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La barca a vela emula la Sea Watch. Forza il blocco e attracca a Lampedusa. Ma i migranti restano a bordo

La barca a vela emula la Sea Watch. Forza il blocco e attracca a Lampedusa. Ma i migranti restano a bordo

06 Luglio 2019 0 Di Marino Marquardt

Salvini, je m’en fous! E’ categorica la risposta del capitano della Alan Kurdi all’ordine del Viminale di non entrare nelle acque territoriali italiane. Il Capitano della nave della Ong tedesca Sea-Eye – Werner Czerwinski – inoltre avverte: “Non ci facciamo intimidire!”. E punta la prua verso Lampedusa…

Salvini si sta infilando in un cul de sac

E’ una nuova sfida e un ennesimo schiaffone alla impotente rozzezza del Ministro dell’Interno di fronte alla forza della Legge internazionale del mare. E’ un Ministro che sfiora il ridicolo quando  – di fronte alla decisione della barca a vela Alex di entrare nel porto di Lampedusa per mancanza d’acqua – spara che le Forze dell’Ordine sono pronte ad intervenire. Domanda: pronte ad intervenire come e per far cosa di fronte a una barca traboccante di disperati allo stremo delle forze? Per riportarla indietro, forse? Per scortarfla fino a Malta? Per arrestare l’equipaggio? O – come probabilmente sognerebbe la Meloni – per affondarla?

Sono i flashes di una giornata drammatica all’insegna della disumanità salviniana. Si sta infilando in un cul de sac, Salvini. Ma non dispone della necessaria lucidità per accorgersene

Il Responsabile del Viminale è in debito di lucidità. E – strepitando – impartisce ordini che vanno al di là della Grazia di Dio. Il tutto – come da collaudato copione – accompagnato dal silenzio-assenso degli ormai ossequiosi e imbelli Cinquestelle. E accompagnato dal consenso dell’italica putrida pancia del Paese capovolto.

Guardia costiera, Carabinieri e Guardia di Finanza, non potendo intervenire facendo ricorso all’uso della forza, si limitano ad accostare l’imbarcazione della Ong italiana mentre naviga verso Lampedusa. E finisce cha la Alex entri nel porto di Lampedusa accompagnata da due motovedette italiane. Quasi una scorta d’onore… Quasi un ammutinamento delle Forze dell’Ordine… In un Paese normale un Ministro normale di fronte all’ennesimo flop si dimetterebbe…

Lo spettacolo va in diretta tv con telecronaca approssimativa da parte di chi non è a conoscenza della trama. Mai sentite tante sciocchezze in tv!

Il Guardiano della Sicurezza nazionale annuncia un emendamento al DL Sicurezza bis che innalzi le multe fino a 1 milione. Fuori dai radar i Cinquestelle…

Cala il sole e restano a bordo i 41 spiccioli di umanità disperata. In barella sbarca un quindicenne in pessime condizioni fisiche. E’ il secondo sbarco a rate nell’attesa che le condizioni fisiche di altri naufraghi diventino allarmanti. E’ il prezzo del sadiswmo salviniano.

Accade mentre il Vicepremier, Ministro dell’Interno, Leader del Carroccio nonché Capo religioso della Lega continua a emettere ruggiti circensi. E a rivolgere insulti ai responsabili della barca a vela. Finirà – vedrete – che si beccherà un’altra querela dopo quella spiccata contro di Lui dalla Capitana Coraggiosa della Sea Watch…

Intanto dalla barca si fa notare che i naufraghi sono a bordo di un natante italiano, quindi sono su territorio nazionale. Il protrarne la permanenza in mare potrebbe quindi portare a una nuova incriminazione del Ministro per sequestro di persone. E ricordano che c’è un giudice ad Agrigento…

Sbrocca, Salvini, mentre il Ministro dell’Interno tedesco Seehofer gli ricorda che i soccorsi sono fatti in nome dei valori cristiani. E’ una stilettata inferta a Colui che ostenta il ruolo di  testimonial di Croci, Rosari, Vangeli e Ramoscelli d’ulivo. Frattanto Salvini annuncia emendamenti al DL Sicurezza bis che elevino fino a 1 milione le multe alle Ong.

E’ uno spettacolo di immensa tristezza questo che propone l’Impotente Guardiano della Sicurezza Nazionale. Non è il primo, non sarà l’ultimo. Tra il compiacimento dei beoti del Paese capovolto. L’Italia, intanto, scivola ai margini della civiltà…

Domani ne sapremo di più.

06/07/2019   h.21.30

 

 

 

 

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