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Gli scenari politici e la scelta obbligata del Pd derenzizzato: cercare l’intesa col M5s

Gli scenari politici e la scelta obbligata del Pd derenzizzato: cercare l’intesa col M5s

23 Ottobre 2018 0 Di Marino Marquardt

La domanda sorge spontanea, direbbe un famoso giornalista tv. E la domanda – anzi le domande – è –sono – questa/e: Possibile che il Pd – in un quadro politico che propone una agonizzante Forza Italia, una Lega col vento in poppa e un M5s che dà segni di insofferenza verso il coriaceo alleato – non si ponga l’interrogativo su cosa fare da grande?

E ancora: cannibalizzata Forza Italia da Salvini, impercorribile ogni ipotesi di intesa con la Lega per l’incolmabile divario culturale, è possibile che gli Uomini del Pd non si rendano conto che l’unica possibilità di sopravvivere e di incidere nelle scelte politiche per il Paese è quella di cercare un approccio con gli agitati Cinquestelle?

Possibile che i Dem non comprendano ciò sotto gli occhi di tutti?

Possibile che l’ottusità politica renziana debba continuare a far danni tra quella che – a malapena e con sforzo – è ancora definita come forza di Centrosinistra?

Possibile che grazie all’ex Capo Scout il Paese debba rassegnarsi al degrado civile nel quale lo sta precipitando Salvini?

Possibile che in nome della “democrazia” di cui continuano a riempirsi la bocca i Dem non abbiano consapevolezza di non avere scelta e di avere l’obbligo  di cercare una intesa col M5s?

Possibile che i piddini non si siano resi conto che ormai la partita e è a tre e che può continuare ad avere voce in capitolo e a governare soltanto chi riesce ad allearsi?

Possibile che Quelli del Nazareno non abbiano capito che – una volta messa alla porta il 4 marzo scorsa la sparpagliata monnezzaglia centrista con i “responsabili” Verdini, Scilipoti e Ratti – non c’è più spazio in Parlamento per giochi e giochini?

Se non lo hanno capito i Dem cambino mestiere o si facciano curare. Se invece gli Uomini del Nazareno hanno capito tutto ciò devono subito convocare un Congresso serio, cancellare l’imbroglio delle Primarie, liberarsi dell’ex Capo Scout e avviare il dialogo con i Cinquestelle. Luigi Di Maio e il Pd insieme sono in grado di mettere Salvini all’angolo e di fermare il degrado civile. Qualcuno vada a riferirlo agli Stati Maggiori (se ancora esistono) del Nazareno.

23/10/2018  h.13.50

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