Contenuto Pubblicitario
Livorno, a settembre torna il Senso del ridicolo

Livorno, a settembre torna il Senso del ridicolo

28 Agosto 2016 0 Di Patrizia Russo

Dal 23 al 25 settembre 2016 si svolgerà a Livorno la seconda edizione di Il senso del ridicolo, festival italiano su umorismo, comicità e satira. In programma mostre, proiezioni e laboratori per bambini.

Livorno, a settembre torna il Senso del ridicolo

Torna il Senso del ridicolo, il festival giunto alla seconda edizione che, attraverso mostre, proiezioni cinematografiche, laboratori per bambini e ragazzi, porta ad interrogarsi sul significato del riso e sulla straordinaria funzione rivelatrice dell’umorismo, della comicità e della satira.

Il festival è diretto da Stefano Bartezzaghi il quale afferma:

Ai temi della comicità e dell’umorismo si addice quella competenza leggera che non vuole costruire discorsi solenni e chiusi in se stessi ma tenere sempre aperti dialoghi e giochi, nel tentativo di migliorare il nostro umore e, assieme, il nostro acume. – È stato questo il criterio predominante, se non l’unico, che ha ispirato le scelte del programma: la speranza è che ci aiuti a preservare una fra le più imprescindibili (ma anche fra le più sottovalutate) delle vere necessità della vita, individuale e associata: il senso del ridicolo, appunto.

L’evento sarà inaugurato il 23 settembre, alle 17.30 da Maurizio Ferraris che “gioca”, appunto, con il classico titolo di Hegel: in questo caso per «Fenomenologia dello spirito» si intende una scorreria nei territori dell’umorismo filosofico, in un dialogo ideale con un amico e maestro da poco scomparso, Umberto Eco.

Tutto il programma previsto per l’edizione 2016 è intessuto di dialoghi di matrice radiofonica (LaLaura e Fabio Canino, 24 settembre, ore 12.30), teatrale (Ottavia Piccolo con Sara Chiappori, 24 settembre, ore 21), cinematografica (Gianni Canova e Davide Ferrario, 25 settembre, ore 19.50), giornalistica (Marianna Aprile e Alessio Viola, 25 settembre, ore 18), letteraria (Achille Campanile e Ludovico Ariosto: questi due, impossibilitati a intervenire, verranno ricordati da Marco Ardemagni, 23 settembre, ore 19), satirica (Mario Cardinali e Bruno Gambarotta, 25 settembre, ore 19.30), comica (Geppi Cucciari con Stefano Bartezzaghi, 23 settembre, ore 21.30).

Nell’anno in cui la cultura italiana celebra il 500esimo anniversario dalla prima edizione dell’Orlando Furioso, una linea ariostesca percorrerà gli incontri, con le letture di Ottavia Piccolo, (24 settembre, ore 21.00) e di Marco Ardemagni (24 settembre, ore 19), con l’approfondimento arguto dello studioso Fabrizio Bondi (24 settembre, ore 15.45); ma anche con i sorprendenti casi dei «matti», furiosi o miti, di varie città italiane (fra cui Livorno), raccolti da Paolo Nori (25 settembre, ore 11.30).

Le arti visive saranno esplorate dallo storico dell’arte Andrea Daninos (24 settembre, ore 12.45), che mostrerà le beffe inscenate direttamente da artisti (a partire da Giotto); seguirà la storia di antiquariato scritta da Alan Bennett e letta da Ottavia Piccolo (25 settembre, ore 16.45), con la rievocazione del caso livornese delle teste di Modigliani (24 settembre, ore 15.30) dal giornalista che a suo tempo l’aveva portato alla luce, Gianni Farneti: non per riaprire la vicenda, ma per ricordare lo scherzo!

Una delle famose tre teste parteciperà alla mostra Se i quadri potessero parlare, in cui Stefano Guerrera fa esprimere alcuni quadri che hanno contribuito a fare la storia dell’arte.

Un’altra mostra dal titolo Bruno Munari: un personaggio in cerca d’aurore ci porterà ad apprezzare la produzione di Bruno Munari, genio poliedrico che ci ha insegnato che è possibile far dialogare i saperi e le arti.
Si è già fatto il nome di Bennett che ci ha riportato immediatamente al «british humour» un mito anche equivoco, che Andrea Cane ci farà conoscere nei suoi connotati reali, se non regali (25 settembre, ore 15.30). L’irresistibile Amleto del CollettivO CineticO fornirà poi un riscontro teatrale, attorno a una delle tragedie shakespeariane più conosciute (24 settembre, ore 19.15).

Le tre linee, l’ariostesca-folle, l’artistica-beffarda, la britannica-ironica, si incroceranno su uno sfondo creato con due tinte complementari: quella della vita quotidiana e quella dei mass-media.

Il 25 settembre, ore 12.30, le storie individuali sono materia di lavoro e trasformazione anche comica per Matteo Caccia e Claudia De Lillo, nota anche come Elasti (25 settembre, ore 10.30); il comico nei mass-media le rispecchia e le deforma a partire da «format» ormai classici, come le comiche di Laurel & Hardy raccontate da Gabriele Gimmelli (24 settembre, ore 10.45), per arrivare alle sit-com e alla serialità che caratterizzano la tv contemporanea, secondo le analisi che risultano dal lavoro di critico e di studioso di Aldo Grasso (24 settembre, ore 10.30). Il direttore di Tv Sorrisi e Canzoni, Aldo Vitali propone poi un’antologia personale di cose da ridere, da lui incontrate in un curriculum eclettico che lo ha portato dalla musica pop ai fumetti per ragazzi, dalla letteratura umoristica sino alla tv (24 settembre, ore 17.45).

Nella sua seconda edizione, il Senso del Ridicolo integra il suo programma con due nuove offerte: quattro laboratori per bambini e ragazzi condotti dalla linguista e animatrice Giulia Addazi (24 e 25 settembre) e un ciclo di tre film in omaggio al maestro della commedia all’italiana Luigi Comencini (nel centenario della sua nascita), curato da Gianni Canova (23-24-25 settembre, ore 21.00).

Contenuto Pubblicitario
Banner Istituzionale Italpress 666x82