Internet day, proteste e scontri a Pisa
30 Aprile 2016Italian Internet day, corteo indetto dai centri sociali, sindacati di base e collettivi universitari sfocia in accese proteste, seguite da scontri con la polizia, davanti ai cancelli del Cnr di Pisa. Quattro persone contuse.
Internet day, manifestazione di protesta e scontri al Cnr
Internet day a Pisa, accese proteste sfociate in scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Queste ultime hanno infatti cercato di bloccare il corteo indetto da centri sociali, sindacati di base, collettivi universitari cui partecipavano anche le vittime della Banca Etruria. Alla fine dei tafferugli si sono avuti 4 contusi: due tra i manifestanti, uno tra le forze dell’ordine ed un video giornalista di Repubblica raggiunto, sembra, da una manganellata.
ll corteo, composto da oltre 600 persone molte delle quali giunte anche da fuori città, aveva attraversato le principali vie del centro senza disordini, per protestare contro le politiche del governo Renzi, per rivendicare il lavoro, casa, istruzione.
Qual è il mandato dato alle forze dell’ordine? Perché è stata istituita una zona rossa, specie se il premier non era presente? Se lo chiede in una nota la senatrice toscana di Sel, Alessia Petraglia, riferendosi ai disordini tra forze dell’ordine a margine dell’Internet day di Pisa.
Presenteremo un’interrogazione al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per capire che cosa è avvenuto venerdì a Pisa e di chi siano le responsabilità. Alfano – dice la parlamentare – chiarisca in aula i fatti di una giornata grottesca e violenta e lo faccia con serietà e nel rispetto dei cittadini e del Parlamento. Il diritto a manifestare deve essere garantito in pieno e le forze dell’ordine sono e devono essere in grado di gestire l’ordine pubblico in maniera accorta. Possibile che ovunque vada il premier Renzi dobbiamo assistere a scontri? A chi giova questo clima di crescente di tensione? Ci aspettiamo spiegazioni e non intendiamo accettare tentativi di minimizzare l’accaduto, perché difficilmente si spiegano e si giustificano le cariche violente della polizia contro i manifestanti di ieri”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Tommaso Fattori, consigliere regionale di “Si Toscana a Sinistra”.
Incomprensibili? Sì, ne rispondano i responsabili del disordine pubblico. Strana questa modernità piena di vecchi manganelli. Ho visto le immagini delle cariche a Pisa contro un corteo pacifico. Dice Renzi che si tratta di scontri “incomprensibili” e in effetti sono incomprensibili. Il fatto è che Renzi deve chiederne conto ai responsabili del “disordine pubblico”, dato che una ragione per manganellare i manifestanti proprio non c’era”.
Quello che segue è il commento dei Cobas Pisa, giunto al termine della protesta:
Tra manganellate e fermi si consuma lo spot governativo al Cnr. Si parla tanto di internet e innovazione ma poi si continua ad usare il vecchio manganello”.
Sull’accaduto interviene anche l’Ordine dei Giornalisti della Toscana che in una nota esprime
solidarietà ai colleghi coinvolti negli scontri avvenuti ieri davanti al Cnr di Pisa, nell’ambito dell’Italian Internet Day. I giornalisti stavano esercitando il diritto di cronaca in una situazione difficile e pericolosa per garantire l’informazione ai cittadini e per questo va a loro il ringraziamento – Consci delle difficoltà che si possono presentare in tali situazioni – prosegue il comunicato – l’Ordine invita pertanto le Forze dell’Ordine a prestare attenzione durante lo svolgimento del proprio lavoro, così da tutelare la sicurezza degli operatori dell’informazione che con la loro attività consentono all’opinione pubblica di venire a conoscenza di fatti quali quelli avvenuti ieri nella città toscana”.