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Il Foro di Traiano come non si era mai visto, grazie allo Scavo archeologico di Alessandrina

Il Foro di Traiano come non si era mai visto, grazie allo Scavo archeologico di Alessandrina

11 Dicembre 2020 Off Di Redazione In24

Il fantastico colpo d’occhio sul Foro di Traiano e anche sui Mercati di Traiano ai Fori imperiali aperto grazie agli scavi di Via Alessandrina.

Nuovo colpo d’occhio sul Foro di Traiano e sui Fori Imperiali

Un nuovo e inatteso colpo d’occhio sui Fori Imperiali, sul Foro di Traiano e sui Mercati di Traiano, del tutto inatteso e impossibile fino a poco tempo fa, e che ora sarà possibile godere grazie ai risultati della prima parte dello scavo archeologico di Via Alessandrina, che si è appena concluso a Roma.

Gli scavi, che sono stati finanziati con un milione di euro dal mecenatismo della Repubblica dell’Azerbaigian, sono stati curati da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Parco Archeologico del Colosseo.

E restituiscono alla città una nuova prospettiva e una migliore leggibilità del Foro di Traiano sia da via dei Fori Imperiali sia dai Mercati di Traiano, valorizzando ulteriormente l’area archeologica centrale.

Eccezionali anche i ritrovamenti effettuati durante lo scavo, come la testa di età imperiale identificata con il dio Dioniso, rinvenuta il 24 maggio 2019, intenzionalmente riutilizzata in un muro tardomedievale come materiale da costruzione, e una seconda testa di età imperiale che raffigura probabilmente l’imperatore Augusto in età giovanile, mai mostrata al pubblico, ritrovata il 27 settembre 2019.

E tutti i reperti scultorei e architettonici venuti alla luce durante lo scavo, che hanno un grandissimo valore estetico e archeologico, resteranno in zona e saranno valorizzati sul posto dove sono stati trovati: ad ospitarli in modo permanente, infatti, il Museo dei Fori Imperiali ai Mercati di Traiano.

Alcuni di questi reperti, oggi in corso di restauro e di studio, sono stati mostrati questa mattina per la prima volta durante la conferenza stampa digitale dalla Sindaca di Roma Virginia Raggi, dall’Ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian Mammad Ahmadzada, dal Vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale, Luca Bergamo, dalla Sovrintendente Capitolina, Maria Vittoria Marini Clarelli e dal Direttore dei Musei Archeologici e storico-artistici di Roma Capitale, Claudio Parisi Presicce.

Reperti eccezionali recuperati dagli scavi

Tutti i reperti facevano parte dell’apparato decorativo del Foro di Traiano, realizzato nei primi anni del II secolo d.C. a celebrazione delle vittorie sui Daci.

Per esempio, oggi è stata esposta una selezione degli oltre 60 frammenti del fregio d’armi che rappresentano le spoglie belliche dei popoli vinti e quelle dei vincitori, tutte deposte a simboleggiare la raggiunta pax romana.

Il motivo, noto come Fregio d’Armi del Foro di Traiano, decorava pannelli marmorei fiancheggiati da statue di guerrieri daci che coronavano il ricco fronte della Basilica Ulpia e, forse, i portici della piazza del Foro di Traiano.

Inoltre è stato allestito in questa occasione unica un frammento di fregio storico, che conserva rappresentazioni figurate a rilievo sulle due facce opposte (pluteo), in marmo bianco a grana fine (marmo di Luni) ed è inquadrabile cronologicamente tra il I e il II secolo d.C.

I reperti di maggior pregio sono oggetto di interventi conservativi a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il supporto dell’area conservazione di Zètema Progetto Cultura.

Scavato il primo tratto di via Alessandrina

Con gli scavi è stato rimosso il tratto settentrionale della via Alessandrina che collegava l’attuale piazza del Foro di Traiano a largo Corrado Ricci. La via costituiva l’asse principale del quartiere Alessandrino, sorto alla fine del XVI secolo a opera del cardinale Michele Bonelli, detto l’Alessandrino poiché nato nella città piemontese.

La completa demolizione del quartiere tra il 1924 e il 1932 per l’apertura della via dell’Impero, l’attuale via dei Fori Imperiali, ha privato via Alessandrina del suo originario tessuto abitativo. Di conseguenza il tracciato superstite, attraversando i Fori di Augusto, di Nerva e di Traiano, rendeva difficile la comprensione dei resti degli antichi complessi architettonici.

Da qui la decisione di rimuovere la strada accolta dalla Commissione paritetica MiBACT-Roma Capitale, istituita nel 2014, per l’elaborazione di uno studio per un Piano strategico per la sistemazione e lo sviluppo dell’Area Archeologica Centrale di Roma.

La Commissione, accogliendo quanto era già stato proposto nelle Linee Guida del 2008, ha sottolineato la necessità di procedere alla riunificazione visiva e fisica delle aree monumentali dei Fori di Traiano, Augusto e Nerva, con la conseguente eliminazione del tracciato stradale di via Alessandrina.

Lo scavo di via Alessandrina, dopo una campagna preliminare nel 2016, si è svolto ininterrottamente da marzo 2018 fino allo scorso novembre sotto la direzione scientifica degli archeologi della Sovrintendenza.

L’intervento, di elevato valore scientifico, ha permesso di acquisire molti dati significativi per la ricostruzione della storia del centro monumentale della città di Roma.

Tra l’altro, sono stati riportati alla luce una nuova porzione della piazza del Foro di Traiano e ai resti delle abitazioni del quartiere medievale, le cui fondazioni poggiavano direttamente sulla piazza del Foro di Traiano.

E lo stesso foro era ormai privato della sua pavimentazione originaria a lastre in marmo bianco, di cui restano bene evidenti le impronte sulla malta di preparazione.

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