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“Governo di garanzia”, l’escamotage di Mattarella bocciato da M5s, Lega e FdI

“Governo di garanzia”, l’escamotage di Mattarella bocciato da M5s, Lega e FdI

07 Maggio 2018 0 Di Marino Marquardt

Il Capo dello Stato Mattarella propone una formula destinata al naufragio per evitare di avvantaggiare eventuale governo politico traghettatore verso il voto.

Governo di garanzia, l’escamotage di Mattarella

Un Governo di garanzia, neutrale e scientificamente destinato al naufragio. E’ l’escamotage del Capo dello Stato Sergio Mattarella per evitare che un Governo politico conduca il Paese alle elezioni traendone vantaggio.

A stretto giro la bocciatura della proposta del Quirinale al Governo di garanzia da parte di Cinquestelle, Lega e Fratelli d’Italia.

Di fronte alla titubanza di Forza Italia Matteo Salvini ha esortato Silvio Berlusconi a dar prova di coerenza nei riguardi degli alleati di Centrodestra.

Inutile dire che il silenzio dell’Immarcescibile di Arcore, se confermato nelle prossime ore, potrebbe aprire una frattura nel Centrodestra.

Salvini potrebbe ritenersi svincolato dai vincoli dell’alleanza con tutto ciò che ne conseguirebbe. Come ad esempio la ripresa del dialogo con i Cinquestelle.

Silvio cerca di prendere tempo

Le nubi intanto si addensano nella coalizione. Prima la Bernini poi il Padrone di Forza Italia aprono al “Governo neutrale”.

Berlusconi – è questa l’impressione – cerca di guadagnare tempo, preferirebbe il voto in autunno, stagione in cui potrebbe tornare ad essere eleggibile… Da vedere come la prenderà Salvini…

Quadro magmatico in cui tutto può succedere, insomma.

Scenario in cui il Pd, Matteo Renzi e i suoi fedelissimi appaiono sempre più relegati nell’irrilevanza.

E dire che l’attuale caos è figlio dell’azione politica dell’ex Capo Scout e dei suoi Obbedienti. L’attuale impasse è figlio infatti del Rosatellum, la Legge elettorale imposta dal Rignanese con ben cinque fiducie.

Ma il Giovanotto – silente di fronte alla gravità della situazione – ora ha altro a cui pensare, deve puntare a riappropriarsi delle Liste del suo partito…

Il Governo di garanzia, o “Governo del presidente”, pur senza la fiducia del Parlamento resterà in carica per l’ordinaria amministrazione fino al voto.

Un modo per consentire la modifica della Legge elettorale, responsabile prima dell’impasse post-elettorale.

A conti aggiornati, prima data utile per il voto, domenica 22 luglio, agli albori del solleone…

Qui il video con le dichiarazioni di oggi del Presidente della Repubblica Mattarella dopo le consultazioni.

 

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