Il M5s “laico” pronto a governare quando sarà il momento
22 Febbraio 2017Accantonati i vecchi dogmi, ma ribadito il rigore morale, Grillo ha assunto l’abito della laicità che può solo favorire la crescita del M5s e prepararlo al momento di governare.
Nuovo attacco di Repubblica al M5s
La solita Repubblica di Carlo De Benedetti tessera n.1 del Pd si produce anche oggi nel rituale attacco al M5s. Questa volta la vomitata di veleno è prodotta da Sebastiano Messina.
“Tassisti, ambulanti e tifosi: Grillo cavalca la tigre populista”, scrive Messina a commento di una giornata in cui l’emendamento notturno di Trottolina Lanzillotta – partiti, partitini, soldi & poltrone – ha prodotto più danni di mille black block messi insieme. Attacca Grillo, l’Illustre commentatore, e dimentica la responsabile di quanto accaduto. Amnesia tipica dei grandi giornalisti al servizio del potere…
Intanto, sul versante politico, la frantumazione di quello che appariva un incorruttibile e non scheggiabile monolite renziano fa risplendere in modo sempre più abbagliante la costellazione dei 5 stelle.
E di fronte alle storie di piccoli uomini, agli interessi di bottega correntizi, alle beghe interne di un partito – il Pd – sempre più lontano dagli interessi della gente; di fronte alle jacovelle verbali che propongono gli altri esponenti di soggetti politici alleati o avversari del Pd; di fronte alla pochezza e alla povertà intellettuale delle proposte politiche, si staglia gigantesca l’incorrotta immagine del M5s.
Lo dice uno che non ha lesinato critiche ai pentastellati e che in passato spesso è finito sotto un diluvio di insulti e di “troll” da parte dei soliti scalmanati da sempre onnipresenti sotto tutte le bandiere e sotto tutte le sigle.
Detto ciò, trovo convincente e di buona presa presso i cittadini la nuova immagine che sta proponendo di sé il M5s. Accantonati i vecchi irragionevoli dogmi (tutti i dogmi non favoriscono mai il ragionamento) e ribadito il rigore morale (questa volta sotto forma pragmatica), Beppe Grillo ha deciso di indossare – e di fare indossare ai suoi – l’abito della laicità.
Un abito che consente di porsi con mente aperta di fronte a fatti, eventi e problemi. Un atteggiamento – ripeto – che a mio avviso non scalfisce il rigore morale che è la bandiera di sempre del M5s.
I pentastellati, insomma, continuano a crescere e a maturare politicamente. E lo stesso riconoscimento da parte di Grillo degli errori compiuti su Roma (errori dovuti alla inesperienza e mai alla vocazione al furto) sono un chiaro segnale della svolta eticamente laica dei pentastellati. Non ho dubbi: saranno pronti per governare quando verrà il momento.