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Lite con la Ue. Reddito di cittadinanza e Pensioni a quota 100 non negoziabili

Lite con la Ue. Reddito di cittadinanza e Pensioni a quota 100 non negoziabili

19 Novembre 2018 0 Di Marino Marquardt

Aspettando la bocciatura da parte della Ue… Il disco rosso di Bruxelles sarà mostrato mercoledì al Governo italiano. Frattanto qualcuno si interroga sulla materia del Bilancio spendibile in una eventuale opera di mediazione tra la Commissione di Bruxelles e Palazzo Chigi.

Si va verso il naufragio della trattativa…

Ma come la si volti e la si rigiri, i nodi restano quello del Reddito di Cittadinanza e quello delle pensioni a quota 100. Due bocconi indigeribili per il Capo Ue, Jean Claude Juncker e per Pierre Moscovici Presidente della Commissione economica europea.

Ma Reddito e Pensioni, rispettivamente bandiere del M5s e della Lega, costituiscono materia non negoziabile per Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Di qui la facile previsione di naufragio della eventuale trattativa.

Le cose stanno così, cantava Sergio Endrigo

E salvo sgambetti e interventi a gamba tesa nella contesa da parte del Colle e della Bce, l’eventuale accordo appare impossibile da realizzare.

Nonostante le minacce e i tentativi di ingerenza nelle modalità di spesa del Governo targato Giuseppe Conte, Di Maio e Salvini continuano ad usare toni alti.

E ai censori, ai Cerberi di Bruxelles ricordano che numerosi altri Paesi in passato come al presente hanno sforato senza conseguenze il limiti di bilancio imposti dalla Ue.

Cosa accadrà, dunque?  La risposta all’interrogativo è scontata. Scatterà l’avvio della procedura d’infrazione per violazione della regola del debito.

Procedura di infrazione che tuttavia la Commissione dovrebbe formalmente proporre soltanto dopo che il disegno di legge di Bilancio sarà stato approvato (entro il 31 dicembre 2018) da Camera e Senato.

Anche se non è escluso che mercoledì Bruxelles lanci un warning, un avvertimento cioè al nostro Paese, preannunciando appunto l’apertura a gennaio della procedura (c’è una riunione dell’Ecofin il 22 gennaio che potrebbe approvare la decisione) nel caso la Manovra non cambi durante l’esame in Parlamento.

Per le eventuali sanzioni, comunque, se ne parlerà a babbo morto, dopo le elezioni Europee. Sarà la nuova Commissione ad occuparsene. Chi vivrà vedrà…

19/11/2018  h.13.00

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