
Lavorare come commessa a Roma: costo della vita elevato ma opportunità di impiego maggiori
13 Febbraio 2023Lavorare in una grande città ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. A fronte di un costo più elevato della vita, una metropoli come Roma garantisce molte più possibilità di impiego, specialmente nel settore della vendita al dettaglio.
Al giorno d’oggi il mestiere della commessa può essere interpretato come un mix tra diverse attività di vendita e di assistenza al cliente. Se svolta con passione, impegno e dedizione la professione di addetto alle vendite può dare molte soddisfazioni sia dal punto di vista lavorativo che da quello economico.
Lavorare come commessa in un negozio è infatti il punto di partenza per costruirsi una proficua carriera nel retail, che può proseguire fino a ricoprire la posizione di store manager (la figura responsabile di organizzare e supervisionare tutte le attività del punto vendita e dei suoi dipendenti). Com’è facilmente prevedibile, le opportunità di crescita professionale nel settore sono maggiori nelle città di grandi dimensioni come Roma, con i suoi numerosissimi negozi di varie categorie dove fare shopping.
Per trovare lavoro come commessa a Roma e provincia è sufficiente sfogliare gli annunci pubblicati quotidianamente sul sito commesse.it, vero e proprio punto di riferimento per il mercato occupazionale nel mondo del retail. La Capitale è sede di molteplici attività commerciali, e ciò significa che le occasioni di entrare in contatto con aziende alla ricerca di personale non mancano.
L’abbondanza di opportunità di impiego compensa d’altro canto il costo della vita generalmente più elevato nelle grandi città rispetto ai centri più piccoli o alla provincia.
Di norma, è bene sapere che lo stipendio netto di una commessa può variare da un minimo di 1.100 a un massimo di 1.700 euro al mese. La retribuzione cambia in base al livello di esperienza pregressa e alla tipologia di negozio presso cui si presta servizio. È infatti risaputo che alcuni punti vendita come, ad esempio, le boutique di lusso offrono compensi più elevati rivolgendosi a una tipologia di clientela decisamente facoltosa. Lo stipendio cresce ulteriormente con l’aumentare delle responsabilità e del livello di inquadramento professionale.
Uno store manager (che riveste il ruolo più importante all’interno di un punto vendita) può infatti arrivare a percepire mensilmente fino a 2.600/3.000 euro netti a seconda del tipo di negozio in cui lavora, delle dimensioni del punto vendita, del numero di dipendenti da gestire e della città in cui si trova l’esercizio commerciale.