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Lotta alla mafia: inaugurata a Malta la prima filiale estera della Fondazione Falcone

Lotta alla mafia: inaugurata a Malta la prima filiale estera della Fondazione Falcone

11 Novembre 2024 0 Di Francesca Pierpaoli

Una folla di autorità maltesi ed italiane e di cittadini ha assistito ieri sera, domenica 10 novembre 2024, all’inaugurazione della prima filiale estera della Fondazione Falcone, nella piazza di Siggiewi, a Malta. Si tratta di un evento che segna una svolta significativa, in quanto unisce la volontà dei due Paesi di essere uniti nel portare avanti la lotta alla mafia attraverso iniziative culturali e la formazione di nuove generazioni consapevoli dell’importanza della legalità e dei valori democratici.

Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte – tra gli altri – la professoressa Maria Falcone, Presidente della Fondazione e sorella del magistrato Giovanni, tragicamente ucciso dalla mafia nel 1992, la Presidente della Repubblica di Malta, Myiriam Spiteri Debono, Robert Aquilina, notaio e ex presidente della ong maltese anti-corruzione Republika, oltre all’avvocato Valerio Vallefuoco, brand ambassador della Fondazione e del Museo del Domani e all’arcivescovo di Malta, mons. Charles J. Scicluna.

Maria Falcone nel suo intervento ha sottolineato come “la Fondazione mantiene viva la memoria e la missione di Giovanni ancora oggi dopo 32 anni” e ha sottolineato l’importanza di “creare una società civile attiva che possa supportare coloro che vogliono combattere la mafia. Una società formata da giovani, educati ai valori fondamentali della democrazia, ai valori di libertà e di uguaglianza. Bisogna unire le memorie d’Europa della lotta al crimine organizzato, affiancando a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino Daphne Caruana Galizia, la coraggiosa giornalista assassinata davanti casa il 16 ottobre 2017”.

photo: Francesca Pierpaoli

“Abbiamo scelto Malta come sede della prima succursale estera della fondazione, sia per sua la vicinanza geografica e culturale, ma anche perché qua si possono ancora evitare i problemi che affliggono l’Italia educando i giovani. Siamo ancora in tempo”, ha concluso Maria Falcone.

Il legame tra l’assassinio dei procuratori anti-mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in Italia e l’attentato con l’auto bomba del giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, è stato anche sottolineato da Robert Aquilina, che è partner della fondazione e la rappresenterà a Malta con Vincenzo Di Fresco e con Alessandro de Lisi per le diverse iniziative e interventi che sono già in programmazione: “Con questa filiale, vogliamo ottenere a Malta ciò che la Fondazione ha già realizzato in Italia. Intendiamo portare un cambiamento culturale positivo, promuovendo una cultura basata sullo stato di diritto e su tutto ciò che è giusto. Vogliamo diffondere la cultura contro l’illegalità, augurandoci di avere anche noi il sostegno dello Stato maltese, come avviene in Italia per la Fondazione Falcone, supportata da organi statali”.

Dal canto suo, la Presidente della Repubblica maltese Myriam Spiteri Debono, non ha usato mezzi termini per definire la gravità della situazione sull’isola. Citando le ultime parole di Daphne Caruana Galizia, ha affernato che “La situazione è disperata; ci sono truffatori ovunque’. –  Per me, il suo grido dice: ‘Forza, fate qualcosa; Sbrigatevi, fate qualcosa! Tutti e tre – Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Daphne Caruana Galizia – hanno pagato un prezzo. Il prezzo più alto. Ai loro nomi devono essere aggiunti quelli di altri”, ha detto, elencando altri giornalisti uccisi in Europa nel corso degli anni, dall’Azerbaigian alla Polonia e al Regno Unito.  “Nessun paese – nemmeno le democrazie occidentali, nemmeno gli stati membri dell’Unione Europea – sembra essere libero da questa piaga, e il crimine organizzato emerge come un problema che dà origine alla censura di coloro che cercano di parlarne.”

La Presidente poi sottolineato come a Malta . “L’abuso di potere e l’avidità sono diffusi a ogni livello. La libertà di parola, un’informazione libera e indipendente sono alla base dei valori della democrazia e vanno tutelati, difesi. Gli strumenti della democrazia sono stati messi in moto. Tuttavia, se le loro raccomandazioni non vengono attuate, restano lettera morta”.

Riguardo alle attività della Fondazione Falcone a Malta, l’avvocato Valerio Vallefuoco, brand ambssador della fondazione ed esperto antiriciclaggio competente della commissione nazionale antiriciclaggio del consiglio nazionale forense ed esperto del consiglio nazionale dei commercialisti antiriciclaggio ed anticorruzione, ha dichiarato a Italia Notizie24 che “in questa giornata bellissima è emersa con forza la comunione di intenti tra la Fondazione Falcone, che ha sede in Italia, e la nuova filiale che abbiamo aperto a Malta. Sicuramente ci saranno e ci sono già dei progetti formativi che coinvolgeranno le scuole, gli istituti superiori, l’università e il mondo del lavoro. Opereremo all’insegna della legalità, porteremo le nostre esperienze e le scambieremo con i nostri amici maltesi per creare una società più giusta. Ho apprezzato moltissimo le parole della Presidente Spiteri Debono, che sottolineano la forte volontà di cambiamento da parte dello stato maltese. “

Immagine di copertina: pagina Facebook Robert Aquilina.

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