensibilizzazione per gestire l’intero ciclo di ciò che viene prodotto e consumato sono a fondamento della giornata celebrativa.

Musumeci ha detto che deve liberare “la Sicilia dalla schiavitù delle discariche. Le discariche sono offesa al buon senso e all’ambiente”.

 

La Regione sta scrivendo il nuovo piano rifiuti  e mentre quelli prima di noi – ha detto il Presidente hanno favorito le discariche private, ora

ben vengano uno-due termoutilizzatori, come avviene in 37 parti d’Italia, per produrre energia, calore e denaro“.

Una bella svolta di economia circolare che darebbe alla Sicilia anche opportunità economiche e di rilancio in tutta la filiera raccolta, trattamento, energia da distribuire.

In fondo gli obiettivi della Sicilia sembrano gli stessi che il governo Draghi ha inserito nella sua transizione ecologica. Anche da questo punto di vista la discontinuità con Conte e il precedente Ministro dell’Ambiente Sergio Costa appare assai evidente.

Con un altro piccolo distinguo politico – propagandistico, però, e che non dovrebbe entrare nelle valutazioni strategiche.

Mentre Draghi e i suoi ministri non pensano a nessuna revanche, il presidente siciliano per il nuovo impianto vorrebbe prendere i soldi alle tasche dei politici che hanno messo in ginocchio la Sicilia.

Certo, non lo farà, ma ha detto che i siciliani con il nuovo piano rifiuti non pagheranno nessuna tassa in più.

Poi tutti dovranno impegnarsi per raggiungere nei prossimi anni il 65% di raccolta differenziata.

Ma quando e dove lo costruiremo il nuovo impianto? Musumeci se la prende con la burocrazia nazionale e regionale. Se per realizzare un nuovo impianto in Sicilia ci vogliono cinque anni, ha spiegato, i termovalorizzatori privati, meglio i termoutilizzatori, si possono realizzare in tre anni.

Diamogli credito. Soprattutto perché intende risolvere una piaga sociale ed economica affidandosi alla tecnologia ed all’uso intelligente delle risorse.

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