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Industria: il governo stanzia 250 milioni di euro
07 Gennaio 2025Prima direttiva per lo sviluppo delle PMI del Sud.
250 milioni di euro per i Contratti di Sviluppo nelle Zone Economiche Speciali (ZES) da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Il nuovo anno si apre con una buona notizia per gli investimenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Le Regioni formano le Zone Economiche Speciali cui il governo destina i fondi per lo Sviluppo e la Coesione della programmazione 2021-2027. Il ministro Adolfo Urso, ha emanato una direttiva che definisce le aree tematiche e gli indirizzi operativi per l’utilizzo delle risorse del Fondo. La direttiva definisce la modalità di utilizzo della dotazione finanziaria aggiuntiva, risorse che ammontano a 250 milioni di euro. Nello specifico 200 milioni di euro vanno al finanziamento di programmi di sviluppo industriale e di programmi per la tutela ambientale, secondo le modalità previste dal decreto del 9 dicembre 2014, che disciplina i Contratti di sviluppo. I restanti 50 milioni di euro sono destinati programmi di sviluppo di attività turistiche, sempre secondo quanto stabilito dallo stesso decreto.
Le domande dovranno riguardare la realizzazione, su iniziativa di una o più imprese, di programmi di sviluppo che richiedano uno o più progetti di investimento e, eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra loro. I progetti devono prevedere un investimento minimo di 5 milioni di euro. Con le stesse risorse – informa il Ministero- potranno essere finanziate anche le domande di Contratto di sviluppo presentate successivamente al 26 ottobre 2022. Le modalità di selezione dei progetti a valere si 250 milioni, sono affidate a Invitalia che da tempo ormai cura per conto del governo le principali iniziative industriali nel Mezzogiorno. La disponibilità dei fondi e l’accessibilità da parte delle imprese intende favorire l’occupazione accrescendo la competitività delle filiere produttive. La ZES unica rappresenta una forte opportunità per le piccole e medie imprese che nelle Regioni del Sud scontano ritardi radicati che vanno recuperati.