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Lazio, dalla Regione 2,2 milioni di euro per Internazionalizzazione Pmi

Lazio, dalla Regione 2,2 milioni di euro per Internazionalizzazione Pmi

16 Febbraio 2018 0 Di Pietro Nigro

Al via il bando “Internazionalizzazione PMI 2018”: la Regione Lazio mette a disposizione delle piccole e medie imprese 2,2 milioni di euro per rafforzare la competitività sui mercati esteri.

Internazionalizzazione Pmi 2018, nuovo bando della Regione Lazio

Nuovo bando “Internazionalizzazione Pmi 2018: la Regione Lazio mette a disposizione delle piccole e medie imprese 2,2 milioni di euro della misura Por Fesr 2014 – 2020 Asse 3 per sostenere processi di internazionalizzazione e rafforzamento sui mercati esteri.

Per accedere al contributo occorre presentare compilare il Formulario disponibile su Gecoweb a partire dalle ore 12 del 13 febbraio e presentare domanda “a sportello” tramite Pec a partire dalle ore 12 del 1° marzo 2018.

Obiettivi e dotazione

Obiettivo della misura è di rafforzare la competitività del sistema produttivo laziale, promuovendo interventi diretti a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese del Lazio. Per ottenerlo la Regione concede contribuiti per progetti imprenditoriali di internazionalizzazione realizzati da Pmi in forma singola e associata, rappresentative dei principali comparti e settori regionali.

Il bando 2018 ha una dotazione di 2,2 milioni di euro, provenienti dal Por Fesr Lazio 2014-2020, e potrà essere ulteriormente finanziato con eventuali economie che la Regione potrà ottenere dagli avvisi già pubblicati per l’Attività 3.4.1 del Por Fesr 2014-2020.

Il 50 per cento dei fondi disponibili tuttavia è stato riservato a progetti presentati da aggregazioni temporanee di imprese.

L’agevolazione è un contributo a fondo perduto commisurato alle spese ammissibili indicate nell’avviso, ed è concessa nel rispetto del cosidetto del Rge o del “de minimis”, in relazione alle diverse voci di spesa e, ove possibili entrambe le opzioni, a scelta del beneficiario.

L’aiuto concesso è pari al 70 per cento del totale delle spese ammissibili in regime di “de minimis” e al 50 per cento in caso di applicazione del Rge.

Destinatari e progetti ammissibili

Possono chiedere il contributo le Pmi in forma singola già costituite al momento della presentazione della domanda (inclusi i liberi professionisti e le Aggregazioni Stabili), le Aggregazioni temporanee composte da almeno 2 e non più di 6 Pmi indipendenti, già costituite al momento della domanda ovvero da costituire subordinatamente alla concessione della sovvenzione.

I beneficiari devono avere, al più tardi al momento della richiesta della prima erogazione, una sede operativa nel territorio regionale del Lazio dove si svolge l’attività produttiva o di erogazione di servizi oggetto del progetto di internazionalizzazione.

I progetti sono ammissibili se riguardano internazionalizzazione e promozione dell’export delle Pmi finalizzati all’apertura e al consolidamento nei mercati esteri, che prevedono la realizzazione di una o più delle seguenti attività:

  • partecipazione a manifestazioni fieristiche, a saloni internazionali, a rilevanti eventi commerciali all’estero;
  • progettazione e realizzazione di eventi promozionali, tramite l’acquisizione di servizi specialistici da qualificati fornitori indipendenti, volti alla valorizzazione della singola impresa o, in caso di Aggregazioni, di filiere e reti di imprese;
  • realizzazione temporanea all’estero, per un periodo massimo di 12 mesi, di showroom e centri espositivi;
  • attività e relative spese connesse alla realizzazione della prima vendita in un Paese estero;
  • acquisizione di altri servizi specialistici per l’internazionalizzazione, quali piani di penetrazione commerciale in un determinato Paese e settore, Temporary Export Manager e altre consulenze specialistiche ad integrazione di funzioni aziendali e funzionali al progetto di internazionalizzazione;
  • attività volte a migliorare la qualità della struttura aziendale o del sistema produttivo ai fini dell’esportazione o per finalizzare accordi con clienti o partner esteri, ad acquisire le necessarie certificazioni attinenti standard tecnici, qualità, tipicità dei prodotti e sistemi ambientali, a proteggere nei Paesi target marchi o altri diritti di privativa industriale, a tradurre strumenti commerciali o tecnici.

I progetti possono essere completati da attività accessorie quali azioni di promozione, comunicazione e marketing e prevedere ulteriori voci di spesa, in conformità a quanto previsto nell’Avviso. L’Avviso, inoltre, indicherà eventuali limiti sulle singole tipologie di spesa.

I progetti presentati da Pmi in forma singola devono essere di importo complessivo non inferiore a 5 mila euro, quelli presentati da Aggregazioni temporanee non inferiore a 20 mila euro.

Le spese ammissibili riconosciute ai fini del calcolo del contributo, non possono comunque superare l’ammontare di 30 mila euro per le Pmi in forma singola e 100 mila euro per le Aggregazioni temporanee, anche a fronte di progetti di importo complessivo superiore.

I progetti devono essere realizzati entro 12 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione e rendicontare spese effettivamente sostenute in misura non inferiore al 70 per cento delle spese ammesse.

Il contributo potrà essere erogato con una eventuale anticipazione e con una erogazione a saldo. L’anticipazione deve essere compresa tra il 20 e il 40 per cento del contributo e richiesta entro e non oltre 3 mesi dalla data di concessione, e garantita da fidejussione. Il saldo sarà erogato a fronte della rendicontazione finale di tutte le spese effettivamente sostenute per la realizzazione dell’intero progetto ammesso, da presentarsi entro e non oltre 13 mesi dalla data di concessione.

Presentazione delle domande

La presentazione “a sportello” delle richieste prevede due fasi. La prima è quella della compilazione del formulario, a cui si potrà accedere tramite la piattaforma Gecoweb a partire dalle ore 12 del 13 febbraio. La seconda è quella della presentazione della domanda, che avviene finalizzando il formulario sulla piattaform telematica e poi formalizzando la richiesta: la domanda viene generata atuomaticamente dalla piattaforma, deve essere firmata digitalmente e infine inviata tramite pec, nel periodo compreso tra le ore 12 del 1° marzo e le ore 12 del 24 maggio 2018.

L’ordine cronologico di invio delle Pec costituirà anche l’ordine di assegnazione delle risorse disponibili.

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