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La musica non si ferma: parte Sanremo 2021

La musica non si ferma: parte Sanremo 2021

01 Marzo 2021 0 Di Flavia Russo

Si dà il via al Festival di Sanremo 2021, un’edizione eccezionale che sfida la pandemia. Anche quest’anno, “la musica non si ferma mai”.

Si torna a fare musica: al via Sanremo 2021

Nonostante il coronavirus, la musica non si ferma mai: prende il via domani la settantunesima edizione del Festival di Sanremo. Un’edizione eccezionale, che sfida la pandemia e rimarrà nella storia della Tv: per la prima volta niente pubblico in sala, niente folla fuori. La città sarà blindata per tutta la durata del Festival, con regole rigide ma estremamente necessarie per proteggersi da questo nemico invisibile.

Conduttori, artisti e collaboratori che entreranno e usciranno dal Teatro Ariston dovranno sottoporsi a tamponi ogni due giorni e seguire un protocollo sanitario rigidissimo. Ma nonostante la pandemia e le restrizioni, si torna a fare musica con l’auspicio di un futuro migliore, pieno di luce e speranza.

Ed è proprio questa speranza in un futuro brillante che ha ispirato la scenografia della settantunesima edizione del Festival.

L’Ariston infatti, si è trasformato in un’astronave immaginaria che viaggia verso tempi migliori. Il Teatro sarà avvolto da un involucro cha riempie i vuoti; si sono sfruttati tutti gli spazi anche per la necessità di aderire alle regole di distanziamento.

Dentro l’Ariston non ci sarà il solito grande pubblico a riempire la platea, ma tra giochi di luci e prospettive, schermi e materiali video-luminosi, l’involucro a forma di astronave riuscirà a sopprimere il senso di vuoto prima d’ora alieno al Teatro.

La musica non si ferma ma la città si: Sanremo blindata

L’edizione 2020 del Festival si è conclusa pochi giorni prima che la pandemia da Covid travolgesse tutto e tutti. E mentre l’anno scorso Sanremo era sommersa da un via vai di folla eccitata, quest’anno la città dei fiori è vuota, desolata e blindata.

Il Festival c’è, ma fuori non si vede, e l’atmosfera dentro l’Ariston è un misto di attesa, allegria e ansia. E’ stata imposta una serie di ordinanze sindacali per la pubblica sicurezza a Sanremo, Ventimiglia e comuni limitrofi.

Tra queste, il divieto di stazionamento e transito pedonale nella zona antistante al Teatro. Negozi, bar e ristoranti, dove una volta si faticava a trovare posto, rimangono chiusi e gli assembramenti vicini agli hotel dove alloggiano le star sono rigorosamente proibiti. Anche il viale principale di Sanremo, per la prima volta rimane vuoto, presidiato solo dai blindati della Polizia.

Inoltre, a causa delle restrizioni Covid, quest’anno mancheranno anche gli ospiti internazionali. Nelle settimane precedenti era stata confermata solo Naomi Campbell che però ha disdetto la sua partecipazione a causa delle restrizioni agli spostamenti dagli Stati Uniti.

La pandemia quindi, oltre che senza pubblico, ha reso questa settantunesima edizione del Festival tutta italiana.

Sanremo è polemica anche al tempo di Covid

Ma anche in epoca Covid a Sanremo non sono mancate le polemiche. A gennaio infatti, Amadeus, conduttore e direttore artistico, sembrava meditare le dimissioni se il Festival si fosse tenuto senza la presenza del pubblico, anche se ridotto.

Il dibattito che ne è seguito ha diviso chi ha visto Sanremo come un’occasione per rilanciare il settore dello spettacolo e chi invece ha percepito la presenza del pubblico al Festival come una discriminazione verso le attività di teatro e cinema da mesi costrette al silenzio per via della pandemia.

Ma dopo che tutte le discussioni sono state spazzate via da un fermo protocollo di sicurezza messo a punto dalla Rai e approvato dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS), Amadeus è tornato entusiasta, lanciando anche un appello per la riapertura di cinema e teatri.

“Se chiudere l’Ariston può servire a riaprire teatri e cinema, siamo felicissimi. Noi proviamo a fare il Festival senza pubblico, il nostro entusiasmo è sapere che tante persone ci seguono da casa” hadetto il conduttore.

Amadeus: “La nostra missione è regalare un sorriso”

Ora, è finalmente tutto pronto, e Amadeus sembra sereno. In una lunga intervista rilasciata a La Repubblica nei giorni scorsi, il conduttore racconta che gli artisti sono riusciti a concludere tutte le prove. Ribadisce anche l’essenzialità dell’appuntamento di Sanremo per portare leggerezza e tornare alla normalità: “Volgiamo entrare nelle case degli italiani per regalare un sorriso… chi è a casa e sta soffrendo perché combatte, ha perso i propri cari o il lavoro, forse per un attimo sorride. Sanremo non può risolvere i mali dell’Italia, ma promettiamo cinque serate di musica e leggerezza”.

Infatti, il 61% degli italiani si dice pronto a seguire il Festival da casa, come rivela un sondaggio fatto i gironi scorsi da Ipr Marketing.

Insomma, nonostante l’incubo di questi tempi, la musica non si ferma mai e questo Sanremo potrebbe avere i requisiti necessari per diventare il più visto di sempre e scrivere un pezzo di storia televisiva, seppur senza pubblico. Ma sta alle capacità dei presentatori e delle presentatrici riuscire a rendere questo Festival unico e indimenticabile nonostante le difficoltà e le particolarità di questa edizione assolutamente fuori dalla norma.

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