Isis, ucciso il capo dello Stato islamico in Afghanistan
08 Maggio 2017Abdul Hasib, capo dello Stato islamico in Afghanistan, è stato ucciso in un attacco contro Isis condotto da forze speciali americane ed afghane.
Afghanistan, ucciso il capo di isis
Abdul Hasib, il leader dei miliziani Isis presenti in Afghanistan, è morto. L’uomo è stato ucciso lo scorso 27 aprile durante una operazione condotta da forze speciali afghane e statunitensi nella provincia orientale di Nangarhar.
La notizia dell’uccisione di Hasib era già circolata il mese scorso, ma solo nella giornata di domenica il comandante delle forze Usa in Afghanistan John Nicholson ne ha dato conferma ufficiale.
Nel blitz, tra l’altro, sarebbero stati uccisi almeno 35 miliziani e diversi capi di alto rango, tra cui appunto Hasib.
Si tratta del secondo comandante Isis ucciso in poco più di un anno. Il suo predecessore, Hafiz Saeed Khan, infatti, è stato ucciso l’anno scorso durante un attacco condotto con i droni.
Hasib è considerato il responsabile di una serie di attacchi di alto profilo, compreso quello dell’8 marzo scorso, in cui alcuni miliziani Isis travestiti da medici hanno attaccato il principale ospedale militare di Kabul, uccidendo un gran numero di persone tra medici, infermieri e pazienti.
A lui si deve anche l’ordine di rapire donne e ragazze per farne le spose dei combattenti Isis e quello di uccidere gli anziani davanti ai parenti.
L’organizzazione afghana dello Stato islamico, che Hasib comandava, è chiamata anche Khorasan, da un antico nome della regione, o Isis-K, ed è nata ufficialmente nel 2015 e combatte sia contro i talebani che contro le forze afghane e statunitensi.
Secondo l’intelligence Usa, l’organizzazione afghana, pur legata alle strutture centrali dello Stato islamico in Irak e in Siria, sembra conservare una notevole autonomia operativa.
L’epicentro principale delle sue attività è la regione orientale del Nangarhar, al confine del Pakistan. Per questo dal marzo scorso le forze Usa ed afghane stanno portando avanti diversi attacchi contro gli obiettivi principali dell’Isis. Attacchi condotti sia con truppe scelte che con droni. Il più importante di questi attacchi, ad aprile, è stato il lancio di una enorme bomba contro una rete di cunicoli e caverne utilizzati dall’Isis in una remota regione di Nangarhar, uccidendo 94 combattenti, tra cui quattro comandanti.