Le cementine: arte, archiettura, artigianato: convegno all’Università di Udine
27 Marzo 2023Nel ventennale del corso di studi in Scienze dell’architettura si tiene a Udine il convegno Le cementine: una storia di arte, architettura e artigianato, con la presentazione delle ricerche su questo manufatto.
Le cementine: arte, archiettura, artigianato: convegno all’Università di Udine
Udine – “Con i colori dei marmi e il costo della terra. Le cementine: una storia di arte, architettura e artigianato”. È il titolo del convegno che si terrà all’Università di Udine venerdì 31 marzo, dalle 9, nella Sala Pasolini di Palazzo di Toppo Wassermann (Udine, via Gemona 92). Saranno presentate le ricerche sulle caratteristiche di questo manufatto svolte dall’Ateneo friulano.
Le cementine sono le mattonelle di cemento pressato utilizzate per pavimenti e rivestimenti, di luoghi pubblici e di abitazioni private, dagli ultimi decenni dell’Ottocento a metà Novecento. Poi furono progressivamente sostituite dalle piastrelle.
Le cementine ebbero una diffusione globale nell’impiego e nella produzione. Benché abbandonate, la loro produzione non si è mai arrestata, diventando un ricercato prodotto artigianale o industriale. Si tratta di un manufatto versatile, prodotto con materiali semplici: cemento, acqua, marmo polverizzato, sabbia setacciata a mano, terre naturali e ossidi di ferro.
Gli studi sulle caratteristiche storico-artistico e architettonico-ingegneristico attorno alla storia ed alla produzione di cementine sono opera dei ricercatori dei dipartimenti di Studi umanistici e del patrimonio culturale e Politecnico di ingegneria e architettura.
Una maggiore conoscenza di questo manufatto, infatti, consentirà di promuoverne le qualità e potenzialità di mercanto e sviluppare la sua innovazione tecnica.
Il progetto Cementine a Nordest
Per ridare slancio alla produzione di questo manufatto è nato il progetto “Cementine a Nordest” che coinvolge la giovane impresa sociale “La Gioviale Laboratorio artigianale di cementine” di Udine, ramo d’azienda del gruppo “Nemesi Cooperativa sociale”.
L’iniziativa rientra nel progetto DIVA Interreg Italia-Slovenia (partner la Direzione Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e Informest), col quale si intendono sviluppare ecosistemi e catene di valore dell’innovazione e svolte in collaborazione con la società Fare (Formazione avanzata ricerca editoria), l’editrice universitaria udinese Forum e l’Ateneo friulano.
Il progetto, unitamente al portato storico-artistico, è impegnato anche a promuovere l’inclusione sociale. Si avvale infatti di persone svantaggiate impiegate nella realizzazione di questo manufatto così peculiare. Una attività dunque che si traduce in un percorso di crescita umana e di abilitazione e riabilitazione sociale che crea una piattaforma possibile per l’emancipazione.
Il convegno, studiosi e ricercatori a confronto
A Palazzo Garzolini-di Toppo-Wassermann si riuniranno studiosi dell’Ateneo udinese e di altre università e di centri di ricerca italiani e centro-europei.
L’incontro sarà introdotto dai saluti del prorettore dell’Ateneo friulano, Andrea Cafarelli, e dei direttori del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale, Linda Borean, del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, Alessandro Gasparetto.
L’appuntamento, incluso nelle iniziative del ventennale del corso di studi in Scienze dell’architettura, sarà suddiviso in due parti. Nella prima, coordinata da Giuseppina Perusini, si tratteranno gli aspetti storico-artistici delle cementine, a partire dalla loro produzione e diffusione in ambito iberico e sudamericano (Javier P. Grossutti), triestino (Giuseppina Perusini e Diana Barillari), viennese (Tina Zickler), bergamasco (Sandro Scarrocchia) e friulano (Chiara Pecile), unitamente agli strumenti di schedatura e catalogazione di questo patrimonio diffuso (Martina Visentin).
Nella seconda, coordinata da Alberto Sdegno, si affronteranno i problemi legati alla modellizzazione 3D degli stampi (dallo stesso Sdegno), l’introduzione del calcestruzzo nell’edilizia (Alessandra Biasi), i problemi legati al restauro (nel caso della fabbrica Tessieri di Lucca, da Alessandro Baldassari) e al recupero (Livio Petriccione, Francesco Chinellato), gli aspetti dell’impiego solidale e inclusivo in queste produzioni (Monica Gregorat e Christina Conti). Per concludere con le prospettive creative e di sperimentazione artistica (Giovanni Tubaro, Michele Gortan). La seconda sessione sarà introdotta da un intervento di Paolo Bon, presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Udine. L’Ordine infatti riconosce 4 crediti formativi professionali alla sessione mattutina e 4 alla sessione pomeridiana (previa iscrizione su Im@teria). Per acquisire i crediti è possibile partecipare anche a una sola sessione.
Cementine in esposizione
A corredo del convegno, nel Velario del Palazzo, una mostra fornirà l’inquadramento storico-artistico del manufatto con particolare riguardo all’ambito friulano e giuliano. Inoltre, saranno esposti i prodotti de “La Gioviale”, insieme a modelli risalenti di cementine (pure riprodotti in copia) prodotti anche in Friuli.
I partner: oltre a Nemesi, Fare, Forum e ai dipartimenti dell’ateneo udinese, collaborano al progetto e al convegno altre realtà produttive e associative: il Consorzio Il Mosaico, il Centro Friulano Arti Plastiche, il Centro Solidarietà Giovani ‘Giovanni Micesio’ di Udine, Confartigianato imprese di Udine e l’Associazione Buonavia OdV, che recentemente ha allestito presso l’Atelier della Grazia (spazio attiguo alla scalinata del santuario della Beata Vergine delle Grazie di Udine) quale showroom de “La Gioviale”.