Contenuto Pubblicitario
Eolico: l’attacco di Vittorio Sgarbi ignora il discorso di Giorgia Meloni

Eolico: l’attacco di Vittorio Sgarbi ignora il discorso di Giorgia Meloni

05 Novembre 2022 1 Di Nunzio Ingiusto

Cosa c’è dietro l’attacco di Vittorio Sgarbi alle pale eoliche e la replica dell’Associazione delle aziende del settore.

Eolico: l’attacco di Vittorio Sgarbi ignora il discorso di Giorgia Meloni

Di una cosa siamo sicuri: sull’eolico non finirà così presto. Gli attacchi di Vittorio Sgarbi alla presenza delle pale eoliche sul territorio italiano non si fermeranno. Allo stesso modo non si fermerà la difesa delle aziende che le gestiscono ed in particolare dell’Associazione – Anev – che le riunisce.

Sgarbi ha una fissa per il modo in cui lo Stato ha permesso di realizzare parchi eolici in tanta parte d’Italia. L’altra sera in tv ha detto che “sono orrori e violenza, come stuprare bambini”.

Ma ha parlato anche di infiltrazioni mafiose nel business degli impianti non funzionanti. Probabilmente in qualche posto negli anni in cui l’eolico “conquistava” l’Italia si potevano fare scelte diverse.

Qualche offesa alla natura e al paesaggio è stata effettivamente compiuta e ci è capitato di vederla. Ma non basta questo per invalidare un processo industriale ed energetico assolutamente necessario.

Vittorio Sgarbi

Giorgia Meloni elogia il Mezzogiorno per le  fonti rinnovabili

Sgarbi è famoso per l’irruenza con la quale affronta certi argomenti .Ora riprende una vecchia campagna politica che, peraltro, non è mai approdata a nulla. Nella veste di Sottosegretario alla Cultura ha attaccato l’eolico che fornisce energia dal vento ed è parte fondamentale delle fonti rinnovabili.

Il critico d’arte fa parte di un governo di centrodestra, ma la diffusione “selvaggia” dell’eolico è stata in qualche modo caricata sempre sulle spalle della Sinistra.

Eppure Giorgia Meloni che lo ha chiamato al ruolo di Sottosegretario, a proposito di energie rinnovabili e del Sud, in Parlamento ha detto che il Mezzogiorno è il paradiso delle rinnovabili. Con il suo sole, il vento, il calore della terra, le maree e i fiumi”.

Sgarbi non ha sentito? Ha già detto al suo Ministro Gennaro Sangiuliano che darà battaglia su questi temi ? E cosa ne pensa lo stesso Sangiuliano, Ministro tecnico ?

Intanto per la settimana prossima il Senatore Antonio Trevisi del M5S ha annunciato un’interrogazione parlamentare per capire proprio se le parole del Sottosegretario siano compatibili con le linee programmatiche del Presidente del Consiglio in tema di energia. 

E veniamo all’Anev. L’Associazione ha replicato a Sgarbi con una nota durissima.

“Le aziende del settore eolico sono tra le più attente ad evitare ogni rischio di infiltrazione, avendo tra l’altro sottoscritto il Protocollo di legalità con Confindustria Energia e Ministero dell’Interno, oltre a seguire il codice etico dell’ANEV e a seguire le più stringenti regole  di controllo richieste dalle procedure di due diligence legali, attraverso le quali sono sottoposte a verifiche serrate sulla loro attività”.

Le pale eoliche aiutano la lotta alla  CO2

Sgarbi avrà esagerato, ma non si può negare che in passato qualche inchiesta giudiziaria c’è stata, senza colpire le aziende sane.

Per le pale ferme non ci sono incentivi in conto capitale (cioè per realizzare gli impianti) – spiega l’Anev – ma solo ritorni economici dalla produzione di energia elettrica effettivamente immessa in rete.

Le pale restano ferme quando non c’è vento o vanno in manutenzione. Non sono totem all’aperto solo per spillare soldi allo Stato, questo vuol dire in sostanza l’Anev.

Insomma al Sottosegretario alla Cultura viene rimproverato di esprimere idee figlie di “un pensiero conservatore e retrogrado, oppure frutto di ignoranza o, come ultima opzione, di pregiudizio e malafede”.

L’ Associazione difende il contributo dato dall’eolico alla decarbonizzazione ed al raggiungimento degli obiettivi di riduzione di CO2.

Fa certamente bene. Viviamo le conseguenze del cambiamento climatico con siccità e surriscaldamento globale e le nuove generazioni gridano a gran voce la necessità di cambiare passo e agire per contrastare la crisi climatica attraverso il ricorso alle rinnovabili“.

Siamo nel pieno di un processo che coinvolge tutto il pianeta e che deve andare avanti.

A Vittorio Sgarbi tutto questo non sfugge. Ma nel momento in cui riprende la vecchia fissa contro l’eolico va sulla  strada opposta a quella che il Paese deve seguire per la transizione energetica.

Magari la Presidente Meloni sarà più convincente di tutti noi.

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82