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I Tromboni irretiti tra “Destra” e “Sinistra” che non comprendono il presente

I Tromboni irretiti tra “Destra” e “Sinistra” che non comprendono il presente

12 Aprile 2018 0 Di Marino Marquardt

Alla ripresa dei colloqui al Quirinale tengono banco le disquisizioni su intesa M5s-Lega

Manipolatori dell’Informazione all’opera per confondere i cittadini

Alla ripresa del minuetto quirinalizio stupisce e irrita la cocciutaggine di molti osservatori nel voler restare irretiti nelle obsolete e oggi sempre più ingannevoli categorie “Destra” e “Sinistra”.

E così facendo non comprendono il presente. E danno sfoggio – questi Custodi degli schemi del tempo che fu – delle rispettive asfittiche facoltà di comprendonio soprattutto quando si avventurano a criticare la scelta dei cosiddetti “due forni” adottata dal M5s.
Questi disinformati Criticoni appellandosi alla obsoleta dicotomia Destra-Sinistra trovano non igienica l’affermazione secondo la quale per il M5s Pd o Lega pari siano…
Criticano ignorando ciò che il candidato premier pentastellato Luigi Di Maio spiega da tempo.
Ai guardiani dei Totem “Destra-Sinistra” insomma non piace – se adattato alla politica – il teorema del Duca di Mantova esposto nel Rigoletto “Questa o quella per me pari sono”….
E questa censura è lo specchio del mancato adeguamento culturale e intellettuale dei Manipolatori dell’Informazione al responso delle urne del 4 marzo.

Il Contratto sul programma che gli imbroglioni chiamano “Alleanza”

Ciò che propone Di Maio non è infatti una alleanza tra soggetti geneticamente lontani ma è un contratto sul programma. E i contratti possono essere firmati anche tra persone culturalmente e intellettualmente lontane… E’ una proposta – questa di Di Maio – che senza se e senza ma è improntata al pragmatismo allo stato puro, una proposta nella quale sono prioritarie le cose da fare e non i bla bla da salotti romani.
Con questa ottica il contratto con la Lega appare possibile su punti comuni ovviamente non divisivi. Più problematica l’intesa col Pd in quanto il programma Cinquestelle prevede la cancellazione della massima parte delle Leggi fatte nella scorsa Legislatura con maggioranza a guida Renzi. Il Pd, insomma, accettando le clausole del contratto dovrebbe rinnegare il proprio operato degli ultimi cinque anni. E ciò appare molto improbabile.

Le cose da fare subito

Accordo possibile, invece, con la Lega su questi punti:
1) Reddito di cittadinanza o come diavolo si voglia chiamare;
2) Riduzione pressione fiscale;
3) Modifica Legge Fornero;
4) Modifica Jobs Act con reintroduzione Art.18;
5) Revisione Trattato di Dublino;
6) Legge elettorale.
7) Misure a favore occupazione giovanile;
8) Modifica Buona Scuola.
Otto punti sui quali l’intesa è possibile tra M5s e Lega; problematica invece appare tra M5s e Pd.
Ma – particolare non trascurabile – a dividere ancora Di Maio e Salvini resta il macigno-Berlusconi. Un ostacolo al momento insormontabile per i Cinquestelle.
Detto ciò, ai Nostalgici della vecchia politica sarebbe bene far presente che Destra e Sinistra sono state le nobili categorie sulle quali molti spregiudicati politici-imbonitori dell’Italia repubblicana hanno fondato le rispettive fortune. Attraverso l’uso di questa dicotomia Costoro hanno narcotizzato le coscienze e reso accettabili certe operazioni politiche eticamente riprovevoli. Sono gli stessi che oggi – ad esempio in materia di vitalizi – si appellano alle ragioni dello Stato di diritto sorvolando sul fatto che i diritti giuridici dovrebbero essere compatibili – e il più delle volte non lo sono – con i principi dell’etica e della morale pubblica.
Storia vecchia, l’incompatibilità tra etica, diritto e legalità è male antico, è la griffe immancabile su Leggi approvate da Legislatori dallo spessore etico-morale discutibile.
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