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Il Capo cinquestelle gioca a fare “Quello di Sinistra” senza averne i requisiti

Il Capo cinquestelle gioca a fare “Quello di Sinistra” senza averne i requisiti

18 Maggio 2019 0 Di Marino Marquardt

L’impresa è ardua per il Capo Cinquestelle. Luigi Di Maio sta cercando di recuperare voti a sinistra, quegli stessi voti che il 4 marzo 2018 consentirono al M5s di diventare la prima forza politica del Paese.

Il M5s paga lo scotto dello zerbinaggio a Salvini

Si tratta di quei voti da tempo in uscita e che oggi – sondaggi alla mano – i Cinquestelle potrebbero avere irrimediabilmente perso dopo mesi di ottuso zerbinaggio al socio di Governo, Matteo Salvini. Uno zerbinaggio culminato col voto che evitò il processo per il caso Diciotti al Leader della Lega. Come è noto, si trattò di un voto fatto decidere pilatescamente dai beoti del clic della piattaforma Rousseau, beoti che peraltro votarono all’oscuro delle carte che accusavano il Capo del Carroccio di sequestro di persona.

Gioca a fare “Quello di Sinistra”, il Capo Cinquestelle. Ma l’impresa è ardua perché a Di  Maio mancano i  fondamentali intellettuali, culturali e morali della Sinistra. E l’ennesima riprova in merito  è fornita dalla reazione alla oscenità umana e morale contenuta nel primo articolo del Decreto Sicurezza bis made by Salvini che lunedì dovrebbe andare all’attenzione del Consiglio dei Ministri.

Il grave assordante silenzio del vicepremier 5s

La norma prevede multe da 3.500 euro a 5.500 euro per ogni migrante salvato in mare. E’ il prezzo variabile della vita secondo Salvini.  Se insomma il Decreto sarà approvato il salvare vite diventerà un reato. Ed è grave l’assordante silenzio in merito del Capo Cinquestelle. E viene da chiedersi dove stracazzo rischia da andare a finire il nostro Paese a guida gialloverde.

Il Decreto di Salvini è una schifezza, una oscenità morale che avrebbe meritato lo sdegno e la censura immediata da parte dei Cinquestelle. Invece Di Maio, evitando di denunciare la merdata, si è limitato ad attaccare il Socio sul flop rimpatri. Una argomentazione che conferma la distanza dal sentiment collettivo della Sinistra.

Intanto i toni sguaiati da osteria, gli insulti da bassifondi della Politica, lo scomposto, imperioso e cafoneggiante gesticolare di Salvini la dicono lunga sull’infimo livello toccato in questi ultimi giorni dal dibattito tra i Soci di Governo. E’ proprio vero, al peggio non c’è mai fine…

18/05/2019   h.07.45

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