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Livorno, con MareDivino un weekend all’insegna dell’eccellenza

Livorno, con MareDivino un weekend all’insegna dell’eccellenza

21 Novembre 2017 0 Di Patrizia Russo

Nuovi record di presenze per la manifestazione MareDiVino, la vetrina dei vini e dei prodotti enogastronomici della provincia di Livorno.

Maredivino, dove le eccellenze sono di casa

Novembre ha regalato un weekend soleggiato che ha invogliato ancora di più intenditori, enoappassionati, operatori, curiosi, che, numerosi, hanno partecipato sabato e domenica alla manifestazione MareDiVino, al Terminal crociere di Livorno. A disposizione dei visitatori un calice da degustazione professionale, una scheda di gradimento che oltre a fornire una panoramica di tutti i prodotti in degustazione è stata una valida guida sulla quale annotare le impressioni avute degustando i vari prodotti. Molto seguiti anche i laboratori per i bambini che hanno assunto, oltre al divertimento, anche un importante valore educativo e formativo legato al cibo e al territorio.

“Queste manifestazioni servono a valorizzare i prodotti di eccellenza e a far conoscere le migliori espressioni enogastronomiche di un territorio”

ha affermato Cristina Grieco, assessore regionale al Lavoro, che nel giorno dell’apertura ha portato il saluto della Regione. Infatti, nata con lo scopo di far conoscere, attraverso l’incontro, i produttori locali e a far gustare ai visitatori alcuni prodotti di qualità del territorio ha visto la partecipazione di oltre settanta aziende che hanno messo in assaggio circa trecento etichette. Ma non solo. La sezione gastronomia ha offerto al pubblico la possibilità di assaggiare salumi, formaggi, pane, olio e dolci incontrando e conoscendo le tipicità che firmano il territorio livornese.

Un pubblico attento premia, dunque, la formula dell’evento: un momento festoso, un’occasione per conoscere un numero importante di etichette raccontate dai loro produttori, la piacevolezza nel camminare tra le eccellenze agroalimentari provenienti da diverse realtà tipiche nel territorio della Costa degli Etruschi.

Una manifestazione che si rinnova con successo, mantenendo fermo lo spirito originario: raccontare il territorio attraverso le etichette, come in una virtuale via livornese del vino. Promuovere l’incontro con produttori affermati e emergenti, sempre con una degustazione commentata da chi il vino lo produce o grazie alla collaborazione dei sommelier della FISAR di Livorno.

 

Le Donne del Vino a MareDivino

In questo cammino mi sono soffermata sullo stand dell’Associazione italiana Le Donne del Vino. La Delegazione Toscana è presieduta dalla vulcanica Maria Giulia Frova, titolare dell’azienda agricola Tenuta il Corno, con cui è stato piacevole fare una lunga chiacchierata.

Le Donne del Vino è un’associazione che riunisce produttrici (60% circa delle socie) e donne che hanno rapporti con il settore: vignaiole, ristoratrici, enotecarie e giornaliste. Ad oggi partecipano più di 750 socie. Nata nel 1988 (nel 2018 celebrerà il suo 30° compleanno), in un contesto in cui le donne erano sotto rappresentate, intende diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la formazione e la valorizzazione del ruolo della donna nel settore vitivinicolo. Il file rouge che le accomuna è quello di proporsi nel mercato in modo orizzontale, dando spazio a tutte, favorendo il confronto e la promozione della propria attività.

Ospiti della manifestazione MareDiVino, devolveranno tutto l’incasso delle confezioni vendute per la riparazione dei mezzi della Misericordia di Montenero duramente danneggiati dall’alluvione che ha colpito la città di Livorno lo scorso 10 settembre 2017.

Era presente, in qualità di ospite, anche la cantina Le Guaite di Noemi di Capovilla (VR). Presentata da una giovanissima donna che, ha preso le redini dell’azienda di famiglia che vinifica i vini tipici della Valpolicella dal 1987. È la più giovane delle socie dell’associazione Le Donne del Vino.

Gli operatori: 2017, annata anomala 

Con queste due produttrici e con Marina Tinacci Mannelli della società agricola Mulini di Segalari – viticoltori biologici a Bolgheri – ci siamo confrontate sulla vendemmia 2017. Tutte concordano che è stata un’annata anomala.

Le gelate di primavera, la lunga siccità, le alte temperature estive e la visita di moltissimi animali (caprioli e cinghiali) che non trovando acqua si sono dissetati mangiando frutta, hanno fatto registrare in media circa un 30 per cento in meno di produzione rispetto allo scorso anno. Una produzione ridotta, ma preziosa perché il vino ottenuto ha alto profilo qualitativo grazie anche all’aumento della gradazione delle uve che ha portato alla produzione di vini di grande piacevolezza ed equilibrio.

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