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L’ultimo sorpasso di Jean-Louis Trintignant

L’ultimo sorpasso di Jean-Louis Trintignant

18 Giugno 2022 0 Di Daniela Staffiere

E’ morto ieri a 91 anni, l’attore francese Jean-Louis Trintignant. Elegante ed eclettico, uomo dal fascino irresistibile, é stato uno dei più grandi attori del teatro e del cinema francese ed europeo.

“E’morto tranquillo”  ha annunciato sua moglie Mariane ” di vecchiaia, questa mattina, nella sua casa, nel Gard, circondato dai suoi cari”.

“Ognuno di noi ha un ricordo sbagliato dell’infanzia. Sai perché diciamo sempre che era l’età più bella? Perché in realtà  non ce lo ricordiamo più com’era!”, recitava Trintignant ne ” Il sorpasso”.  L’infanzia di Trintignant fu però serena ed agiata.

Nato a Piolenc nel sud della Francia l’11 dicembre 1930 era figlio di un industriale e nipote del pilota di Formula 1 Maurice Trintignant e per un certo periodo lui stesso si dedicò alle gare automobilistiche.

Ma la sua vera passione era la recitazione.  Così Trintignant si trasferì a  Parigi nel 1950 per studiare teatro. Tre anni dopo esordì sul palcoscenico in drammi di Jean Racine e Molière. Nel 1955 debuttò al cinema. L’anno dopo, l’incontro con Roger Vadim. Il regista lo scelse  per  il ruolo del timido innamorato di Brigitte Bardot  in “Et Dieu créa la femme”. Il film segnò l’inizio della sua carriera internazionale.

 

Nel 1962 lavora in Italia con Dino Risi nel film “Il sorpasso”.  Trintignat, pur avendo già 32 anni, riesce ad interpretare perfettamente  Roberto Mariani, un laureando, timido ed educato. Ruolo contrapposto quello dello sfrontato ed esuberante quarantenne,  Mario, interpretato dal grande Vittorio Gasmann.  Il film fu accolto meglio da pubblico che dalla critica. Ma segnò uno spaccato dell’Italia del Boom economico, piena di contraddizioni.   Il caldo di Ferragosto, Roma deserta, gli italiani al mare e una Lancia Aurelia B24 Spider che sfreccia sulle strade al ritmo di un clacson ormai nella storia del cinema.. fino a quell’ultima circa fatale per Trintignant.

 

 

 

Amato dal cinema francese ed italiano

 

Nel 1966 l’incontro con Claude Lelouch. Il regista francese  lo scelse per il ruolo di Jean-Louis Duroc, un ex pilota automobilistico, per il film  “Un uomo, una donna” , accanto ad Anouk Aimée.  Il film  valse la Palma d’Oro a Cannes a Jean Luis Trintignant e vinse anche Golden Globe ed Oscar come miglior film straniero nel 1967

Poi ancora tanti set tra Italia e Francia: Bernard Borderie, Nadine Trintignant, Sergio Corbucci,  Pasquale Festa Campanile, , Bernardo Bertolucci, Luigi Comencini. Più di 130 film , di cui però, come affermò l’attore in un’intervista a Premiere nel 2020, ” almeno 100 sono di troppo”.

E ancora “Non mi piace girare con i registi cosiddetti «difficili». Un tempo avrei dovuto girare con Zulawski, un film che poi non si fece, in ogni caso non lavorai con lui [con Jacques Deray in Voglia d’amare], Mastroianni mi disse che era un rompipalle. Quindi gli ho fatto credere di avere il cancro. Ma sbagliai a comportarmi così, mi sono perso troppi grandi registi. Fellini, in particolare, per il suo Casanova, mi chiese due anni per le riprese. Io all’epoca, film, ne giravo quattro all’anno...”

 

Il profondo dolore per la morte di Marie

 

L’attore francese sposato tre volte e con tre figli, aveva più volte dichiarato “Sono quindici anni che sono morto”, riferendosi al grave lutto subito. Il 1 agosto 2003,  la sua amata  figlia Marie, anche lei attrice, fu uccisa dal compagno  Cantat, cantante di un gruppo francese. L’episodio suscitò un grande scalpore e segnò tragicamente la vita dell’attore. La  notte fra il 26 e il 27 luglio 2003 in preda agli effetti di droga e alcol, Cantat colpisce selvaggiamente Trintignant, 40enne, durante una lite,  a Vilnius, in Lituania. I colpi subiti la fanno cadere in coma, ma Cantat, anziché chiamare i soccorsi, la lascia priva di sensi sul divano per un’intera notte. Quando viene portata all’ospedale la donna è in coma profondo. Viene operata più volte, ma muore il 1 agosto, mentre Cantat, che nel frattempo tenta di suicidarsi, viene condannato per omicidio, otto anni secondo la giustizia lituana. Dal 2011 il cantante è un uomo libero.

https://www.corriere.it/esteri/19_novembre_24/bertrand-cantat-cosi-ho-picchiato-marie-trintignant-tv-racconto-delitto-accuse-vittima-parenti-lui-7b5c8162-0ebd-11ea-b3dc-1023409a22e2.shtml

 

La morte è l’imposta della vita

 

Già dal 2000 aveva scelto di trascurare il cinema per dedicarsi al teatro. Ma fece un’eccezione. La sua ultima apparizione sul grande schermo é stata nel  2019.  Trintignant interpreta ancora  Jean Luis Duroc  in Les plus belles années d’une vie, insieme Anouk Aimée, diretti da  Claude Lelouch. “

La morte è l’imposta sulla vita”, recitava nel suo ultimo  film. Oggi ha pagato questa imposta, congedandosi dalla vita in punta di piedi, tranquillo e sereno, come é sempre stato sullo schermo.

“È stato un formidabile talento artistico” che ha “accompagnato un pò le nostre vite attraverso il cinema francese”, ha commentato il presidente della Francia, Emmanuel Macron.

 

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