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Italian bowl, Rhinos campioni d’Italia

Italian bowl, Rhinos campioni d’Italia

11 Luglio 2016 0 Di Patrizia Russo

Cesena, i Rhinos Milano si aggiudicano la finale del XXXVI Italian bowl weekend di Cesena e si laureano campioni d’Italia.

Ecco i campioni dell’Italian bowl weekend

Nella tre giorni di Cesena dedicato al XXXVI Italian bowl weekend 2016 di football, il Rose Bowl, ovvero la finale del Campionato Tackle femminile, va a One Team Milano che vince per 19 a 18 contro le Neptunes Bologna. Perfect Season per gli Sharks Palermo e gli Uta Forlì-Pesaro. I primi vincono a Cesena contro i Knights Persiceto per 36 a 22 e si aggiudicano  Nine Bowl e scudetto. Lo squadrone di Pesaro-Forlì si conferma macchina creata per vincere e, dopo una bellissima ed intensa partita, si aggiudica il Silver Bowl che vale il tricolore, battendo i Barbari Roma Nord per 23-13.

Vittoria, senza se e senza ma, per i Rhinos Milano nell’attesissima finale Ifl, il Campionato di Prima divisione, contro i Giants Bolzano terminata 44 a 18. Un weekend di sport e spettacolo tutto dedicato al football americano.

 

Rhinos Milano campioni d’Italia

La finale dell’Italian Bowl, che si è svolta in uno straripante (oltre 5mila spettatori) Orogel Stadium alle 21 di ieri, è cominciata con la marching band, l’esibizione spettacolare dell’ingresso in campo delle due squadre contendenti lo scudetto Rhinos Milano e Giants Bolzano, gli inni nazionali italiano e americano cantati dal vivo da Loretta Grace e le rispettive tribune coloratissime e festanti.

I Rhinos partono in attacco e Nick Ricciardulli mette subito il turbo: 3 corse, 60 yard conquistate e touch down! Antonio Catalani arrotonda e i Giants dopo meno di 3 minuti si ritrovano sotto per 7 a 0. Il primo drive offensivo di Bolzano si chiude con un punt e i Rhinos ripartono dalle proprie 30 yard.

Di corsa, sono TJ Pryor e Nick Ricciardulli, quest’ultimo letteralmente devastante. La trasformazione riesce e siamo 14 a 0! Arriva la reazione dei Giants, che a 5 minuti dalla fine del primo quarto sbloccano l’inerzia del proprio attacco con una serie di lanci precisi di James Peterson e il touchdown di Marco Podavitte, il calcio di trasformazione di Emil Guariento e poi una safety di Sonny Brunoro.

I Giants si portano dunque a sole 5 lunghezze dai Rhinos: 14-9. Tornano subito in attacco i bolzanini, ma la difesa dei Rhinos mette pressione sul quarter back, che fatica a trovare la tranquillità giusta per lanciare in modo preciso e il drive si chiude con un punt.

I Rhinos tornano in attacco e sbrigano la “pratica” in meno di 2 minuti, con un’altra devastante galoppata di Ricciardulli che viene fermato a 5 yard dalla end zone, ma che varcherà poco dopo il cambio di campo, che segna l’inizio del secondo quarto di gioco.

Antonio Catalani non fallisce la trasformazione e il gap torna ad ampliarsi: 21 a 9 per Rhinos. Alla prima azione d’attacco di questo nuovo drive, i Rhinos fanno saltare il pubblico in piedi con un big play aereo: Pryor lancia una bomba di 55 yard su Carlo Gavazzi, che riceve a 5 yard dalla goal line. I Rhinos optano per un field goal, calciato perfettamente tra i pali da Catalani.

Il tabellone si aggiorna nuovamente: 24-9. Nei Giants prova a sbrogliare la situazione Peterson, che chiuderà questi primi due quarti di gioco con un buon bottino di yard conquistate su lancio, ma anche con una serie di errori che costano cari ai Giants.

Anche il tentativo di field goal da 48 yard tentato da Emil Guariento fallisce e rientra l’attacco milanese. Pryor manda a segno un’altra delle tante stelle di questa squadra, Giacomo Bonanno e l’Orogel Stadium esplode.

Exta point ancora a segno e 31 a 9 per Rhinos. A meno di 2 minuti dall’half time, i Giants accorciano le distanze con un lancio da 43 yard di Peterson su Gabriele Ghirotti. La conversione da due punti non riesce e il punteggio si attesta sul 31 a 15, restando invariato fino allo scadere del tempo.

A metà partita le statistiche parlano di 408 yard totali conquistate dai Rhinos (delle quali 217 su corsa e 191 su lancio) contro le 236 dei Giants (55 su corsa e 181 su lancio) ed è chiaro che la difesa di Bolzano debba cambiare passo e cercare di fermare soprattutto le corse di Ricciardulli se vuole tentare di ribaltare il risultato.

Prima di vederla in azione, però, l’attacco di Bolzano riesce ad aggiungere qualche punto sul tabellone con un bel drive di attacco che si conclude con un field goal da 30 yard di Emil Guariento: 31-18.

Gavazzi, Pryor, Ricciardulli, Arioli…questo drive d’attacco dei Rhinos porta il marchio di tanti protagonisti, con Gabriele Arioli che mette a segno un’altra spettacolare ricezione in end zone e Catalani che trasforma per il 38 a 18.

I Giants sbagliano tanto, troppo in attacco, con Peterson sottotono e statistiche che parleranno a fine incontro di 19 completi su 47 tentativi.

La difesa riesce a contenere come può il mattatore oriundo dei Rhinos, ma l’incredibile batteria di ricevitori dei milanesi non sbaglia un colpo e, complice anche qualche fallo di troppo di Bolzano, arriva a ridosso della goal line. Impossibile sbagliare per Ricciardulli, che segna il quarto touch down personale dell’incontro. Dopo il calcio di trasformazione il tabellone segna 44 a 18 e la salita per i Giants a questo punto, è veramente difficile.

Inizia l’ultimo quarto di gioco e i Rhinos continuano ad avere il controllo totale del gioco, conquistando l’ambito scudetto che in casa nero-arancio mancava dal 1990.

Mvp Italian Bowl a Nick Ricciardulli.

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