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Ma che crisi e crisi… I Cinquestelle danno mandato a Conte di difendere le proprie pensioni e i rimanenti stipendi

Ma che crisi e crisi… I Cinquestelle danno mandato a Conte di difendere le proprie pensioni e i rimanenti stipendi

06 Luglio 2022 0 Di Marino Marquardt

Scrivendo Sopra Le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati…

“…E al fin della licenza io non perdono e tocco. Io non perdono, non perdono e tocco”. Con ferro farlocco da scena, ovviamente…

E’ finito come doveva finire il duello tra il Premier Mario Draghi e il Capo del M5s, Giuseppe Conte. Nient’altro che una pochade con reciproci tocchi dalle sfumature Boccaccesche sui rispettivi fondoschiena; toccatine più che tocchi; toccatine non cruente, parodie del “tocco” celebrato nel famoso Duello di Cyrano de Bergerac. Una figuraccia per lo smarrito Capo del M5s.

Molto Rumore per Nulla, insomma. Come nella Commedia di William Shakespeare dove l’elemento Comico si fonde con quello Drammatico al limite del Tragico.

Intanto, dalle Cinque della Sera – orario inizialmente previsto per la mancata corrida di lunedì scorso – si è passati al Mezzogiorno di Fuoco, l’orario del duello oggi.

Ed è all’ombra delle suggestioni derivanti dai richiami di classici della Letteratura e della Celluloide che si svolge la Resa dei Conti tra il Rottamato Premier e l’Attuale traballante Inquilino di Palazzo Chigi.

Sul tavolo il confronto sul valore e limite della partecipazione dei Cinquestelle al Governo dei Migliori.

Tanto pe’ parlà, verrebbe da fare il verso all’indimenticabile Nino Manfredi interprete del celeberrimo “Tanto pe’ cantà….”

Tanto pe’ parlà… E già… Perché i giochi erano stati fatti ancor prima del Mezzogiorno di Fuoco.

Con Armi a salve. Conte – in sostanza – nell’incontro di Palazzo Chigi si è fatto portavoce dell’ala governista del M5s e dell’ala dei disperati in lista di sbarco. Sullo sfondo Ci sono da difendere le pensioni e ci sono da difendere almeno altri nove mesi di stipendi da 15mila, cifra che i Peones – una volta fuori dal Parlamento – non rivedranno più in vita loro. 15 mila Euro a botta fino al termine della Legislatura. Converrete, non è uno scherzo…

A conti fatti e visti i chiari di luna, a Draghi – attraverso Conte – i genuflessi Cinquestelle confermano dunque l’appoggio all’Esecutivo senza nulla a pretendere.

Detto ciò, la parola tra oggi e domani passerà alle Aule di Camera e Senato. Non mancheranno i distinguo, gli accenni a una o più sceneggiate. Ma la Sostanza non cambierà, i Cinquestelle – genuflessi al volere del Premier -tra i sorrisi maliziosi di Luigi Di Maio voteranno disciplinatamente come il Palazzo chiederà Loro di fare. In fondo sono Bravi Ragazzi…

E’ un Finale di Partita di immensa tristezza per l’Avvocato del Popolo.

Eunuco tra gli Eunuchi, in molti avevano sperato che il Capo Cinquestelle avesse mostrato a Draghi
e agli Italiani quegli Attributi che non ha.

Un Finale di Partita peraltro ampiamente previsto dal Sottoscritto.

Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca…
06/07/2022 h.14.00.

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