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Macron, festa in piazza davanti al Louvre per il nuovo presidente

Macron, festa in piazza davanti al Louvre per il nuovo presidente

08 Maggio 2017 0 Di Marino Marquardt

Festa in piazza davanti al Louvre, domenica sera, per acclamare il nuovo presidente Emmanuel Macron: appunti estetico politici.

Macron acclamato in piazza

Appunti estetico-politici sulla festa nella Piazza parigina del Louvre nella quale a tarda sera è stato acclamato il giovane nuovo inquilino dell’Eliseo Emmanuel Macron.

Un successo – questo di Macron e signora (sì ci metto anche madame Brigitte perché ritengo abbia avuto un ruolo nell’accrescere la popolarità del neo eletto) costruito in laboratorio lontano dai partiti e ottenuto anche grazie a una favorevolissima congiunzione astrale che gli ha consentito di liberarsi dell’avversario conservatore più temibile.

Intanto, in attesa del primo turno delle elezioni legislative transalpine (11 giugno), al di là delle misurate parole di circostanza pronunciate dal neo eletto dal palco, al di là della misurata compostezza con la quale Macron si è rivolto alla folla acclamante e al di là dell’attuazione delle più o meno buone intenzioni politiche (attuazione che sarà verificata col trascorrere del tempo) restano i flash della serata.

Flash originali, da set cinematografico. Ecco in rapida successione alcuni fotogrammi e relativi commenti:

  1. la solitaria camminata sotto luci sistemate ad arte e con un suggestivo gioco di ombre. Una camminata che in parte evocava quella dei campioni di pugilato quando si avviano verso il ring;
  2. lo sfarfallio di bandiere tricolori e l’assenza di quelle di partito. Mai successo prima;
  3. la composta passeggiata accompagnata dall’Inno alla Gioia probabilmente per rassicurare Angela Merkel;
  4. la scenografia perfetta. La regia di Brigitte (come ai tempi della recita scolastica) dietro la teatrale camminata?;
  5. Macron incede verso il palco e si nota la lunghezza delle sue braccia. Le mani arrivano quasi all’altezza delle ginocchia. Braccia lunghe, ottimi strumenti per combattenti del ring. Una notevole apertura di arti superiori che molti notarono anche vedendo l’ormai noto filmato in cui l’allora quindicenne Macron interpretò uno spaventapasseri sotto la guida artistica di Brigitte;
  6. a vederla sul palco si coglie l’orgoglio di una coppia che ha sfidato e sfida la legge del tempo;
  7. intanto dalle nostre parti arriva la lezione per Matteo Salvini, e c’è chi sentenzia che la Lega, come il Front National di Marine Le Pen, è destinata a finire marginale contenitore per xenofobi; ed è anche una lezione per Matteo Renzi: il Segretario del Pd impari lo stile e il linguaggio di Macron;
  8. A tal proposito i soliti banali dell’Informazione propongono un accostamento tra Renzi e Macron e non notano l’abissale differenza di stile tra i due: corrono anni luce tra il Cafone da bar pieraccionesco e il nuovo giovane inquilino dell’Eliseo;
  9. nei raffronti non è coinvolto il M5s. Buon per esso. Senza scheletri nell’armadio il Movimento di Beppe Grillo non ha nulla da farsi perdonare e il suo “populismo” è ben diverso da quello della Le Pen e di Salvini.

E’ questo l’ultimo flash dell’album della serata.

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