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Il web si commuove per la morte di Ezio Bosso

Il web si commuove per la morte di Ezio Bosso

15 Maggio 2020 0 Di Pietro Nigro

Il pianista Ezio Bosso è morto per gli esiti di una malattia degenerativa. Gli italiani affidano al web e ai social la loro commozione.

Venice concert di Ezio Bosso: un’Estate da Re alla Reggia di Caserta (ph. In24 / Massimo Solimene).

E’ morto Ezio Bosso, il pianista che ha fatto commuovere l’Italia

E’ morto a Bologna il pianista e direttore d’orchestra Ezio Bosso, il pianista che ha fatto commuovere l’Italia e che da anni lottava con una atroce malattia degenerativa.

Nato a Torino il 13 settembre 1971 Bosso si è avvicinato alla musica all’età di 4 anni. Nel 2011 era stato operato al cervello per l’asportazione di un tumore ed è stato anche colpito da una sindrome autoimmune.

Nonostante le malattie, ha continuato a suonare, comporre e dirigere. Successivamente, nel settembre 2019 il peggioramento di una malattia neurodegenerativa ha costretto Bosso ad interrompere l’attività di pianista, avendo compromesso l’uso delle mani.

Bosso si è spento ieri nella sua casa di Bologna. La sua famiglia ha affidato ad una nota non solo le informazioni essenziali sulla fine del grande artista, ma anche un caldo invito a onorarne il ricordo con discrezione e rispetto per la sua privacy.

Bosso, dunque, è morto “a causa del degenerare delle patologie che lo affliggevano da anni. Sia i familiari che la sua famiglia professionale, chiedono a tutti il massimo rispetto per la sua privacy in questo momento sommamente personale e intimo: l’unico modo per ricordarlo è, come sempre è stato e come sempre ha ribadito il Maestro, amare e proteggere il grande repertorio classico a cui ha dedicato tutta la sua esistenza e le cui sorti in questo momento così difficile sono state in cima ai suoi pensieri fino all’ultimo. Le esequie si svolgeranno in forma strettamente privata”, come si legge in una nota.

Bosso, l’artista che ha commosso e coinvolto tutti gli italiani

Bosso ha avuto una intensa carriera di musicista, compositore e direttore d’orchestra, che lo ha portato al successo e anche alla fama e alla notorietà internazionale.

Bosso è apparso diverse volte in tv, commuovendo milioni di telespettatori. Celebre è la sua esibizione a Sanremo 2016, in cui suonò il brano “Following a bird”, e che è stata raccontata in un nostro articolo a firma di Andrea Fontana..

Lo scorso 2 aprile scriveva su Facebook: “Sono in ogni nota che ho curato / Esisto in ogni nota insieme / Alle mie sorelle e fratelli / Figli o nipoti / Sono ogni nota studiata / Suonata e donata / Amata / Perché non c’è nota che non ami / E che non abbia amato”.

A settembre aveva dato annuncio di aver smesso di suonare il pianoforte a causa delle debilitazioni della malattia e in particolare dei dolori di cui soffriva alle mani.

Sempre su Facebook aveva però chiarito che non avrebbe interrotto la sua carriera musicale: “Continuo a fare musica e meglio di prima! Non mi sono ritirato. Sono felice di ciò che faccio tantissimo! Ma mi addolora quando si insiste col pianoforte perché non so dire di no, faccio molta fatica e non ho abbastanza qualità. Ma soprattutto perché non si vede la bellezza di altro, quello per cui lotto”.

Come riporta il Corriere, qualche giorno fa Ezio Bosso aveva dichiarato di stare lavorando ad alcune partiture, e di avere desiderio di riabbracciare i suoi amici dopo il lockdown per il coronavirus: “Di natura sono timido, riservato, e con il corpo ho un approccio particolare. Non abbraccio chiunque, solo chi amo. Sempre avvolgendo l’altro totalmente. Questa astinenza forzata mi pesa”.

“Sarà interessante ritrovare un rapporto fisico – ha proseguito – magari ci sarà un po’ di imbarazzo, magari un po’ di paura. Ci metteremo a ridere o ci spunteranno le lacrime. Non so come sarà. Ma qualsiasi cosa sia sorrideremo. Felici di essere vivi“.

Ezio Bosso, la lunga malattia e le cause della morte

Ezio Bosso soffriva di una malattia neurodegenerativa diagnosticata dopo un intervento per tumore al cervello a cui è stato sottoposto nel 2011.

A proposito della sua malattia, in una intervista a Vanity Fair del 2017, Bosso ha detto: “Un incidente, un terremoto, una storia. La mia storia. Noi siamo composti da storie, e non ci sono storie belle o brutte. Però hanno dei colori: possono essere tristi, disperate, allegre. Quello che bisogna evitare sono le storie noiose. Il mio disagio è per me occasione di non annoiarmi mai”.

La sua malattia, che molti hanno pensato fosse la SLA, la sclerosi laterale amiotrofica, era invece una malattia autoimmune i cui effetti sono essenzialmente gli stessi della sclerosi laterale.

Anche nel caso di Bosso la malattia ha colpito i motoneuroni, le cellule cerebrali responsabili del controllo dei movimenti, che portano alla paralisi progressiva della muscolatura volontaria, la perdita di forza negli arti e dei muscoli adibiti a funzioni vitali come la respirazione e la deglutizione.

Come nel caso della SLA, non esistono ad oggi cure per questa patologia e l’unico farmaco in circolazione, il riluzolo, perde efficacia man mano che il corpo del paziente si assuefa alla sostanza.

Per la morte di Bosso la commozione corre sui social

La tragica e prematura scomparsa di Ezio Bosso ha sconvolto non soltanto chi lo conosceva personalmente, ma anche e soprattutto l’intero mondo di appassionati, di fan, di estimatori dell’artista e della persona. E in moltissimi, non soltanto i “vip”ma anche tantissima gente comune, sta affidando la sua commozione e partecipazione ai social, sia a quelli pubblici come Facebookche a quelli più “privati” come Whats’app.

Tra quanti lo hanno ricordato, la Fondazione Arena di Verona, il cui Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia, grande amica del Maestro, ha ricordato di averlo salutato due giorni fa con una videochiamata: “Lo so Ezio, me lo ripetevi continuamente… come mi dicevi sempre che avresti voluto trasferirti a Verona, città che amavi e dove in tantissimi ti vogliamo bene. A te, anima bella, che ci hai rapito con la tua intelligenza, la tua dolcezza, la tua lucidità, il tuo candore, il tuo coraggio…infinito. Amico mio, mi lasci in un oceano di dolore ma sei qui con me…al mio fianco”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ricorda così: «Sono rimasto molto colpito dalla prematura scomparsa del maestro Ezio Bosso. Desidero ricordarne l’estro e la passione intensa che metteva nella musica, missione della sua vita, e la sua indomabile carica umana».

«Un grande esempio di arte e resilienza. Che dispiacere», ha scritto invece Fedez in un tweet.

«Quando ti fa davvero male scrivere che è finita perché nessuno si identificava con la vita meglio di lui #eziobosso», ha scritto sempre su Twitter Anna Foglietta.

E proprio i social sono inondati di messaggi, foto, dediche.

«Un uomo profondo e generoso, un artista esplosivo capace di trasmettere la gioia di suonare e la passione per la musica. Sono molto addolorato per la scomparsa di Ezio Bosso: è un triste giorno per la cultura italiana che perde un grande interprete e compositore, un uomo straordinario che ha fatto della sua vita un messaggio di speranza e di forza» ha detto il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

«Raramente nella mia vita ho potuto ammirare persone con l’empatia e l’energia di Ezio Bosso, persona capace di lottare con le armi più forti che la vita gli ha donato: la musica e il sorriso. Grazie maestro!», il tweet della cantautrice Francesca Michielin.

«Il suo amore per la vita un esempio per tutti, a Sanremo nel 2016 non ci fu niente di preparato», ha detto Carlo Conti.

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