
Giubileo della Comunicazione: a Roma giornalisti da tutto il mondo
23 Gennaio 2025Tre giorni di dibattito e riflessioni sul mondo della Comunicazione. Sabato l’incontro con Papa Francesco
La comunicazione globale non ha lasciato fuori le religioni e le speranze per un mondo migliore. Informare, far conoscere gli avvenimenti, dibattere, scoprire verità, è la forza del buon giornalismo che un tempo si affidava solo ai professionisti dell’informazione. Da molto tempo non è più cosi e l’ampliamento dei comunicatori costringe tutti a distinguere le notizie vere dalle false, i fenomeni dagli epifonemi, il buono e il male.
“Non possiamo illuderci di costruire una buona comunicazione ignorando il male ma possiamo cambiare la prospettiva, se scegliamo di raccontare le scintille di luce che sempre ci sono in ogni storia, e che è sempre possibile scorgere anche negli scenari più oscuri”. È fermo il messaggio del Dicastero vaticano per la Comunicazione alla vigilia del Giubileo del Mondo della comunicazione che si apre domani 24 gennaio a Roma. Alle migliaia di comunicatori in arrivo da tutto il mondo, la Chiesa rivolge un invito a “raccontare storie di speranza” in un mondo tormentato da guerre, povertà, cambiamenti climatici, migrazioni, poteri spietati. Saranno tre giorni che prevedono l’attraversamento della Porta Santa, l’incontro con Papa Francesco e tante iniziative collaterali in città. Un programma fitto che segna l’avvio degli incontri giubilari e che riconosce all’informazione e ai suoi protagonisti il valore della testimonianza e dell’impegno verso tutti coloro che hanno il diritto di sapere.
L’accoglienza avviene venerdì 24 gennaio alle 17.30 nella Basilica di S. Giovanni in Laterano, con una liturgia penitenziale e una messa internazionale in occasione della festa di San Francesco di Sales. La messa sarà presieduta dal cardinale Baldo Reina e per l’occasione la Basilica ospiterà la reliquia di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Sabato ci sarà il pellegrinaggio alla Porta Santa della Basilica di San Pietro, seguito dall’udienza con Papa Francesco nell’Aula Paolo VI. Un momento che si annuncia emozionante, essendo nota (non solo agli addetti ai lavori) la sensibilità del Papa per la comunicazione. “L’intero sistema dei media, ha bisogno di essere provocato e stimolato a uscire da sé e a mettersi in discussione, per guardare al di là, oltre. Ed è questa una responsabilità alla quale non potete sottrarvi, se volete tenere alto il livello della comunicazione” ha detto di recente ai giornalisti Rai.
L’incontro con il Pontefice sarà preceduto dalle riflessioni di due testimoni di una comunicazione di speranza: Maria Ressa, giornalista, premio Nobel per la pace, direttrice della piattaforma Rappler, e Colum McCann, scrittore, autore di Apeirogon e Great World Spin, co-fondatore della rete Narrative 4. L’incontro sarà moderato da Mario Calabresi, giornalista e scrittore, già direttore de La Stampa e La Repubblica, co-fondatore del Podcast Chora Media. A seguire il concerto del maestro Uto Ughi, con l’Orchestra, promossa dalla Fondazione Uto Ughi. Sempre nella giornata di sabato 25 gennaio in diverse location della città si svolgerà l’iniziativa ‘Dialogo con la città: meeting di carattere culturale e spirituale’. Sono incontri organizzati da diverse istituzioni per declinare il tema del rapporto tra Comunicazione e Chiesa. Tra questi l’incontro di approfondimento con Maria Ressa, Colum McCann e Mario Calabresi. ‘Il giornalismo a servizio della democrazia. Pellegrini di speranza, comunicare il Giubileo 2025 per costruire insieme un mondo migliore” è invece il corso di formazione (15,30-19,30) per i giornalisti organizzato dall’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi) in collaborazione con Ordine dei giornalisti, Federazione nazionale della Stampa italiana, Associazione Stampa Estera in Italia, Fisc, Copercom, WeCa, Federazione internazionale Media Cattolici, Construcitve Network Italia e I – Press. Il corso si svolgerà nella sede del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
“La comunicazione, in quanto dialogo per il bene di tutti, può svolgere nel nostro tempo un ruolo fondamentale anche nel ritessere valori socialmente vitali come la cittadinanza e la partecipazione “è un altro invito di Papa Francesco e che i comunicatori di tutto il mondo dovrebbero fare proprio. Senza l’intervento di poteri trasversali o dissimulati che danneggiano alla radice la potenza del giornalismo, ci permettiamo di aggiungere. La Chiesa ha la forza e l’autorità per contrastare questi poteri, impegnati a diffondere quell’ “inquinamento cognitivo”, così temuto da Papa Francesco e che il Giubileo di domani rappresenterà al mondo.