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Internet day, a Pisa il futuro del web

Internet day, a Pisa il futuro del web

19 Aprile 2016 0 Di Miranda Parrini

Trent’anni dopo la prima connessione italiana, il 29 e 30 aprile a Pisa si tiene l’Internet day.  

Internet Day, a Pisa il futuro del web

Il primo collegamento Internet avvenne a Pisa, a due passi da Piazza dei Miracoli 30 anni fa, il 30 aprile 1986. In quegli anni l’Italia era il terzo paese europeo ad andare on line, dopo Norvegia e Inghilterra. Pisa ha contribuito a fare la storia delle telecomunicazioni, fin dagli esperimenti di Guglielmo Marconi a Coltano, e dell’informatica italiana e ambisce ad essere il luogo dell’innovazione.

Ora, il 29 e 30 aprile, Pisa si appresta a festeggiare i 30 anni in una due giorni densa di eventi.

Il 29 aprile prossimo -ha annunciato da Palazzo Chigi il presidente del consiglio Matteo Renzi – dovranno uscire le gare per i cluster C e D della banda larga. In quella data festeggeremo i 30 anni di internet in Italia, ci sarà un grande evento a Pisa. E anche noi fiorentini saremo felici di andare”.

Il presidente del consiglio ha annunciato forti investimenti nell’internet veloce, al fine di espandere la copertura nazionale anche per i comuni periferici, le aree definite a ‘fallimento di mercato’, cioè meno redditizie per le compagnie del settore.

Nei prossimi tre anni dobbiamo chiudere la partita con Internet in Italia, e portare la banda ultralarga a tutti. Per questo ci aspettiamo che la Rai si impegni sul piano delle competenze digitali”.

L’evoluzione digitale è nata a Pisa, l’Università di Pisa è stata la prima in Italia a dar vita ad un corso di laurea d’informatica. E al Cnr di Pisa si registrano dall’inizio i domini .it, ogni anno a Pisa si svolge l’internet Festival, un evento di livello internazionale dedicato alla Rete, alla sua evoluzione, ai risvolti della rivoluzione più importante del secolo scorso nella vita quotidiana delle persone, nel modo di formare le opinioni, la cultura, di educare, conoscere, informarsi, viaggiare, acquistare.

Spero proprio che da Pisa parta un rilancio – afferma il sindaco Marco Filippeschi – la presenza di Renzi dà centralità alla storia e al futuro che rappresentiamo, anche come esempio. Dobbiamo promuovere l’innovazione, che è l’unico spazio di crescita. Abbiamo una comunità culturale non solo forte per ricerca e didattica delle scienze ma anche per capacità di dibattito sulle conseguenze dell’uso di Internet e sul futuro della rete, così legato al futuro della democrazia e ai cambiamenti economico-sociali in un mondo che non trova la via per uscire da contraddizioni e conflitti sempre più gravi”.

La rete pubblica toscana per i comuni periferici è il primo passo operativo per lo sviluppo della banda ultra larga in Toscana”. commenta così l’assessore regionale ai sistemi informativi Vittorio Bugli.

Undici i comuni che trovandosi in aree giudicate non interessanti dagli operatori privati, grazie ai fondi pubblici, potranno dotarsi di reti in fibra ottica che consentiranno connessioni per scuole, edifici pubblici, aree industriali ed almeno il 70% delle unità abitative, di qui al 2020 la Regione Toscana conta di coprire con questa infrastruttura l’intero territorio regionale.

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