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Grano: allarme Africa. Putin disponibile a riaprire i porti ma alle sue condizioni

04 Giugno 2022 0 Di Daniela Staffiere
guerra in ucraina Putin

Putin disponibile a riaprire i porti

Putin rassicura l’Unione Africana sull’emergenza grano.  “Riapriremo i porti ma alle nostre condizioni”

Dopo 101 giorni dall’inizio del conflitto tra Russia ed Ucraina, le prospettive di pace sembrano ancora lontane. I danni umani e strutturali sono pesantissimi. Ma cresce anche la preoccupazioni per le forniture di grano ai paesi dell’Africa.
Ieri il Capo dell’Unione Africana, Macky Sale, presidente del Senegal, ha incontrato Putin a Soci, esortandolo a ” prendere coscienza che i popoli africani, anche se lontani dalla guerra, sono vittime a livello economico” del conflitto.

Putin ha dichiarato, in un’intervista all’emittente Rosshyia 1, di “poter risolvere il problema delle forniture di grano all’Africa, utilizzando i porti di Mariupol e Berdyansk o facendo passare le forniture dalla Bielorussia, purché siano revocate le sanzioni a Minsk. Ha sostenuto che le notizie diffuse dagli occidentali secondo cui la Russia bloccherebbe i porti ucraini sono un “bluff” per mascherare i loro errori politici.” 

Un’altra ipotesi analizzata per superare la crisi alimentare, potrebbe essere quella di far passare il grano dal fiume Danubio attraverso la Romania, l’Ungheria o la Polonia. Ma “la soluzione più semplice ed economica“, ha spiegato Putin, “sarebbe trasportare il grano attraverso la Bielorussia e consegnato immediatamente ai porti degli Stati baltici e poi a qualsiasi destinazione

 

Per l’Ucraina, il grande deve partire da Odessa

Diversa la posizione ucraina.  Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha assicurato che “l’Ucraina è pronta a creare le condizioni necessarie perché riprendano le esportazioni dal porto di Odessa“.  Tuttavia

 il timore è che la Russiaapprofitti della rotta commerciale per attaccare la città”.  Proprio il vice sindaco della città di Odessa, Oleg Brindak, ha ricordato  che “nella grande Odessa abbiamo tre porti e da lì le navi mercantili possono mettere in navigazione subito quattro milioni di tonnellate di grano”. Ha però aggiunto che “non ci sono silos attrezzati, abbiamo sempre prodotto ed esportato. Non immaginavamo una guerra. I cereali sono stipati in normali magazzini e adesso è arrivato il caldo. Con 32 gradi il tempo di conservazione può arrivare a 45 giorni”.

Sebbene, dunque, il Presidente dell’Unione  Africana si sia detto “rassicurato” dalle parole di Putin, si rende necessaria una scelta rapida per evitare che i paesi dell’Africa entrino in una crisi senza ritorno. 

 

Segnali positivi da Coldiretti

Dopo l’annuncio di Putin, tuttavia, é arrivato uno spiraglio di fiducia. L’analisi della Coldiretti alla chiusura settimanale del Chicago Board of trade, indica che i prezzi mondiali del grano sono diminuiti,  tornando sugli stessi livelli di due mesi fa. Il grano sul mercato  è stato quotato 10,4 dollari per bushel (27,2 chili) e con una riduzione del 10% in tre giorni è tornato sui valori di inizio di aprile. In calo, rileva la Coldiretti, anche le quotazioni del mais destinato all’alimentazione animale.

 

 

 

 

 

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