L’agricoltura mondiale riunita in Sicilia. Confagricoltura al vertice in Europa
27 Settembre 2024Dal G 7 a Siracusa molte aspettative per un cambio radicale nei processi agricoli e nel riequilibrio tra paesi ricchi e poveri. Massimiliano Giansanti di Confagricoltura, eletto leader degli agricoltori europei.
Il G7 sull’agricoltura di Siracusa è chiamato a stabilire nuove prospettive per l’agricoltura mondiale. I bisogni dei Paesi in via di sviluppo per combattere carestie e fame, possono trovare nell’Europa un valido aiuto. L’Europa agricola, però, deve essere in grado di competere con Stati Uniti e Cina sui
mercati globali se davvero vuole caratterizzarsi come Continente non spettatore. Le discussioni si trascinano da tempo e la politica deve decidere. Non è un caso che anche Papa Francesco abbia ricordato che” la vera ragione della fame nel mondo è la mancanza di una concreta volontà politica di redistribuire i beni della terra”.
Cosa fare ? “In Europa oltre alla revisione della PAC, occorre difendere il reddito degli agricoltori e garantire reciprocità negli scambi commerciali con i Paesi terzi “dice Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura. Giansanti proprio nei giorni del G7 di Siracusa, è stato eletto presidente del COPA,
l’associazione che riunisce le principali organizzazioni professionali agricole con più di 22 milioni di agricoltori europei. A Siracusa al vertice mondiale Confagricoltura ha presentato proposte specifiche sulla transizione energetica, sulla sostenibilità nelle filiere agricole, sul potenziamento degli interscambi. Molte partite si stanno giocando a Bruxelles e gli scontri politici sono all’ordine del giorno.
“I prossimi anni definiranno il futuro dell’agricoltura europea. Importanti sfide ci
attendono, come l’allargamento dell’Unione a nuovi Stati membri e la conseguente
necessità di un budget più ampio per il comparto, una profonda riforma della PAC e
azioni di contrasto sempre più efficaci al cambiamento climatico” spiega Giansanti. Non si può essere impreparati.
L’agricoltura come realtà coesa è l‘unica cosa che porterà l’Ue a competere negli scenari globali, restituendo all’agricoltura europea la dignità che merita. “Coinvolgerò tutti, in particolare i vicepresidenti, al mio fianco, per raggiungere insieme gli obiettivi del programma COPA ”. E la concorrenza sleale ? “ I nostri concorrenti devono essere allineati agli standard UE sulla sicurezza alimentare e sulle condizioni di lavoro” aggiunge Giansanti. L’organizzazione che è stato chiamato a presiedere ha l’ambizione di voler cambiare la narrazione su tutto il comparto agricolo e la produzione di cibo, promuovendo anche una comunicazione basata sulle evidenze scientifiche e sulla corretta informazione ai consumatori. Sono questi ultimi, infatti, che pagano le conseguenze più pesanti sia per il clima che impazzisce che per i prezzi che aumentano