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Mamozio. Ci è o ci fa il Professore Orsini? Ieri a “Non è l’Arena” il cattedratico tra Vittimismo e Autocelebrazione

Mamozio. Ci è o ci fa il Professore Orsini? Ieri a “Non è l’Arena” il cattedratico tra Vittimismo e Autocelebrazione

09 Maggio 2022 0 Di Marino Marquardt

Scrivendo Sopra Le Righe in segno di esclusiva appartenenza ai Propri Pensieri Sgarrupati…

Mamozio, secondo lo slang di origine Puteolana “persona, ingenua, mentalmente manipolabile o addirittura stupida”.

Una definizione – questa – che trae origine dal ritrovamento in Pozzuoli di una Statua di Epoca Romana priva del capo, una effige dedicata al Console Lolliano Marvonzio.

Per ovviare alla decapitazione prodotta dal tempo o da causa sconosciuta, gli abitanti della Cittadina Flegrea provvidero alla ricollocazione di una testa ex novo dalle proporzioni che si rivelarono ridotte rispetto alle dimensioni della Statua. Di qui l’equazione ispirata dal sillogismo flegreo “Testa Piccola uguale Cervello Piccolo ovvero Mamozio”, il nome storpiato del Console al quale – come detto – era stata dedicata la Statua.

Il Paraustiello (per i non napoletani: giro di parole prima di arrivare al sodo ndr) per dire che – dopo aver seguito l’ennesima triste performance del Professor Alessandro Orsini, il Saccente Biondino della Luiss – mi è tornata alla mente l’Antica Definizione.

Più che Utile Idiota (così una volta erano definiti gli Intellettuali Denoantri simpatizzanti per l’Unione Sovietica), il Cattedratico dà infatti l’impressione di impersonare la classica figura del Mamozio.

Per quanto polveroso, il termine Mamozio – Nomen Omen – ben si adatta al Cattedratico della Luiss sempre più pietrificato nel ruolo di Saccente Narciso.

Ieri l’Incontenibile Presuntuoso è tornato a “Non è l’Arena”, il programma di Massimo Giletti in debito di pubblico e sempre più prigioniero dell’Inner Circle Bellico-Televisivo.

Dall’esposizione della “Grata Concettuale” coniata dal Professore per l’occasione al fine di stupire, alle pubblicazioni all’estero di cui in Italia non c’è traccia; dalla denuncia di stalkeraggio nei suoi confronti da parte dei Baroni Accademici, alla velenosa inchiesta de La Stampa… Tra eccessi di Autostima e Vittimismo, il Professore replica se stesso con lessico e argomentazioni che confondono i telespettatori e che finiscono con l’ingannare perfino se stesso.

Il Professorino – insomma – dà sempre più l’impressione di essersi trasformato in una sorta di inespressivo ologramma, di essersi ridotto a una immagine virtuale ripetitiva di se stesso. Per Lui parlano le Mani e le relative Dita.

E viene da chiedersi come mai un Personaggio così (Autorevole soltanto secondo il giudizio che dà di se stesso) conquisti titoli sui Media e Spazi nei programmi di Tv quasi fosse il Vate del Terzo Millennio.

E viene malignamente da chiedersi Chi lo mandi, Cosa ci sia dietro il battage promozionale del Personaggio, Chi sia – se c’è – il Burattinaio, Chi sia a tirare i Fili del Fenomeno Mediatico.

E’ soltanto una questione di Audience? O – come si sussurra in giro – è un Pacco Raccomandato dei Servizi Segreti? O Cos’altro?

Di certo si moltiplicano le perplessità attorno al Vanesio Professorino dal Curriculum d’Argilla, attorno allo Studioso prigioniero della propria Mitomania, attorno allo Scienziato del Terrorismo che dà l’impressione di recitare a memoria le proprie Certezze ricavate dalla lettura di testi e non frutto di ricerche personali.

Detto ciò, l’esposizione della Ripetitiva e Ristretta Gamma degli Effetti Speciali del Docente della Luiss sembra ormai essersi esaurita. Il Barile-Orsini è stato raschiato. Possibile che i Responsabili dei Giornali e dei Programmi Tv non se ne siano resi conto? Mamozzi anch’Essi?

Ai Lettori l’Ardua Sentenza…

Ps. “Sopra le Righe”, è uno spazio in progress che a seconda degli avvenimenti di giornata aggiornerà il commento arricchendolo. “Sopra le Righe” è uno spazio che offre a chi scrive il privilegio di potersi esprimere in prima persona su fatti non necessariamente legati alla quotidianità. Uno spazio eretico in cui le opinioni del sottoscritto talvolta non appariranno coerenti con la linea editoriale. Voltaire docet…

Nota per gli Ortodossi della Lingua Italiana. Nella stagione in cui si tende ad inibire e a limitare l’uso delle Maiuscole, vado controcorrente. E chiarisco: le Maiuscole presenti nel testo non contemplate dal corrente galateo linguistico sono volute, esse rappresentano una licenza grafica dell’Autore e intendono conferire la giusta importanza al ruolo della parola gratificata dalla maiuscola. La maiuscola – insomma – funge da sottolineatura. Chiedo venia a Quelli della Crusca…
09/05/2022 h.08.30

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