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Il crepuscolo renzusconiano. Giorni difficili per ex fedelissimi in cerca d’Autore

Il crepuscolo renzusconiano. Giorni difficili per ex fedelissimi in cerca d’Autore

19 Novembre 2018 0 Di Marino Marquardt

Giorni difficili per la truppa di parlamentari renzusconiani. Per i Dem si tratta di trovare nuovi posizionamenti interni; per i forzisti si tratta di valutare nuovi approdi. Si allontana dal Pd la zattera renziana, rischia di affondare Forza Italia. Si salvi chi può, la pagnotta innanzitutto.

L’Asseblea Nazionale del Pd e il flop forzista Sì-Tav gettano nello sconforto le legioni in via di smobilitazione di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi

Dopo l’Assemblea Nazionale del Pd e dopo il flop Sì-Tav in piazza organizzato dal rispolverato Astro di Forza Italia, Antonio Tajani (una sorta di commissario liquidatore) sono giorni di sofferenza per i Nominati in Parlamento oggi in cerca d’Autore. Anche a costo di rinnegare i Vecchi Leader, anche a costo di spudorate conversioni.

E’ la politica, ragazzi. E’ la politica dell’opportunismo spogliata dai nobili valori platonici. E’ la politica di Bruto. E tutto si giustifica con la formuletta “Politica Arte del Possibile”.

E anche le peggiori nefandezze possono trovare giustificazione grazie a questo enunciato-passepartout. Machiavelli docet. Accade quando dell’etica in Politica si perdono le tracce.

Grande fermento nei Gruppi del Pd e di Forza Italia

Detto ciò, c’è fermento nel Pd e in Forza Italia. Matteo Renzi ha fatto chiaramente capire ai Suoi di ritenersi svincolato dagli impegni assunti in precedenza; Silvio Berlusconi non ha più la forza di reagire all’inesorabile declino personale e del suo Giocattolo. Il quadro per i sudditi è decisamente nero

L’ex Capo Scout e il Puttaniere Emerito rischiano, insomma, di creare nuovi disoccupati, in questo caso disoccupati d’oro. A conti fatti renziani e berlusconiani potrebbero perdere insieme un centinaio di poltrone parlamentari. Mala tempora, dunque, il Patto del Nazareno è soltanto un lontano e oscuro ricordo.

Gli indiziati naufraghi pensano a cosa fare per tenersi a galla. Pensieri disperati, al limite dell’accattonaggio.

E’ corsa disperata verso le scialuppe di Minniti, Zingaretti, Salvini e Meloni

A Sinistra (si fa per dire, ovviamente) c’è chi cerca di aggrapparsi alla scialuppa di Marco Minniti e chi alla lancia di Nicola Zingaretti; a Destra c’è chi cerca di agganciarsi alla barca Matteo Salvini e chi – addirittura – cerca di attaccarsi al salvagente di Giorgia Meloni.

Scene di ordinaria disperazione.

Il tutto mentre il mare sembra annunciare tempesta. Potrebbe ingrossarsi pericolosamente anche in seguito alla rotta di collisione che stanno seguendo le corazzate Cinquestelle e Lega.

Scenario da incubo, quadro cupo che agita oltremodo gli aspiranti post-renziani. Una crisi di Governo anzitempo – con un Congresso Pd proiettato in primavera – lascerebbe infatti nelle mani del Presidente Matteo Orfini il giocattolo-Liste. Ne verrebbe fuori uno shaekerato a dir poco vomitevole.

19/11/2018   h.08.50

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