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I 47 Presidenti Usa, quattro chiacchiere sugli uomini e sui poteri che rappresentano

06 Novembre 2024 0 Di Cavallo Pazzo

Dietro ognuno dei 47 Presidenti Usa ci sono famiglie potenti e legami stretti con gruppi di potere e di interesse, pubblico e privato, a cui devono dare conto.

I 47 Presidenti Usa, quattro chiacchiere sugli uomini e sui poteri che rappresentano

 

Gli Usa nascono il 4 luglio 1776 con la solenne “Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America”, cioè delle 13 colonie ex inglesi situate sulla costa atlantica e a est dei monti Appalachi. Ma la storia “importante” degli Usa inizia molto prima, nel 1600, con la fuga dei cosiddetti “Padri Pellegrini” dell’Inghilterra, dai quali sono poi discese le più importanti famiglie divenute di fatto “padrone” del Nuovo Mondo.

Dal 1776 ad oggi, gli Stati Uniti hanno avuto 46 presidenti, il primo è stato George Washington, l’ultimo Joe Biden. Ed oggi Trump, che è stato già il 45esimo, diventa anche il 47esimo.

Attraverso facili ricerche ci si imbatte nelle stranezze di questi potenti, tutti in qualche modo “discutibili” e legati a centri di potere che grazie ai loro candidati restano nell’ombra.

Tracciarne l’intera storia sarebbe lungo e noioso, oltretutto a chi può interessare di nomi per lo più sconosciuti, per gli ultimi, invece, qualche curiosità è spendibile…

Innanzi tutto preme ricordare che quello di “residente alla Casa Bianca” è un lavoro più pericoloso di quanto si possa pensare: in 4 sono stati assassinati ed altri tre la scamparono per un pelo. E pure candidarsi è rischioso: almeno sette hanno subito attentati ed attacchi, ed uno, Robert Kennedy, ucciso come suo fratello John Fitzgerald.

I mondi sommersi che ruotano intorno alla Casa Bianca

Ma cosa succede dietro e intorno alla Casa Bianca? Non per fare della facile polemica anti-qualcosa, ma alle spalle dei vari presidenti c’è un grande mondo “sommerso”, in cui girano altrettanto grandi interessi, sia privati che pubblici.

Per lungo tempo si è parlato ad esempio della Massoneria. Ben 14 Prsidenti Usa, per esempio, risultano iscritti a qualche Loggia, da George Washington fino a Gerald Ford, l’ultimo col grembiulino di cui si abbia notizia certa. Solo in seguito sono venute fuori le grandi organizzazioni esterne, il CFR (Council for Foreign Relations), il Bilderberg Group, e la Trilateral Commission

Ma resta il fatto che quasi tutti i residenti al 1660 Pennsylvania Avenue di Washington DC hanno avuto direttamente o indirettamente qualche legame con i cosiddetti “Liberi Muratori”.

Molti iscritti nelle organizzazioni universitarie, la Skull & Bones innanzi tutto, altri che ne chiesero l’iscrizione. Interessante ad esempio è la voce che riguarda i Bush, tutti iscritti dal bisnonno in giù, e John Kerry.

Quest’ultimo è stato l’avversario di George W. Bush alle elezioni del 2004 e, oltre ad esserne parente alla lontana, pare che avesse un 16esimo grado nella scala massonica, contro il 17esimo dell’avversario risultato vincente.

Entrambi provengono da famiglie storiche, qualcuno le definisce “gli imperatori d’America”, forse discendenti diretti, addirittura, dei “Padri Pellegrini” accennati sopra. Entrambi hanno un passato militare, Kerry da combattente, Bush solo come pilota da caccia.

I trascorsi militari e i legami con gli enti governativi

Già, il passato militare, una caratteristica che ha quasi sempre contraddistinto i presidenti americani, una tradizione conclusa con Bush figlio, i successivi infatti le divise le hanno solo viste da lontano.

I legami strani però restano, in particolare quello di Joe Biden che, eletto senatore nel ’72 a 29 anni, i ben informati dicono sia stato il rappresentante nelle istituzioni della General Dinamics, una multinazionale ormai chiusa che, pur essendo famosa per prodotti tecnologici ed elettrodomestici, era attiva nel campo militare aeronautico e nella realizzazione di reattori ed armi nucleari. Proprio per questo suo “interesse” si sussurrava fosse stato imposto come vicepresidente a Barack Obama.

Già, e quest’ultimo chi sarà mai? Beh, di Barack Obama si sa che è figlio di un keniota portato negli Stati Uniti da Bob Kennedy e di una americana, Ann Dunham, che all’epoca era residente nelle isole Hawaii. La storia di Barack può sembrare particolare fin dagli inizi: in Illinois infatti è stato sconfitto dal locale rappresentante delle “Paantere nere” , gli attivisti neri che lo consideravano un infiltrato tra i “colored”, poi ebbe successo fino ai due mandati presidenziali.

Una voce maligna però lo riconnette ai suoi legami con gli enti statunitensi, soprattutto con la CIA…. La madre, infatti, lascia il padre naturale di Obama per sposare un indonesiano, tal Lolo Soetoro Mangunharjo, che si dice sia stato uno dei principali contatti degli spioni in Indonesia durante il golpe di Haji Mohammad Suharto, il dittatore colpevole di eccidi orrendi. Sono chiacchiere, ma certo il legami del presidente con tali organi federali sono risultati sempre molto stretti.

Nel mondo dei DEM c’è stata un’altra famiglia che ha dettato legge per tanti anni, non i famosi Kennedy, che finirono ammazzati lasciando una scia interminabile di sospetti, ma gli altrettanto famosi Clinton… Di Bill Clinton che dire se non ricordare le sue scappatelle extraconiugali, ma sulla moglie ci sarebbe da sospettare tanto… ma visto che ormai è fuori dai giochi è inutile parlarne.

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