Giornata dell’infanzia: da oggi incontri in tutta Italia
19 Novembre 2024Partono oggi gli incontri in tutta Italia per celebrare la giornata dei diritti dell’infanzia dell’Onu. Più di 180 milioni di bambini vivono in zone di guerra.
Non stancarsi di pensare a loro e la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza ogni anno mobilita milioni di persone nel mondo. E dal 1989 che l’Onu il 20 novembre celebra la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, firmata da 196 Paesi. È il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo, ma viene continuamente indebolito da guerre, carestie, eventi climatici, negazione di diritti. Il messaggio di quest’anno è: “Ascolta il Futuro”. “Chiediamo ai Governi, al settore privato, alle famiglie e a tutti gli adulti di ascoltare la voce dei bambini e delle bambine, delle ragazze e dei ragazzi di tutto il mondo” ha scritto l’Unicef. La parola d’ordine vuole far crescere un dialogo tra generazioni per realizzare i diritti di tutti i bambini, ovunque. Unicef e Anci (Associazione dei Comuni italiani ) hanno invitato i sindaci all’iniziativa “Go Blue” per illuminare di blu monumenti ed edifici significativi. 900 istituti italiani parteciperanno alla Giornata con progetti e strumenti forniti dall’Unicef stessa. Decine di incontri sono previsti a cura di associazioni, parrocchie, centri culturali a Roma, Milano, Palermo, Napoli. A Roma il “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” promuove tre giorni di incontri ed eventi dal titolo “Con i bambini cresce l’Italia”. Nel napoletano si comincia stasera con un incontro al Centro Giorgio La Pira di Pomigliano d’Arco con le testimonianze di Mario Di Cesare e Francesco Perna, professionisti impegnati nell’aiuto a bambini e ragazzi. Il Centro da circa 40 anni è impegnato nelle politiche per l’infanzia e come presidio di diritti e solidarietà internazionale. È lo stesso nome di Giorgio La Pira, sindaco di Firenze nel dopoguerra e uomo della pace universale, a evocare un cammino di solidarietà tra i popoli.
I dati sull’infanzia di quest’anno suscitano emozione e commozione. Sono il risultato di fenomeni umani (guerre, violazione di diritti, istruzione, sanità) e ambientali (cambiamento climatico, alluvioni, inquinamento) contro i quali le azioni politiche, il più delle volte, si mostrano insufficienti. Qual è il quadro oggi ? 148 milioni di bambini soffrono di arresto della crescita, 45 milioni sono deperiti e quasi 5 milioni muoiono prima di aver compiuto cinque anni. 5 milioni di bambini che non sopravvivono, sono l’equivalente della popolazione italiana di età tra 0 e 10 anni. Una strage silenziosa dai confini illimitati. I numeri aggiornati sono dell’Indice Globale della Fame 2024 (Global Hunger Index – GHI) sulla misurazione della fame nel mondo. L’edizione italiana dello studio è stata curata dal CESVI, Centro di volontariato e regali solidali impegnato in tutto il mondo.
Tra i grandi programmi lanciati dalle Nazioni Unite c’è il programma ‘Fame Zero’ entro il 2030, ma tutto va a rilento e le istituzioni sono sollecitate a muoversi più in fretta. Servono fondi, collaborazioni e presenze nei luoghi della sofferenza. La situazione è aggravata da guerre e conflitti armati- scrive il CESVI. “Quasi 2 miliardi di bambini vivono in un Paese in guerra e circa 473 milioni – più di un bambino su sei – vivono entro 50 km da scontri armati”. La situazione più grave è in Africa con 181 milioni di bambini che vivono in Paesi coinvolti in crisi armate. “I progressi compiuti nella lotta contro la fame tra il 2000 e il 2016 dimostrano che un miglioramento sostanziale è possibile, anche in tempi ragionevoli – dice il Direttore generale di CESVI, Stefano Piziali – ma purtroppo dal 2016, i progressi si sono arenati e in alcuni Paesi si sono registrate addirittura delle inversioni di tendenza”. È alla comunità internazionale che la Giornata dell’infanzia chiede, ancora una volta, di agire per arrestare una deriva umana e sociale intollerabile. A che serve avere 196 Paesi firmatari del trattato Onu se i bambini non vengono sfamati, non sono curati, non si fermano le guerre, non si combattono i cambiamenti climatici ?