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Telefonini e accessori sempre più green. L’Italia ha un’eccellenza a Reggio Emilia

Telefonini e accessori sempre più green. L’Italia ha un’eccellenza a Reggio Emilia

19 Luglio 2022 0 Di Nunzio Ingiusto

Abbiamo scoperto che la Società Cellularline di accessori per telefonini è all’avanguardia nel rispetto dei requisiti ambientali dell’Agenda 2030. I risultati in un Report dedicato. Parla il CEO Marco Cagnetta.

 

Le Società dei telefonini hanno investito miliardi per migliorare le performances ambientali dei loro prodotti. Molti messaggi pubblicitari rivendicano il rispetto dell’ambiente e la qualità green di ciò che viene messo in vendita.

Ma  quando usiamo gli accessori di un telefono cellulare o qualunque altro tablet vorremmo essere informati  sugli stessi standard ecologici di cuffie, custodie, ecc.

Sappiamo che molto materiale arriva da Cina e Corea e va da sé se lo compriamo o no. La Cellularline è italiana di Reggio Emilia costruisce, appunto, questi accessori. E’ leader nel mondo con un fatturato vicino ai 200 milioni di euro.

Il marchio è distribuito in oltre 60 Paesi e forse proprio in ragione di questa internazionalità, dal 2020 ha deciso di adottare i principali requisiti di sostenibilità ambientale: gli ESG (Environmental, Social and Governance ).

Abbiamo scoperto che pochi giorni fa ha presentato l‘ESG Report 2021 che racconta nel dettaglio le iniziative e il percorso sostenibile intrapreso, mettendo in evidenza idee e soluzioni per il futuro.

Il suo CO-CEO Marco Cagnetta non fa mistero dei risultati raggiunti, grazie a una collaborazione up- down dentro e fuori l’azienda.

Cellular Line

 

Da due anni in qua si è concentrata nell’implementazione di un business model orientato al rispetto dell’ambiente e della comunità in cui opera. Ha rivisitato le strategie aziendali verso un futuro più sostenibile e responsabile.

Persone, ambiente, ricerca: sono il fulcro dei processi che hanno rafforzato la sua identità e di chi ci lavora. Il Report  parte dal lancio della linea BECOME, composta di cover realizzate in PBAT, pienamente biodegradabile, e dalle modifiche apportate ai prodotti e al packaging.

E’ stata ridotta la plastica utilizzata negli  imballaggi che viaggiano in tutto il mondo. Forse più delle multinazionali degli smartphone, nel 2021 l’azienda ha ridotto del 45 per cento gli involucri, mentre il 56 per cento dei prodotti commercializzati è con imballaggi Full Paper.

Non tutto ci era noto e un’azienda italiana che si colloca spontaneamente dentro i processi di economia circolare, accumula vantaggi straordinari.

Anche la carta va scomparendo  e quella che si usa è certificata FSC (Forest Stewardship Council®).

Serve tutto questo al consumatore? Certo, rispondono, perché quando il cliente acquista un prodotto Cellularline ha la possibilità di riciclare correttamente.

E’ un messaggio soprattutto ai giovani, che sono tra i migliori consumatori di accessori per telefonia. Dal cuore dell’Emilia la SpA si preoccupa anche di certi bisogni esterni.

Così ha aderito al progetto “1% for the planet”, con la donazione dell’1% del fatturato della linea BECOME a Sea Shepherd, per la salvaguardia dell’ecosistema marino.

“Siamo orgogliosi dei risultati che abbiamo ottenuto e stiamo ottenendo in termini di sostenibilità – dice Cagnetta – Siamo consapevoli dello sfidante percorso che ci attende e al contempo ci teniamo a sottolineare i grandi traguardi raggiunti dal 2020 fino ad oggi”.

Dal Report ESG si capisce che l’azienda non si è limitata a monitorare e ridurre l’impatto ambientale derivante dal  business, “ma abbiamo applicato una strategia sostenibile che punta a coinvolgere in maniera capillare tutti gli stakeholders del Gruppo, dai nostri dipendenti, ai clienti, passando per le comunità in cui operiamo” aggiunge Cagnetta. E sono davvero sulla buona strada.

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