Il Mondo Libero si interroga sul Dopoguerra e sul dopo-Putin.

Scrivendo Sopra Le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati…

Il Mondo Libero si interroga sul Dopoguerra – se Dopoguerra ci sarà – e sul DopoPutin, se DopoPutin ci sarà.

I Due Interrogativi sono collegati e dalle risposte che verranno – se risposte verranno – sarà possibile immaginare il Nuovo Scenario Mondiale.

Intanto tutto ruota attorno al Demonio del Cremlino, al Tiranno che tiene sotto scacco il Mondo Libero e la stessa Russia.

Dallo Zarismo al Comunismo Sovietico alla Tirannide Putiniana.

I Figli della Grande Madre Russia – da un Destino Cinico e Baro o da un Malefico Sortilegio – sembrano essere condannati alla privazione della Libertà, ad essere prigionieri in una gabbia asfissiante nella quale è negata la circolazione delle Idee.

Appare come una sentenza crudele e ingiusta la Condanna della Storia che obbliga il Popolo Russo a restare sottomesso alla Dittatura. Pena per la quale – fino ad oggi – non è stato contemplato il Provvedimento della Grazia.

“Libertà va cercando, ch’è sì cara,
come sa chi per lei vita rifiuta…”

Ripensando alle Vittime del Presente e dei Passati Regimi Totalitari tornano alla mente i versi di Dante attribuiti a Virgilio nel Purgatorio della Divina Commedia.

Detto ciò, tornando ai Tempi più recenti, è indubbio che tra la Cleptocrazia Putiniana e la Dittatura Sovietica non vi sia corsa.

Senza se e senza ma, meglio il Regime Sovietico.

E ciò non foss’altro perché il Segretario di turno del Pcus e allo stesso tempo Capo di Governo dell’ex Urss (Unione Repubbliche Socialiste Sovietiche) era affiancato dal Politburo, un Organismo collegiale ristretto eletto dal Comitato centrale del Partito Comunista Sovietico.

Il Politburo – insomma – era un Organismo simile alle Direzioni o ai Comitati esecutivi dei Partiti Occidentali. Un Organismo ovviamente in versione salsa Russa…

Il Politburo rappresentò in definitiva nella Gabbia Sovietica una flebile traccia di Democrazia e di controllo sulle scelte del Capo del Cremlino. Una Gabbia dalla quale – sedotto dal Sogno della Terza Via al Socialismo – con coraggio si tirò fuori il Leader dei Comunisti italiani Enrico Berlinguer.

Tracce di Controllo e di Democrazia presenti nel Vecchio Sistema Sovietico che Oggi sono del tutto inesistenti nel Sistema di Potere di Vladimir Putin, il Peggio del Peggio, il Demonio del Cremlino.

Putin – a differenza dei vecchi Capi Sovietici – è un uomo solo al comando con tutti i Rischi che ciò comporta. E’ un Pericolo – il Cleptocrate Moscovita – per il Mondo e per un Paese dotato di Armi Nucleari come la Russia.

E’ un Pericolo – Putin – checché Marco Travaglio – avvitato in un patologico Antiamericanismo – cerchi di spiegarne le ragioni.

Un atteggiamento – questo del Direttore del “Fatto” – che alla fine si traduce in un Sottinteso Giustificazionismo e in una Indulgente Spiegazione della scelta del Criminale di Guerra nell’aver dato vita alla Spietata e Sanguinaria Aggressione all’Ucraina.

Alla fine – vedrete – anche Travaglio figurerà tra le Vittime della Follia del Tiranno. Si accettano scommesse…

Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca…
23/03/2022 h.08.30