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Ambiente: meno CO2 dalle auto. L’Europa decida in fretta.

Ambiente: meno CO2 dalle auto. L’Europa decida in fretta.

31 Maggio 2022 0 Di Nunzio Ingiusto

Il Parlamento europeo discute dei nuovi limiti dei emissione di CO2. Gli ambientalisti dicono di stabilire una data certa.

Gas o non gas, petrolio o non petrolio, con le sanzioni ( come? fino a quando?) alla Russia, l’Europa deve guardare al futuro. La mobilità delle auto è tema cruciale; per cui bisogna abbattere le emissioni di CO2 dai motori. La settimana prossima l’Ue discute dei nuovi limiti per le auto pulite e le organizzazioni ambientaliste non abbandonano il terreno di confronto. La vicenda va avanti da tempo con alti e bassi, consensi e rotture tra Stati e case automobilistiche.  Ora sono 51 le associazioni che si sono rivolte agli eurodeputati per ottenere risultati concreti. La visione di una Continente meno inquinato è patrimonio comune ormai intergenerazionale. Ma la politica non risponde come noi vorremmo. Il quadro dell’energia in Europa è in forte movimento a causa della guerra in Ucraina, certo. Tuttavia bisognava aspettarsi un momento come questo. Magari senza bombardamenti, lutti e migrazioni. Il Green New Deal doveva marciare più spedito. Il voto della prossima settimana sulle regole per le auto pulite dovrebbe aiutare a spianare la strada all’indipendenza energetica europea e a realizzare guadagni per l’ambiente, i consumatori e la salute pubblica. Questa  la sostanza dell’appello di 51 ong  europee . Il Parlamento si riunirà il 7 giugno per discutere la legge, ovvero per aumentare gli standard per le case automobilistiche negli anni 2020 e 2030. “Le auto elettriche consumano zero petrolio, e quindi sono una misura strutturale chiave per svezzare l’Europa dalla sua dipendenza dal petrolio”, dicono gli ambientalisti ai parlamentari   Il punto chiave di tutta la vicenda sta nel “ decidere quanto velocemente potrà durare per l’Europa la transizione dal motore a combustione verso una mobilità economica e senza emissioni”.

Adiconsum, Altroconsumo, Cittadini per l’aria, Ecco, Fridays For Future Italia, Kyoto Club, Legambiente, Rinascimento green, Sbilanciamoci ed altre, si aspettano una data certa per l’eliminazione graduale in tutta Europa delle nuove auto con motore a combustione interna o ibride,  il più vicino possibile al 2030. Anzi, il tempo corre e il 2035 sarebbe già troppo tardi. Nell’aula si discuterà del fatto che le case automobilistiche dovrebbero ridurre del 55% le emissioni di CO2 delle automobili e del 50% quelle dei furgoni entro il 2030. L’obbiettivo finale è quello di arrivare ad una riduzione del 100% a partire dal 2035. Si puo’ far più in fretta?  D’altronde c’è anche chi dice che le regole europee sulle auto pulite stanno riducendo i costi dei veicoli elettrici di cui c’è bisogno,  per tutto quanto è previsto sulla decarbonizzazione. I costruttori devono stare dalla parte giusta e sebbene gli investimenti siano in crescita c’è la necessità di  iniziare a creare un parco auto e camion circolante non invasivo. Pensando – e non è cosa secondaria- a chi non puo’ permettersi  l’acquisto di un’auto nuova senza aiuti statali. L’Italia ha già fatto esperienza.

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