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La Difesa: 15mila militari impegnati durante le feste in Italia e all’estero

La Difesa: 15mila militari impegnati durante le feste in Italia e all’estero

01 Gennaio 2021 0 Di Redazione In24

Le Forze armate italiane durante le festività: sono ben 15 mila i soldati italiani impegnati per la sicurezza in Italia e in 39 missioni all’estero.

La Difesa: 15mila militari impegnati in Italia e all’estero

Circa 15mila militari impegnati durante le festività natalizie, metà in Italia, dove operano in attività di sicurezza o nelle attività connesse all’emergenza Covid, e altri 7500 impegnati in una delle 39 missioni all’estero.

Continua, dunque, anche durante il periodo delle festività natalizie l’impegno delle Forze Armate sia in Patria sia all’estero.

In particolare, i circa 7800 militari che operano in Italia in questo momento, sono impegnati nell’Operazione Strade Sicure impiegati sul territorio nazionale per il presidio, in concorso alle forze di polizia, di obiettivi sensibili, luoghi di culto, snodi ferroviari e metropolitane delle città italiane.

Gli altri 7500 sono gli uomini e le donne delle Forze Armate che operano in una delle 39 missioni internazionali attualmente in corso in 24 Paesi.

L’ultimo impegno attivato in ordine di tempo è proprio quello collegato all’emergenza Covid 19, sia nel corso della prima ondata e successivamente nella seconda con l’Operazione IGEA prima e con l’avvento dell’Operazione EOS poi.

Si tratta delle due operazioni che il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, e il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) ha pianificato e diretto in sinergia con la struttura commissariale per la gestione e il contrasto dell’epidemia della Presidenza del Consiglio, e volto a supportare il Ministero della Salute, in coordinamento con le Autorità sanitarie locali e la Protezione Civile.

Sin dal 23 ottobre 200 Drive Through Difesa (DTD) sono stati resi disponibili per effettuare tamponi, ad oggi oltre 860 mila, da parte dei team interforze di personale sanitario, per un totale di circa 430 tra medici e infermieri.

Quei tamponi poi vengono analizzati negli 8 laboratori sanitari stanziali e 2 mobili delle Forze Armate.

A questi, si aggiungono la disponibilità di 230 posti letto, di cui 54 per la terapia intensiva, dell’Ospedale Militare del Celio di Roma e dei Centri Medici Ospedalieri di Milano e Taranto, le 18 strutture logistiche impiegabili come “Covid Hotel” e 5 strutture sanitarie campali che contribuiscono ad alleggerire la pressione sul Servizio Sanitario Nazionale.

Con il Vaccine Day ha avuto inizio, il 26 dicembre, anche l’Operazione EOS, in supporto alla campagna di vaccinazione nazionale, che, a parte la distribuzione iniziale delle prime 9.750 dosi vaccinali, entrerà nel vivo agli inizi del nuovo anno quando le Forze Armate provvederanno allo stoccaggio e vigilanza dei vaccini nell’hub principale di Pratica di Mare da dove verranno trasportati, grazie all’impiego di 11 aerei, 73 elicotteri e 360 mezzi terrestri verso i 21 hub secondari dislocati in tutte le regioni per poi essere distribuiti ai vari siti di somministrazione individuati dalla struttura commissariale.

Altrettanto significativo è il contributo delle Forze Armate nelle Operazioni all’estero, dove sono impegnate con 7.500 uomini e donne nell’ambito di coalizioni multinazionali o sotto l’egida della NATO, Unione Europea e ONU, dall’Africa sub-sahariana all’Afghanistan, attraverso il Mediterraneo, i Balcani, il Libano e il Medio-Oriente, fino alle acque dell’Oceano Indiano, contribuendo attraverso attività di capacity building alla stabilizzazione delle aree di impiego, piuttosto che svolgendo operazioni volte a rafforzare la difesa degli spazi euro atlantici, lungo il fianco est, nei cieli e nei mari dell’Alleanza.

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