ROMA (3-4-2-1): 99 Svilar; 23 Mancini, 15 Hummels, 5 N’Dicka; 56 Saelemaekers (67′ El Shaarawy), 17 Koné, 16 Paredes, 3 Angelino; 21 Dybala (74′ Baldanzi), 7 Pellegrini (C) (67′ Pisilli); 11 Dovbyk (74′ Shomurodov)
A disp. 70 De Marzi, 89 Marin, 12 Abdulhamid, 14 Shomurodov, 18 Soulé, 22 Hermoso, 26 Dahl, 35 Baldanzi, 59 Zalewski, 61 Pisilli, 66 Sangaré, 92 El Shaarawy
All. Claudio Ranieri
LAZIO (4-): 94 Provedel; 77 Marusic (79′ Lazzari), 34 Gila, 13 Romagnoli, 30 Tavares (88′ L. Pellegrini); 8 Guendouzi, 6 Rovella, 7 Dele-Bashiru (46′ Dia); 18 Isaksen (46′ Tchaouna), 11 Castellanos, 10 Zaccagni (C) (89′ Noslin)
A disp. 35 Mandas, 55 Furlanetto, 2 Gigot, 3 L. Pellegrini, 9 Pedro, 14 Noslin, 19 Dia, 20 Tchaouna, 22 Castrovilli, 23 Hysaj, 26 Basic, 29 Lazzari
All. Marco Baroni
Arbitro: Luca Pairetto (Nichelino)
Assistenti: Alessio – Rossi
IV Uomo: Chiffi
VAR: Mazzoleni
AVAR: Pezzuto
Marcatori: 10′ Pellegrini, 18′ Saelemaekers
Il derby della Capitale va alla Roma di Claudio Ranieri. 2-0 alla Lazio, trafitta da due reti nella prima parte di gara. Non è bastato un ottimo secondo tempo alla formazione biancoceleste per rientrare in partita: decisive anche le tante parate di Svilar. Nel recupero rissa tra Hummels e Castellanos: cartellino rosso per l’attaccante argentino.
I giallorossi ritrovano il successo nel derby della Capitale, superando la Lazio con un netto 2-0. I capitolini hanno dominato fin dai primi minuti, grazie alle reti di Lorenzo Pellegrini al 10′ e di Alexis Saelemaekers al 18‘. Questa vittoria segna il quinto successo consecutivo di Claudio Ranieri nei derby romani come allenatore.
Ranieri rilancia dunque capitan Pellegrini proprio nel derby, Baroni sceglie Marusic a destra e rilancia Isaksen come esterno.
La partita è iniziata con grande intensità da parte della Roma. Al 10′, il capitano Lorenzo Pellegrini ha sbloccato il risultato con un destro a giro dal limite dell’area, che ha lasciato immobile il portiere biancoceleste Ivan Provedel. Pellegrini, tornato titolare dopo un periodo di assenza, ha esultato sotto la Curva Sud, esibendo un gesto che ha esaltato i tifosi romanisti.
Pochi minuti dopo, al 18′, la Roma ha raddoppiato con Saelemaekers. L’azione è partita da un lancio lungo del portiere Mile Svilar, con Dovbyk che ha controllato e servito Paulo Dybala; l’argentino ha poi aperto sulla sinistra per Saelemaekers, il cui primo tentativo è stato respinto da Provedel, ma sulla ribattuta l’esterno belga ha insaccato.
Nel secondo tempo, la Lazio ha cercato di reagire, aumentando la pressione e creando alcune occasioni da gol. Tuttavia, la difesa romanista, guidata da Mats Hummels, e le parate di Svilar hanno mantenuto inviolata la porta. La partita si è accesa ulteriormente nei minuti finali, con una rissa che ha coinvolto diversi giocatori e membri dello staff. In particolare, al 95′, un confronto tra Hummels e Castellanos ha scatenato il caos: il difensore tedesco è andato testa a testa con l’argentino della Lazio, cadendo poi a terra. L’arbitro Pairetto, dopo aver consultato i collaboratori, ha espulso Castellanos per un calcio volontario sulla gamba di Hummels e un membro dello staff di Ranieri coinvolto nelle proteste.
Al termine del match, Claudio Ranieri ha espresso grande soddisfazione per la prestazione della squadra, elogiando in particolare Pellegrini: “Aveva una voglia matta di fare il capitano nel derby”. Con questa vittoria, la Roma si porta al decimo posto in classifica, allontanandosi dalla zona retrocessione, mentre la Lazio rimane quarta, con soli tre punti di vantaggio sulla Juventus, che deve ancora recuperare una partita.
Le pagelle:
ROMA:
SVILAR 6,5 – L’ordinaria amministrazione non lo spaventa, né tra i pali né col pallone tra i piedi. A questa solidità, come di consueto, ci aggiunge sempre il grande intervento.
MANCINI 6,5 – Orgogliosamente aggressivo, mangia le caviglie a Zaccagnin tenendolo lontano dalla sua mattonella. Sempre puntuale anche a presidio dell’area di rigore: un derby autoritario, affrontato con la testa giusta.
HUMMELS 7 – Più passa il tempo, più diventa inspiegabile la sua esclusione costante durante la precedente gestione tecnica. La classe e la personalità del tedesco sono merce rarissima, così come la sua capacità di lettura. Un giocatore sontuoso, inamovibile, insostituibile.
NDICKA 6 – Qualche problema in più del solito, specialmente quando è chiamato a gestire il pallone. Alcuni errori in disimpegno non macchiano però una partita difensiva di buon livello, nella quale se la cava in diverse situazioni spinose.
SAELEMAEKERS 7,5 – Ha aggiunto a un repertorio già vastissimo anche uno spiccato senso del gol. Ci ha preso gusto il belga, che timbra ancora il cartellino ed esalta al massimo una partita giocata con la solita diligenza ed energia. Un jolly preziosissimo, che va acquistato il prima possibile.
Dal 67′ EL SHAARAWY 6 – Un paio di sgroppate in campo aperto, unite al solito prezioso contributo in fase di ripiegamento. La sua mezzora è di puro sacrificio.
KONÉ 7,5 – Porta a spasso Guendouzi e Rovella con una naturalezza sorprendente, imponendo agli avversari a proprio piacimento il suo passo e la sua tracotante fisicità. Quando vuole, semplicemente, non lo fermi. Centrocampista internazionale, che finirà ben presto nell’orbita dei più grandi club europei.
PAREDES 6,5 – Sempre preciso anche quando sotto pressione, gioca a testa sempre alta disegnando tracce in verticale sfruttate alla perfezione dai compagni. Ranieri ha rivitalizzato anche lui, facendolo di nuovo sentire importante e ritrovando un regista a tratti illuminato.
ANGELINO 6,5 – In attacco si vede spesso e volentieri, nonostante la Roma trovi maggior terreno fertile sulla fascia opposta. Difensivamente invece è pressoché perfetto, anche nell’uno contro uno. Dove soffrire questa gara sul piano fisico e invece non è mai andato in difficoltà.
PELLEGRINI 7 – Un gol che pesa come un macigno, in una partita che per un giocatore dal sangue giallorosso non sarà mai come le altre. Titolare a sorpresa, trasforma la sua ultima spiaggia in una serata di pura estasi, dipingendo un gol bellissimo e ritrovando finalmente quel carattere che in questi mesi gli era mancato. La sua notte ha il sapore di dolce, dolcissima ripartenza: il migliore dei nuovi inizi.
Dal 67′ PISILLI 6 – La Roma ha già smesso di attaccare da un pezzo, lui si limita a tenere alta la soglia della concentrazione dando una grande mano ai suoi.
DYBALA 6,5 – Ha licenza di offendere quando, come e dove vuole, ma non dimentica anche un’encomiabile puntualità nel dare una mano in fase difensiva. Se lo si fa correre con parsimonia e lo si gestisce sul piano fisico si ottiene un giocatore dalla luce diversa, pericoloso ogni volta che ha il pallone tra i piedi.
Dal 74′ BALDANZI 6 – Un quarto d’ora di pura voglia, nel quale fa di fatto il difensore aggiunto contribuendo in maniera significativa a preservare il risultato finale.
DOVBYK 6 – Una sua sponda perfetta da il là all’azione da cui nasce il raddoppio di Saelemaekers. Sta imparando pian piano a muoversi anche fuori dall’area di rigore, caratteristica chiave in un campionato in cui sarà costretto a stare intere partite lontano dall’area. C’è da lavorare ancora molto però sul piano dell’aggressività.
Dal 74′ SHOMURODOV 6 – Di lui si registrano un paio di palloni preziosi trattenuti sulla trequarti nel quarto d’ora conclusivo.
All. RANIERI 7 – La sua Roma azzanna il derby, chiudendo la pratica di fatto già dopo un quarto d’ora abbondante e limitandosi poi a gestire il risultato. Ha risvegliato in questa squadra l’orgoglio e l’amor proprio, l’ha in altre parole rivitalizzata: è tardi per pensare a degli obiettivi, ma ora il futuro sorride certamente di più.
LAZIO:
PROVEDEL 5,5 – La respinta difettosa sul 2-0 di Saelemaekers gli costa la sufficienza in una gara altrimenti nel complesso positiva. Non può nulla sulla perla di Pellegrini.
MARUSIC 5,5 – Non è e non sarà mai un fine dicitore e a volte questa poca finezza impatta nella fase topica dell’azione offensiva. La corsa e l’abnegazione ci sono, ma su quel lato con un giocatore di livello superiore l’impressione è che la Lazio avrebbe potuto incidere molto di più.
Dal 79′ LAZZARI s.v. – Non giudicabile.
GILA 5,5 – Fin troppo spregiudicato nel prendere il diretto marcatore a metà campo, lascia troppo spazio alle spalle permettendo agli attaccanti avversari di riversarsi in gran numero sulla trequarti. Paga un inizio negativo, che di fatto annulla una prestazione in crescendo.
ROMAGNOLI 5,5 – Prende col passare dei minuti le distanze a Dovbyk, non permettendogli mai di avvicinarsi all’area di rigore avversaria. In svariate circostanze appare però poco sicuro e traballante tra le linee. Male su Dovbyk in occasione del 2-0.
TAVARES 5,5 – Spinge a fasi alterne e quando lo fa di pericoli ne nascono eccome. Dietro lascia però autentiche voragini, con Saelemaekers ee Dybala che ringraziano. D’altronde è di fatto un attaccante aggiunto e questa mancanza di equilibrio va accettata, anche se in questa gara in particolare è costata qualcosa alla Lazio.
Dall’89’ PELLEGRINI s.v. – Non giudicabile.
DELE-BASHIRU 5 – Stavolta la mossa di Baroni non paga dividendi. Vaga senza meta in mezzo al campo, costantemente in ritardo sulle tracce di possesso alla giallorosse che non riesce mai asporcare. Una bella azione personale è l’unico squillo di un brutto primno tempo.
Dal 45′ DIA 5,5 – Il suo impatto è tangibile a inizio ripresa, momento di massimo sforzo offensivo profuso dai suoi. Poi però si spegne presto, come d’altronde il resto dei compagni.
ROVELLA 5 – Passa di fatto tutta la partita a rincorrere Koné, senza mai trovare un momento per riorganizzare le idee e aggiungere qualcosa in più alla fase di possesso. Il francese lo sommerge, facendogli perdere riferimenti e sporcando di tanto in tanto anche le sue geometrie. Una matassa di cui non trova mai il bandolo.
GUENDOUZI 5,5 – Il compagno di nazionale e amico Koné vince per distacco il duello a distanza, surclassandolo sia sul piano della qualità che su quello del dinamismo. Non riesce a lasciare il segno sulla gara in nessuna delle due fasi, evidenziando al contrario qualche limite di troppo in fase di gestione palla.
ISAKSEN 4,5 – Proprio nel derby, la sua peggior versione. Molle, impreciso, quasi abulico in una nserata in cui invece i migliori di solito si esaltano. Qualche dribbling saltuario non può bastare, specialmente se la tua squadra è in difficoltà: il cambio all’intervallo è più che necessario.
Dal 45′ TCHAOUNA 6 – Il suo ingresso regala vivacità all’attacco biancoceleste. A volte è un po’ sconclusionato, ma si ritaglia un’ottima occasione e nel complesso preoccupa in qualche circostanza la retroguardia giallorossa.
CASTELLANOS 5,5 – Unico tra gli attaccanti laziali a creare reale apprensione in area di rigore. Si sbatte e lotta come un leone ferito, scuotendo la squadra nel momento di massima sofferenza e provando a prenderla sulle spalle sul piano della personalità. L’insufficienza arriva per il rosso diretto nel finale, conseguenza del solito teatrino con rissa del quale è protagonista.
ZACCAGNI 5 – Ombra di se stesso, proprio in una partita in cui invece spesso aveva fatto la differenza. Stavolta la gabbia giallorossa e in particolare le attenziomni speciali di Mancini lo destabilizzano, portandolo presto ad innervosirsi e ad estraniarsi dalla manovra offensiva, della quale non è mai protagonista.
Dall’89’ NOSLIN s.v. – Non gioudicabile.
All. BARONI 5 – La sua macchina quasi perfetta paga il solito approccio pessimo alle partite e si scopre presto più inceppata del solito. Il girone d’andata resta comunque super, ma serve più maturità per continuare a restare lassù. Questa batosta dovrà servire a crescere, sia a lui che ai suoi.
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